In questo approfondimento vedremo se c’è correlazione tra categorie protette e IVA al 4 per cento (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Categorie protette e IVA al 4 per cento: c’è correlazione?
C’è correlazione tra categorie protette e IVA al 4 per cento? L’agevolazione fiscale spetta solo alle categorie protette e o è necessario rientrarvi per avere diritto agli sconti?
Chiariamo subito che non c’è alcuna correlazione tra categorie protette e IVA al 4 per cento. Principalmente perché non soltanto le persone con disabilità rientrano nelle categorie protette e, di conseguenza, queste non avrebbero diritto all’IVA agevolata in quanto persone non disabili.
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Categorie protette: chi sono?
Fanno parte delle categorie protette, le persone:
- affette da minorazioni psichiche, fisiche e sensoriali o con handicap intellettivo, con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
- invalide del lavoro con una percentuale di invalidità superiore al 33%;
- non vedenti e sordomute;
- invalide di guerra, invalide civili di guerra o per causa di servizio.
Ma rientrano nelle categorie protette anche:
- gli orfani e i coniugi delle vittime del lavoro, di guerra o di servizio nelle pubbliche amministrazioni;
- i coniugi e i figli di soggetti riconosciuti come grandi invalidi di guerra, di servizio e del lavoro;
- gli orfani e i coniugi delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (legge numero 407 del 1998);
- i profughi italiani rimpatriati con status riconosciuto ai sensi della legge numero 763 del 26 dicembre 1981.
Categorie protette e collocamento mirato: requisiti
Per essere riconosciuti come categoria protetta e avere diritto al collocamento mirato (o obbligatorio) è necessario iscriversi presso al centro per l’impiego del comune di residenza o di un comune vicino, compilando una documentazione che attesti:
- un’età superiore ai 15 anni;
- di non essere in età pensionabile;
- l’essere in uno stato di disoccupazione;
- il possesso della percentuale di invalidità richiesta dalla legge, tramite la presentazione del verbale rilasciato dalla commissione medica esaminatrice;
- oppure l’appartenenza alle categorie protette poiché rientranti negli altri casi tutelati dalla legge.
Quando scatta l’obbligo di assunzione delle categorie protette?
I datori di lavoro, le imprese e le pubbliche amministrazioni, salvo casi riconosciuti dalla legge, devono assumere un categorie protette pari a:
- una, per le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 15 e 35;
- due, per le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 36 e 50;
- 7%, per le aziende con più di 50 dipendenti.
IVA agevolata al 4 per cento: a chi spetta?
L’IVA agevolata al 4 per cento, invece, è una agevolazione fiscale collegata alla Legge 104: dunque, non necessariamente l’appartenente alle categorie protette è, a sua volta, beneficiario di questa agevolazione. Così come non tutti i beneficiari dell’IVA agevolata al 4 per cento sono, a loro volta, categorie protette.
Allo stesso tempo non tutte le persone titolari della Legge 104 possono godere di questa agevolazione a prescindere dal prodotto acquistato.
Le agevolazioni IVA per i disabili spettano a:
- non vedenti (colpiti da cecità assoluta o con un residuo visivo non superiore a un decimo a entrambi gli occhi con eventuale correzione. Gli articoli 2, 3 e 4 della Legge numero 138 del 2001 distinguono tre categorie di persone non vedenti: ciechi totali, parziali e ipovedenti gravi);
- sordi (Legge numero 381 del 26 maggio 1970 e circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 3/E del 2 marzo 2016);
- disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento;
- disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni;
- disabili con ridotte o impedite capacità motorie.
Se il portatore di handicap è fiscalmente a carico di un suo familiare può beneficiare delle agevolazioni lo stesso familiare che ha sostenuto la spesa nell’interesse del disabile.
IVA agevolata al 4 per cento: quando spetta?
L’agevolazione dell’IVA al 4 per cento può essere richiesta per l’acquisto di questi prodotti:
- automobili (le agevolazioni sono riconosciute solo se i veicoli sono utilizzati, in via esclusiva o prevalente, a beneficio delle persone disabili);
- mezzi di ausilio;
- sussidi tecnici e informatici.
IVA agevolata al 4 per cento per l’acquisto di veicoli
Per quanto concerne l’acquisto di autovetture, queste non devono avere una cilindrata superiore a:
- 2.000 centimetri cubici, se con motore a benzina o ibrido;
- 2.800 centimetri cubici, se con motore diesel o ibrido.
Oppure una potenza:
- non superiore a 150 kW se con motore elettrico.
L’IVA agevolata al 4% spetta anche per l’acquisto di optional, adattamenti per veicoli non adattati alle esigenze del disabile (e per la loro riparazione) e per le cessioni di strumenti e accessori utilizzati per l’adattamento.
IVA agevolata al 4 per cento per l’acquisto di mezzi di ausilio
Oltre ai veicoli, l’IVA agevolata al 4 per cento può essere sfruttata anche per l’acquisto di mezzi di ausilio, come:
- servoscala e altri mezzi simili, che permettono ai soggetti con ridotte o impedite capacità motorie il superamento di barriere architettoniche (tra questi, anche le piattaforme elevatrici, se possiedono le specificità tecniche che le rendono idonee a garantire la mobilità delle persone con ridotte o impedite capacità motorie);
- protesi e ausili per menomazioni di tipo funzionale permanenti;
- protesi dentarie, apparecchi di ortopedia e di oculistica;
- apparecchi per facilitare l’audizione ai sordi;
- poltrone e veicoli simili, per inabili e persone con disabilità non deambulanti, anche con motore o altro meccanismo di propulsione;
- prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto aventi ad oggetto la realizzazione delle opere per il superamento o l’eliminazione delle barriere architettoniche.
IVA agevolata al 4 per cento per sussidi tecnici e informatici
Infine, l’IVA agevolata al 4% si applica anche sull’acquisto di sussidi tecnici e informatici, come fax, modem, computer, telefoni a viva voce e così via.
Devono comunque essere sussidi che vengono utilizzati per migliorare la vita delle persone affette da menomazioni permanenti di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio, attraverso la facilitazione del/della:
- comunicazione interpersonale;
- elaborazione scritta o grafica;
- controllo dell’ambiente;
- accesso all’informazione e alla cultura;
- assistere la riabilitazione.
Ma, attenzione. Per beneficiare dell’IVA al 4 per cento sull’acquisto di sussidi tecnici e informatici e dei mezzi di ausilio, è necessario che sia certificato il collegamento funzionale tra la disabilità e il prodotto da acquistare.
Ovvero, il prodotto acquistato debba essere funzionale al miglioramento della vita della persona con disabilità. Se non c’è collegamento funzionale, non si ha diritto all’IVA agevolata, anche se titolari della Legge 104.

Faq sulle categorie protette e IVA agevolata
È possibile rinunciare al collocamento mirato?
Sì, è possibile fare rinuncia al collocamento mirato. Il collocamento mirato, infatti, non è un obbligo ma un’opportunità per il lavoratore disabile. Non essendo un obbligo, hai la possibilità di iscriverti e di cancellarti dal collocamento mirato in qualsiasi momento, senza alcun tipo di problema ma rinunciando, ovviamente, a tutti i diritti ad esso collegati.
Un lavoratore appartenente alle categorie protette, con contratto a tempo indeterminato, può essere licenziato?
Assolutamente sì. Appartenere a una categoria protetta con un contratto indeterminato non significa essere intoccabile. Si può essere licenziati per giusta causa o per giustificato motivo oggettivo, come tutti gli altri dipendenti. Per le categorie protette con disabilità, inoltre, il licenziamento può scattare anche a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute (deve essere un’apposita commissione medica a stabilirlo, non un semplice medico).
Quali agevolazioni spettano per l’assunzione di disabili?
I datori di lavoro che assumono lavoratori disabili possono beneficiare di uno sgravio contributivo di 36 mesi e in misura variabile in base alla percentuale di riduzione della capacità lavorativa del lavoratore impiegato.
Quali documenti presentare per avere diritto all’IVA agevolata?
Nel caso dell’IVA agevolata, prima di acquistare il prodotto dovrai presentare al negoziante:
- autorizzazione prescritta da un medico specialista dell’ASL di appartenenza. La prescrizione deve evidenziare il collegamento funzionale tra la menomazione e il bene che s’intende comprare;
- un certificato, sempre rilasciato dalla ASL competente, che attesti in maniera inequivocabile l’esistenza di una importante invalidità e il carattere permanente della stessa.
Le forme di disabilità ammesse sono quattro:
- disabilità motoria;
- disabilità visiva;
- disabilità uditiva;
- disabilità del linguaggio.
Quali elettrodomestici si possono acquistare con l’IVA al 4%?
Gli elettrodomestici che si possono acquistare con l’IVA al 4% includono fax, modem, computer e telefoni a viva voce.
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