L’assegno sociale è una prestazione assistenziale erogata dall’Inps, si tratta quindi di una misura che viene riconosciuta a prescindere dai contributi versati (leggi le altre notizie sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Ne hanno diritto le persone che vivono in una situazione economica di disagio e che hanno almeno 67 anni di età.
Indice- Assegno sociale, i requisiti
- Assegno sociale, reddito
- Assegno sociale, maggiorazione
- Assegno sociale, la domanda
- Assegno sociale sostitutivo dell’invalidità civile
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro
L’assegno sociale è stato introdotto il primo gennaio del 1996. La misura ha sostituito la vecchia pensione sociale, che era stata prevista nel lontano 1969 dall’articolo 6 della legge 153.
Vediamo nel dettaglio chi ne ha diritto, quali sono i limiti di reddito, gli importi, la maggiorazione, quando sostituisce l’invalidità civile e come presentare la domanda.
Assegno sociale, i requisiti
L’assegno viene riconosciuto ai cittadini che hanno compiuto 67 anni di età. Possono accedere a questo trattamento assistenziale:
- i cittadini italiani;
- i cittadini comunitari e i cittadini extracomunitari che sono in possesso della carta di soggiorno e sono residenti in Italia (bisogna dimostrare comunque di aver soggiornato legalmente in Italia per almeno 10 anni continuativi). Per tutti (italiani, comunitari ed extracomunitari) è fondamentale la residenza effettiva in Italia. Chi si trasferisce all’estero perde l’assegno.
Aggiungiti al gruppo WhatsApp e al canale Telegram di news sul lavoro ed entra nella community di TheWam per ricevere tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.
Assegno sociale, reddito
L’importo del tratamento per il 2023 è di 503,27 euro per 13 mensilità (la cifra viene adeguata ogni anno).
La liquidazione integrale dell’assegno dipende però dal reddito della persona interessata e dal suo eventuale coniuge.
Il trattamento assistenziale viene erogato per intero a chi non percepisce nessun altro reddito.
L’assegno viene gradualmente ridotto in base al reddito del percettore o del reddito cumulato di coppia. Vediamo come si determina l’importo dell’assegno sociale in presenza di redditi da parte di chi lo riceve.
Partiamo da un punto, il limite di reddito per avere diritto alla misura assistenziale è di 6.542,31 euro l’anno, che diventano 13.084,02 se si aggiunge anche il reddito del coniuge. Queste sono le soglie per il 2023. Chi supera quei limiti non ha diritto al trattamento. Per chi resta al di sotto, vediamo come funziona
È più semplice utilizzare subito un esempio:
- se il reddito del percettore è di 200 euro al mese, l’assegno sociale sarà di 303,27 euro. Ovvero: 200 + 303,27 = 503,27, che è l’importo stabilito per quest’anno.
Calcolo dei redditi
Ma cosa determina il reddito? Bisogna aggiungere queste entrate:
- redditi di qualsiasi natura assoggettabili all’Irpef al netto dell’imposizione fiscale relativamente ai redditi influenti per la verifica reddituale;
- redditi esenti da imposte quali prestazioni assistenziali erogate dallo Stato;
- redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva;
- assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile;
- importo dell’assegno sociale eventualmente corrisposto al coniuge.
Redditi che non vengono considerati
Non rientrano invece nel calcolo questi redditi:
- importo del proprio assegno sociale (va invece valutato quello del coniuge);
- reddito della casa di abitazione e relative pertinenze;
- trattamenti di famiglia;
- 1/3 dell’importo della pensione liquidata esclusivamente con il sistema contributivo;
- indennità di accompagnamento di ogni tipo;
- indennità di comunicazione per i sordomuti;
- pensione di guerra;
- indennizzo risarcitorio per i danni subiti da trasfusioni e vaccinazioni di cui alla legge 210/92.
Verifica redditi
La verifica dei redditi viene effettuata ogni anno dall’INPS. L’anno successivo, proprio sulla base dei controlli, l’istituto decide se:
- effettuare la liquidazione definitiva;
- modificare l’importo;
- sospendere l’erogazione dell’assegno.
Come visto il superamento dei valori massimi di reddito causa la sospensione dell’erogazione dell’assegno. Verrà ripristinato solo se i redditi torneranno a essere inferiori ai limiti massimi previsti.
L’assegno sociale è provvisorio, nel senso che viene erogato sulla base della dichiarazione dei redditi rilasciata ogni anno da chi ne fa richiesta.

Assegno sociale, maggiorazione
La maggiorazione spetta al compimento dei 70 anni (sempre che si rientri nei requisiti economici). La maggiorazione potrebbe portare l’assegno a 660,78 euro (integrazione al milione).
Per chi ha dei contributi versati questa maggiorazione può anche spettare prima dei 70 anni. Funziona così: per ogni 5 anni di contribuzione versata è richiesto un anno in meno.
In pratica: chi ha versato 5 anni di contribuzione avrà la maggiorazione a 69 anni, chi ne ha versati 10 avrà la maggiorazione a 68 e così via.
Bisogna anche rientrare in determinati requisiti di reddito:
- reddito personale: 8.590 euro;
- reddito coniugale: 14.675 euro.
La domanda
La domanda per l’assegno sociale deve essere presentata all’INPS. Il trattamento viene erogato come tutte le altre pensioni.
L’assegno sociale decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda.
Assegno sociale sostitutivo dell’invalidità civile
Chi riceve l’assegno mensile di invalidità, la pensione di inabilità civile e agli invalidi civili che hanno compiuto 67 anni, spetta l’assegno sociale sostitutivo o derivante dall’invalidità civile.
In questi casi la situazione cambia un po’ rispetto a quanto abbiamo descritto nei paragrafi precedenti.
Vediamo cosa:
- il reddito di riferimento sarà quello personale e non quello del coniuge;
- i limiti di reddito sono quelli dell’assegno mensile di invalidità o della pensione di inabilità (dipende da quale delle due misure si percepiva);
- l’assegno sociale non potrà essere ridotto in base al reddito percepito (sarà dunque sempre erogato per intero).