privacy
Home / Lavoro / Bonus dipendenti 2023 esentasse
×
Lavoro e Pensioni
×
icona-ricerca

Bonus dipendenti 2023 esentasse

Quali sono i Bonus dipendenti 2023 esentasse e come funzionano i fringe benefit fino a 3mila euro. Scopriamolo insieme!

di Antonio Dello Iaco

Settembre 2023

Quali sono i Bonus dipendenti 2023 esentasse e cosa prevede l’aumento della soglia per i fringe benefit a 3mila euro, voluto dal decreto Lavoro e pubblicato in Gazzetta Ufficiale come decreto legge numero 48 il 4 maggio scorso (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Quali sono i Bonus dipendenti 2023 esentasse

I Bonus per lavoratori non tassati sono una serie di incentivi meglio conosciuti come “fringe benefit“. Si tratta di spese che copre l’impresa per il proprio dipendente, garantendo così al lavoratore l’accesso gratuito a una serie di servizi e beni.

Il datore di lavoro, a sua volta, scaricherà questi soldi investiti per il benessere del proprio dipendente dalle tasse che deve ordinariamente versare nelle casse dello Stato.

Quali spese rientrano nei fringe benefit?

Non tutte le spese rientrano, ovviamente, negli incentivi fiscali previsti dal decreto legge del maggio 2023. I beni e servizi esenti da imposte sono numerosi. Tra questi ci sono tutte le agevolazioni presenti nel Testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto numero 917 del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986.

Grazie al decreto Lavoro di cui parlavamo in precedenza, solo per il 2023, possono rientrare nei fringe benefit anche «le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale».

Cosa sono le utenze domestiche?

Si definiscono utenze domestiche le spese sostenute per il pagamento di imposte o tasse che riguardano «immobili a uso abitativo posseduti o detenuti, sulla base di un titolo idoneo, dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari, a prescindere che negli stessi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio, a condizione che ne sostengano effettivamente le relative spese».

A chiarire questo aspetto ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate con un’apposita circolare, la 35/E del 4 novembre del 2022.

Rientrano poi tra le utenze domestiche:

Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.

Bonus dipendenti 2023: a chi spetta

Il Bonus – fringe benefit da 3mila euro, non possono sfruttarlo tutti i lavoratori italiani. A chi spetta questo incentivo lo chiarisce la circolare dell’Agenzia delle Entrate del 1° agosto 2023. In particolare è dedicato a:

«Ricorda che per il Fisco italiano – continua la circolare – sono considerati a carico i figli con reddito non superiore a 2.840,51 euro (al lordo degli oneri deducibili)». All’interno del reddito rientrano anche le retribuzioni erogate da:

Il limite di reddito sale fino a 4mila euro per i figli fino a 24 anni (compiuti entro il 31 dicembre del 2023 ndr). Questa agevolazione spetta a entrambi i genitori anche se i due si accordano per attribuire la detrazione per figli a carico per intero al genitore che, tra i due, possiede il reddito più elevato.

Se non sono presenti figli a carico quindi non si può beneficiare del sussidio.

Cosa accade ai lavoratori senza figli?

Per i lavoratori senza figli a carico non c’è nessun ampliamento delle spese previste per il welfare aziendale. Tuttavia, gli incentivi fiscali esistevano anche prima dell’introduzione di questa proroga, anche se in forma ridotta.

Per questo infatti, i dipendenti senza figli possono beneficiare di questo sussidio. Il limite di spesa previsto è di 258,23 euro. Anche in questo caso il tutto è esentasse.

Bonus 3000 euro dipendenti come richiederlo

Per richiedere il Bonus 3000 euro il lavoratore deve dichiarare al proprio datore di averne diritto. È necessario indicare il codice fiscale del figlio o dei figli fiscalmente a carico.

Non essendo prevista una forma specifica per questa dichiarazione, si può eseguire il tutto secondo una modalità concordata tra le due parti.

Se vengono meno i presupposti per beneficiare dell’agevolazione, il lavoratore dipendente è tenuto a darne tempestiva comunicazione al titolare dell’impresa.

Il datore di lavoro è obbligato a riconoscere i fringe benefit al suo lavoratore?

L’attribuzione dei vantaggi fiscali non è obbligatoria. Il datore di lavoro infatti non deve per forza riconoscere ai propri lavoratori questo “rimborso spese” fino a 3mila euro.

Si può quindi definire un’azione volontaria da parte del titolare dell’azienda. In ogni caso, qualora il tuo datore scelga di non adottare alcun incentivo fiscale, puoi provare a convincerlo tramite riunioni dei lavoratori o con l’aiuto delle sedi sindacali locali.

Cosa succede se supero il fringe benefit?

Che succede se superi il limite dei 3mila euro come fringe benefit? Così come il decreto Lavoro ha introdotto l’ampliamento del welfare aziendale, ha chiarito bene la posizione di chi va oltre i massimali previsti dalla normativa vigente.

Le varie disposizioni hanno espressamente previsto la tassazione integrale dei valori assegnati al lavoratore. Questo vuol dire che i vari beni e servizi forniti al dipendente, concorreranno poi alla formazione del reddito.

Bonus dipendenti 2023 esentasse
L’immagine mostra delle banconote, forma in cui non può essere elargito il Bonus dipendenti 2023 esentasse

FAQ sul Bonus dipendenti 2023

Entro quando può essere assegnato il fringe benefit da 3mila euro?

Il Bonus dipendenti 2023 da 3mila euro può essere assegnato fino al 12 gennaio 2024. Questa opzione è garantita grazie al principio di cassa allargato.

In sostanza, viene dato più tempo al datore di lavoro di decidere ed elargire il welfare aziendale ai propri lavoratori.

Posso ricevere il Bonus dipendenti esentasse se sono un lavoratore autonomo?

No, il Bonus dipendenti esentasse è riservato solo ai lavoratori dipendenti residenti in Italia con figli a carico.

Come abbiamo spiegato in questo articolo, i lavoratori autonomi non sono ammissibili per questo beneficio fiscale. In caso di non presenza dei figli a carico spetta infatti solo l’agevolazione per i dipendenti fino a 258,23 euro.

È possibile ricevere i fringe benefit in denaro?

Il lavoratore non può assolutamente ricevere alcun Bonus, esentato dalle tasse e in forma monetaria, dal proprio datore di lavoro.

I vantaggi fiscali infatti sono elargiti come agevolazione non monetaria, tant’è che consistono nella messa a disposizione di beni e/o servizi a favore dei lavoratori o solo di qualche lavoratore in particolari situazioni (per esempio, è iscritto all’interno delle categorie protette ndr).

Ecco i 5 articoli sul lavoro preferiti dagli utenti: