In questo approfondimento vedremo insieme a chi spetta l’aumento della pensione minima e quali sono gli importi rivalutati (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
A chi spetta l’aumento della pensione minima?
Con l’ultima legge di bilancio, la prima dell’esecutivo Meloni, sono stati apportati dei miglioramenti agli importi delle pensioni minime.
A partire dal 1° gennaio 2023, sono entrati in vigore due aumenti:
- dell’1,5% sulle pensioni minime degli under 75 (meno di 75 anni di età);
- del 6,4% sulle pensioni minime degli over 75 (75 o più anni di età).
La seconda percentuale (6,4%) non si somma alla prima (1,5%): significa che, chi ha più di 75 anni riceverà un aumento del 6,4% e non del 7,9%.
Considerato che l’importo rivalutato del 2023 (+7,3% rispetto al 2022) era di 563,74 euro, si sono avuti aumenti di:
- 8,46 euro per i pensionati under 75;
- 36,08 euro per i pensionati over 75.
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Pensione minima: importi aggiornati con gli aumenti
Dunque, gli importi della pensione minima aggiornati al 1° gennaio 2023 sono i seguenti:
- 572,20 euro per i pensionati con meno di 75 anni di età;
- 599,82 euro per i pensionati con 75 o più anni di età.
Ricordiamo che gli aumenti sono stati applicati soltanto a partire dal mese di luglio e proseguiranno fino a dicembre 2023 (nel 2024 l’aumento sarà unico, pari al 2,7%, applicato sull’importo base rivalutato e non sugli aumenti).
Pensione minima: gli importi degli arretrati
Con il cedolino di luglio 2023 sono stati erogati pure gli arretrati delle mensilità non corrisposte da gennaio a giugno 2023, a causa del ritardo accumulato dall’INPS.
Chi non ha ricevuto l’aumento (e gli arretrati) neppure ad agosto, dovrà attendere il cedolino di settembre. Ad esempio, chi ha non ha percepito nulla né a luglio, né ad agosto, il mese prossimo godrà di una pensione minima di 572 o 599 euro, a seconda dell’età anagrafica, più gli arretrati da gennaio ad agosto 2023, pari a:
67,68 euro, per i pensionati under 75;
288,64 euro, per i pensionati over 75.
Come descritto nel messaggio numero 2329 dell’INPS, l’incremento è calcolato con riferimento all’importo integrato al trattamento minimo. Nel caso di pensioni non integrate al trattamento minimo (è il caso dei contributivi puri), il cui importo a calcolo sia pari o inferiore al trattamento minimo INPS, l’incremento viene calcolato sull’importo lordo in pagamento.
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Limiti di reddito per l’integrazione al minimo
Ma a chi spetta l’integrazione al minimo? Si ha diritto all’incremento sulla pensione soltanto se si rispettano determinati requisiti reddituali, individuali o di coppia (se il pensionato è coniugato).
Dobbiamo distinguere tra:
- le pensioni maturate prima del 1994;
- quelle nate nel 1994;
- quelle maturate dopo il 1994.
Per ognuna di queste tre categorie, cambiano i limiti reddituali.
I limiti di reddito sono i seguenti:
- 7.392,62 euro per le pensioni maturate prima del 1994 (si prende in considerazione solo il reddito personale);
- 7.328,62 euro per le pensioni nate nel 1994 (29.314,48 euro il reddito di coppia);
- 7.328.62 euro per le pensioni maturate dopo il 1994 (21.985,86 euro il reddito di coppia).
In caso di reddito superiore a questo limite, l’integrazione al minimo spetta in misura ridotta, fino a questi importi:
- 14.657,24 euro per le pensioni maturate prima del 1994 (non si tiene conto del reddito di coppia);
- 14.657,24 euro per le pensioni maturate nel 1994 (36.643,10 euro il reddito di coppia);
- 14.657,24 euro per le pensioni nate dopo il 1994 (29.314,48 euro il reddito di coppia).
Oltre questi importi l’integrazione al minimo non spetta.

Faq sulla pensione minima
Quali documenti sono necessari per ottenere l’integrazione al minimo per la pensione?
Per ottenere l’integrazione al minimo, che spetta a chi soddisfa determinati requisiti reddituali, è necessario presentare il Modello RED aggiornato all’anno in corso. Il Modello RED è una dichiarazione dei redditi che i pensionati devono obbligatoriamente presentare per l’ottenimento di particolari prestazioni collegate alla propria situazione reddituale o a quella del proprio nucleo familiare.
Chi deve presentare il Modello RED per l’integrazione al minimo della pensione?
Il Modello RED va presentato da coloro che percepiscono solo la pensione, ma rispetto all’anno precedente hanno una situazione reddituale diversa, o coloro che sono esonerati dall’obbligo di presentazione del 730, ma percepiscono comunque rendite alternative come rendite da immobili o da capitali, o ancora da coloro che percepiscono redditi dichiarati in altri modi, come i redditi da lavoro autonomo e occasionale, i redditi da lavoro co.co.co e i gettoni di presenza.
Come posso sapere la data dei pagamenti della mia pensione?
Il pagamento delle pensioni avviene all’inizio di ogni mese, con una data precisa che può variare a seconda del cognome. Puoi controllare il calendario fuori l’ufficio postale o la banca in cui devi ritirare la pensione.
Come posso controllare il cedolino della mia pensione?
Il modo più veloce e pratico per verificare i pagamenti della pensione è attraverso il sito ufficiale dell’INPS. Devi accedere alla tua area riservata con le tue credenziali SPID, CIE o CNS, poi andare sulla categoria Pensione e Previdenza e cliccare sulla voce “cedolino di pensione“. In questo modo, potrai controllare tutte le informazioni relative alla tua pensione.
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