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500mila partite Iva false, i controlli

500mila partite Iva false, sono iniziati i controlli per quelle che si aprono e chiudono nel giro di pochi mesi. Nel mirino quelle “mordi e fuggi” che spesso lasciano supporre un'evasione fiscale. Come si svolgeranno i controlli e quali sono le categorie nel mirino. Le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate.

di Redazione

Maggio 2023

500mila partite Iva false, sono iniziati i controlli per quelle che si aprono e chiudono nel giro di pochi mesi. (scopri le ultimissime notizie sul lavoro sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

L’attenzione si è concentrata sulle partite Iva “mordi e fuggi”, perché spesso il sistema di apertura e chiusura viene utilizzato per eludere la dichiarazione dei redditi e non versare i contributi.

Secondo una stima di Unimpresa, il numero delle partite Iva sospette, e che dunque potrebbero essere false, si aggira intorno al mezzo milione. Un numero decisamente importante.

500mila partite Iva false: Agenzia delle Entrate

I controlli sono stati previsti dalla legge di Bilancio. Per diventare operativi è stato però necessario aspettare un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, che è stato firmato il 16 maggio.

Per le partite Iva che vengono riscontrate false (abusive) sono previste in conseguenza dei controlli anche delle sanzioni molto elevate.

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500mila partite Iva false: come funzionano i controlli

Nel corso delle verifiche dell’Agenzia delle Entrate il titolare di una partita Iva sospetta avrà l’onere di dimostrare la solidità dell’attività che ha avviato.

Se non dovesse essere ritenuto credibile, le conseguenze immediate saranno due:

Ma non è tutto: se poi in futuro avrà intenzione di aprire una partita Iva dovrà sottoscrivere obbligatoriamente una fideiussione bancaria dal valore non inferiore a 50.000 euro.

Nel provvedimento del governo che ha dato il via ai controlli dell’Agenzia delle Entrate, sono stati definiti in modo dettagliato anche i criteri, i termini e le modalità per l’analisi di rischio delle partite Iva.

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500mila partite Iva false: numeri

I numeri delle partite Iva in Italia sono importanti. Al termine del 2022, quelle attive erano quasi 5 milioni. Lo scorso anno ne sono state aperte 501.500. Rispetto al 2021 c’è stata una flessione dell’8,7 per cento.

Per Unimpresa il fenomeno delle false partite è una costante nel nostro Paese. Negli ultimi 3 anni ha superato quota 500 mila, con un aumento di oltre 100 mila unità rispetto al dato emerso negli anni precedenti.

Con questi dati risulta che una partita Iva su 10 è da considerare fasulla. Per evitare che si determini una situazione di questo tipo saranno attivate delle soluzioni, nel tentativo di bloccare alla nascita il fenomeno.

In particolare:

In pratica l’Agenzia delle Entrate si occuperà di verificare se i dati forniti da chi ha aperto una partita Iva siano completi e corretti.

500mila partite Iva false: priorità del governo

Il governo Meloni ha deciso di dichiarare guerra alle partite Iva fasulle. L’annuncio era arrivato già durante la campagna elettorale, «per evitare che ci siano aziende che non pagano un euro di tasse e agiscono nell’illegalità».

La questione riguarda in particolare, ma non solo, i cittadini extracomunitari.

Il ministero del Tesoro ha rivelato che il 20 per cento delle partite Iva aperte nel 2022 è intestato a stranieri, un terzo dei quali di origine asiatica (dato in lieve aumento rispetto al 2021).

500mila partite Iva false, i controlli
Nella foto un ispettore esegue controlli fiscali

500mila partite Iva false: tutti i dati

Il Covid e la guerra in Ucraina hanno avuto un effetto dirompente sul lavoro autonomo. Basta dare uno sguardo ai dati pubblicati dal ministero dell’Economia nell’Osservatorio sulle partite Iva.

Nei primi tre mesi del 2023 sono state aperte 177.725 nuove partite Iva. Si è registrato un calo del 6,4 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

Sono così ripartite:

Questa è invece la ripartizione geografica delle nuove partite Iva:

Vediamo quali sono invece i settori produttivi interessati dalle nuove partite Iva:

Rispetto al 2021 gli aumenti più consistenti si sono registrati in questi settori:

Le maggiori flessioni hanno invece riguardato:

Questi sono invece i dati riferiti alle persone fisiche che hanno aperto una partita Iva nel 2022:

Età:

Rispetto all’anno precedente c’è un decremento:

E infine, l’adesione al regime forfettario (invece di quello ordinario) ha fornito un dato identico a quello del 2021:

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