In questo approfondimento ti aiuteremo a capire come calcolare la pensione netta, attraverso alcuni pratici esempi (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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Come calcolare la pensione netta: l’IRPEF
Sull’importo delle pensioni, così come su quelli degli stipendi, influiscono diversi fattori, a partire dalla “temuta” IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, senza dimenticare le addizionali e le detrazioni.
Come calcolare la pensione netta partendo dall’importo lordo? Prima di tutto applicando l’IRPEF.
In attesa dell’entrata in vigore della riforma fiscale studiata dal governo Meloni e approvata lo scorso 28 aprile 2023 dal Consiglio dei Ministri, al momento le aliquote sulle quali calcolare le tasse sulle pensioni sono 4:
- da 0 a 15.000 euro – 23%;
- da 15.001 a 28.000 euro – 25%;
- da 28.001 a 50.000 euro – 35%;
- oltre i 50.000 – 43%.
Passiamo agli esempi pratici. Prendiamo un pensionato con un assegno lordo di 25.000 euro annui. Per individuare l’ammontare dell’IRPEF dobbiamo calcolare il 23% fino a 15.000 euro di pensione (3.450 euro) e il 25% sui restanti 10.000 euro (2.500 euro).
Ora sommiamo i due importi (3.450 e 2.500) euro per avere il totale di IRPEF da pagare: 5.950 euro l’anno. Dunque, soltanto di IRPEF, il pensionato con un assegno da 25.000 euro lordi annui subirà un taglio di quasi 6.000 euro, che farà scendere l’importo della sua pensione a circa 19.000 euro l’anno.
Facciamo un altro esempio: prendiamo una pensione da 35.000 euro lordi annui. Calcoliamo il 23% sui primi 15.000 euro (3.450 euro), poi il 25% sulla quota fino a 28.000 euro (3.250 di IRPEF su 13.000 euro) e il 35% sui restanti 7.000 euro (2.450 euro).
Sommiamo i tre importi (3.450, 3.250 e 2.450 euro) per avere il totale di IRPEF da versare: 9.150 euro l’anno. La pensione, da 35.000 euro lordi, scenderà a meno di 26.000 euro.
L’ultimo esempio: prendiamo una pensione da 55.000 euro lordi l’anno. Dovremo calcolare il 23% sui primi 15.000 euro (3.450 euro), il 25% sull’importo fino a 28.000 euro (3.250 euro), quindi il 35% sull’importo fino a 50.000 euro (il 35% di 22.000 euro è 7.700 euro) e infine il 43% sui restanti 5.000 euro (2.150 euro).
Ora sommiamo i quattro importi (3.450, 3.250, 7.700 e 2.150 euro) per avere il totale di IRPEF da pagare: 16.550 euro l’anno. Dunque, una pensione di 55.000 euro lordi scenderà a 38.450 euro.
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Come calcolare la pensione netta: le addizionali
Dopo aver visto come influisce l’IRPEF sull’importo lordo delle pensioni, proseguiamo il nostro approfondimento su come calcolare la pensione netta parlandovi di altre due “piccole” tasse che hanno il loro impatto sugli assegni previdenziali: le addizionali regionali e comunali.
L’addizionale regionale a saldo viene trattenuta sulla pensione nell’anno di imposta successivo a quello di riferimento, suddivisa in 11 rate mensili (da gennaio a novembre), mentre l’addizionale comunale viene trattenuta dalle pensioni con un acconto nell’anno di riferimento (in 9 rate mensili) e con un saldo l’anno successivo (11 rate mensili).
L’importo delle addizionali varia di Regione in Regione e di Comune in Comune. Ve ne abbiamo parlato in questo approfondimento su TheWam.net. Ad esempio, in Friuli Venezia Giulia si versa un’addizionale regionale molto bassa (tra lo 0,70% e l’1,23%) rispetto alla Campania (tra il 2,03% e il 2,33%).
L’importo complessivo delle addizionali regionali e comunali può aggirarsi tra i 700 e i 900 euro l’anno, da sottrarre all’importo lordo della pensione.
Come calcolare la pensione netta: le detrazioni
A influire sull’importo delle pensioni sono pure le detrazioni, che permettono di usufruire di uno “sconto” sulle tasse da pagare.
Ricordiamo che con un reddito inferiore a 8.500 euro annui non si pagano tasse, poiché la detrazione supera l’imposta sul reddito (la famosa no tax area). Mentre sugli importi superiori a 50.000 euro non spettano detrazioni.
In questa tabella potrete verificare il calcolo e gli importi delle detrazioni spettanti in base al reddito dichiarato:
REDDITO | DETRAZIONE |
Fino a 15.000 euro | 1.880 euro |
Da 15.000 euro a 24.999 euro | 1.910 euro + 1.190 euro x [(28.000 euro – reddito complessivo) / (28.000 euro – 15.000 euro)] |
Da 25.000 euro fino a 28.000 euro | 1.910 euro + 1.190 euro x [(28.000 euro – reddito complessivo) / (28.000 euro – 15.000 euro)] + 65 euro |
Da 28.001 euro fino a 35.000 euro | 1.910 euro x [(50.000 euro – reddito complessivo) / (50.000 euro – 28.000 euro)] + 65 euro |
Da 35.001 euro fino a 50.000 euro | 1.910 euro x [(50.000 euro – reddito complessivo) / (50.000 euro – 28.000 euro)] |
Oltre 50.000 euro | Nessuna |
La detrazione base è salita da 1.880 euro a 1.955 euro per redditi da pensione inferiori a 8.500 euro annui (la detrazione non può essere inferiore a 713 euro).
Le altre detrazioni IRPEF per pensionati nel 2023 sono le seguenti:
- 700 euro, con un reddito complessivo compreso tra 8.500 euro e 28.000 euro. L’importo è così calcolato: 700 + 1.255 x (28.000 – reddito complessivo) / 19.500 euro. Ad esempio: con un reddito di 15.000 euro spettano 836 euro di detrazioni; con un reddito di 20.000 euro spettano 515 euro di detrazioni; con un reddito di 25.000 euro spettano 193 euro di detrazioni.
- 700 euro, con un reddito complessivo compreso tra 28.000 euro e 50.000 euro. L’importo è così calcolato: 700 x 50.000 – reddito complessivo / 22.000 euro. Ad esempio: con un reddito di 30.000 euro spettano 636 euro; con un reddito di 35.000 euro spettano 477 euro; con un reddito di 45.000 euro spettano 159 euro.
- Un’ulteriore detrazione da 50 euro per redditi da pensione superiori a 25.000 euro e inferiori a 29.000 euro;
- 0 euro di detrazione con un reddito superiore a 50.000 euro annui.

Come calcolare la pensione netta: esempi conclusivi
Come calcolare la pensione netta? Facciamo degli esempi conclusivi.
Prendiamo un pensionato con un assegno da 30.000 euro lordi l’anno. Ogni 12 mesi pagherà 7.400 euro di IRPEF e circa 800 euro di addizionali. Potrebbe però avere diritto a circa 636 euro di detrazioni fiscali.
Dunque, l’importo netto della sua pensione potrebbe essere di circa 22.500 euro, rispetto ai 30.000 euro lordi.
Se prendiamo un pensionato con un reddito lordo annuo di 15.000 euro, tra IRPEF (3.450 euro), addizionali (circa 700 euro) e detrazioni possibili (circa 836 euro), la sua pensione sarà di circa 11.900 euro netti.
Infine, su una pensione di 25.000 euro lordi annui, togliendo l’IRPEF (5.950 euro), le addizionali (circa 750 euro) e applicando le possibili detrazioni (circa 193 euro), rimangono circa 18.500 euro netti l’anno.
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