Vediamo come funziona l’Assegno Sociale per donne, quali sono i requisiti e come richiederlo (scopri le ultimissime notizie sulle pensioni sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Assegno Sociale per donne: che cos’è?
L’Assegno Sociale per donne è in realtà l’Assegno Sociale INPS rivolto a persone di sesso maschile e femminile, che nel 1996 ha sostituito la pensione sociale.
Si tratta di una cifra mensile, corrisposta per 13 mesi, che spetta a quanti vivono in condizioni economiche disagiate e percepiscono un reddito al di sotto delle soglie stabilite annualmente dalla legge.
L’assegno ogni anno subisce infatti una rivalutazione, come le pensioni, e nel 2023 è pari a 503,27 euro per 13 mensilità.
I requisiti per ottenere il beneficio sono molti e il calcolo degli importi avviene in base al reddito del beneficiario, andiamo perciò a scandagliare la misura in ogni dettaglio. Partendo dai requisiti di accesso, per passare al calcolo degli importi e finire con la modalità di richiesta.
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Assegno Sociale per donne: a chi spetta
Possono richiedere l’Assegno Sociale le persone con un reddito annuo massimo di 6.542,51 euro, elevati a 13.085,02 euro se il soggetto è coniugato.
Nel caso di persone non coniugate nel calcolare i limiti di reddito per cui una persona ha diritto o meno all’Assegno Sociale si considera il reddito personale. Se questa invece è coniugata si tiene conto del reddito familiare, dove sono sommati i redditi di entrambi i coniugi.
Oltre al requisito legato al reddito il beneficiario deve rispettare anche queste condizioni:
- cittadinanza italiana o situazioni equiparate (cittadini comunitari iscritti all’Anagrafe del comune di residenza; cittadini extracomunitari familiari di cittadino comunitario; cittadini extracomunitari titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo; cittadini stranieri o apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria);
- 67 anni di età;
- essere in stato di bisogno economico;
- avere residenza effettiva in Italia (l’Assegno viene sospeso se il titolare soggiorna all’estero per più di 29 giorni. Poi, dopo un anno dalla sospensione, la prestazione viene revocata);
- requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia (dal 1° gennaio 2009).
Assegno Sociale per donne: quali sono gli importi?
Come abbiamo anticipato, l’Assegno Sociale nel 2023 assegna, a donne o uomini, un massimo di 503,27 euro per 13 mensilità. La prestazione non è soggetta a trattenute Irpef, tuttavia possono percepire l’importo mensile in misura piena solo:
- i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito;
- i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore al totale annuo dell’Assegno.
Quanti non rientrano nelle due categorie sopra citate avranno l’Assegno Sociale solo in parte, gli importi cioè saranno ridotti e costituiranno un’integrazione del reddito.
In dettaglio parliamo di:
- i soggetti non coniugati che hanno un reddito inferiore all’importo annuo dell’Assegno;
- i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’Assegno e il doppio dell’importo annuo dell’Assegno.
Esempio pratico di calcolo per donne non coniugate
Per capire come si determinano gli importi mensili dell’Assegno Sociale facciamo un esempio pratico, anticipando che si tratta di un calcolo molto semplice.
Partiamo dal fatto che l’Assegno Sociale richiede che i beneficiari abbiano un reddito massimo nel 2023 di 6.542,51 euro annui, elevati a 13.085,02 euro solo per le persone coniugate.
Per avere l’importo mensile si deve semplicemente sottrarre dal reddito massimo il reddito effettivo della famiglia e poi dividere per le 13 mensilità, in questo modo: [(reddito massimo-reddito effettivo):13] = importo mensile dell’assegno sociale.
Ma svolgiamo l’operazione praticamente e immaginiamo che una persona (non coniugata) abbia un reddito annuo di 3.000 euro. Poiché non è sposato il limite massimo di reddito che gli permette di avere l’Assegno sociale nel 2023 è di 6.542,51 euro all’anno.
Quindi da questi 6.542,51 euro all’anno togliamo il reddito effettivo della persona, cioè 3.000 euro, e abbiamo 3.542,51 euro (6.542,51 euro – 3.000 euro). Adesso dividiamo la somma ottenuta, 3.542,51 euro, per 13, che sono le tredici mensilità spettanti di Assegno Sociale, e abbiamo 272,5 euro.
Questi 272,5 euro sono proprio l’importo mensile che a questa persona spetta come Assegno sociale per 13 mesi.
Esempio pratico di calcolo per donne coniugate
Proviamo adesso a fare un esempio, se a richiedere l’Assegno Sociale è una persona coniugata, e immaginiamo che il reddito familiare sia di 10.000 euro all’anno.
In questo caso poiché il beneficiario, uomo o donna che sia, è coniugato il limite massimo di reddito ammesso è pari a 13.085,02 euro.
Quindi dal reddito massimo togliamo i 10.000 euro di reddito familiare e otteniamo 3.085,02 euro. Adesso per ottenere gli importi mensili spettanti di Assegno Sociale dividiamo questa cifra, proprio come abbiamo fatto prima, per le 13 mensilità e abbiamo 237,4 euro al mese (3.085,02 euro/13).
Assegno sociale per donne: cosa fa salire il reddito
Per calcolare i limiti di reddito personale o familiare utili al fine di ottenere l’Assegno Sociale si considerano:
- i redditi assoggettabili all’IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
- i redditi esenti da imposta;
- i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
- i redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e Società per Azioni, ecc.;
- i redditi di terreni e fabbricati;
- le pensioni di guerra;
- le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
- le pensioni dirette erogate da Stati esteri;
- le pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
- gli assegni alimentari corrisposti a norma del Codice civile.
Mentre ai fini dell’attribuzione dell’Assegno Sociale non sono conteggiati nel reddito:
- i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
- il reddito della casa di abitazione;
- le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
- le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
- l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918.

Assegno Sociale per donne: come richiederlo
L’Assegno Sociale va richiesto online tramite il sito dell’INPS e basta collegarsi alla pagina della prestazione. Qui si deve cliccare su Utilizza il servizio, quindi effettuare l’accesso con le credenziali SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Una volta effettuato l’accesso sarà a disposizione degli utenti una guida Pdf sulla procedura di invio della domanda, redatta dall’INPS.
In alternativa si può richiedere l’Assegno Sociale chiamando il Contact center dell’INPS, al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile, o farsi assistere da Caf e Patronati.
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