“Non trovo lavoro con le categorie protette!“. Questa è purtroppo una considerazione che spesso voi lettori e lettrici ci avete posto. Oltre ai concorsi dedicati a chi è iscritto a questi elenchi, esistono infatti altre possibilità (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Non trovo lavoro con le categorie protette: i concorsi
La prima risposta che ci viene da dare a chi cerca lavoro come categoria protetta è quella di puntare su un concorso pubblico. I bandi di selezione presso una Pubblica Amministrazione infatti, prevedono spesso delle quote riservate a chi è iscritto a questi elenchi.
Questo “privilegio” è dato dal fatto che gli enti locali e statali, così come le imprese, hanno l’obbligo di assumere un certo numero di dipendenti registrati come categorie protette in proporzione a quello dei lavoratori contrattualizzati totali.
Quali sono i concorsi per le categorie protette?
Chiariamo bene un aspetto. I soggetti tutelati dalla legge 68 del 1999 possono partecipare a qualsiasi concorso pubblico. Esistono poi, determinati bandi di selezione riservati solo a chi è iscritto agli appositi elenchi. Questo però non vuol dire che non è possibile tentare la partecipazione a un “classico” avviso di selezione.
Fai poi attenzione al bando: spesso numerosi concorsi vengono pubblicizzati senza fare attenzione e specificare l’esistenza delle quote di riserva.
Consultando i testi ufficiali invece, puoi riscontare la presenza di posizioni di lavoro esclusivamente dedicate a chi rientra tra le categorie protette.
Come funziona la graduatoria categorie protette nei concorsi?
Se scegli di partecipare a un concorso che non prevede delle quote di riserva per le categorie protette, non è detto che andrai incontro a benefici o vantaggi.
Ci sono avvisi lavorativi che, per esempio, prevedono che chi appartiene alle categorie protette, a parità di punteggio con un altro candidato, venga selezionato per primo. In altri bandi poi, chi è iscritto a questi elenchi, riceve addirittura dei punteggi extra in partenza.
Il tutto dipende dall’ente responsabile della procedura concorsuale e, quindi, da chi ha predisposto il testo del bando di concorso. La modalità di redazione, creazione e composizione delle graduatorie finali varia da selezione a selezione.
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Come trovare lavoro in categoria protetta? I Centri per l’Impiego
Un’altra alternativa per cercare lavoro come categoria protetta è quella di puntare sui Centri per l’Impiego. Quando scegli di iscriverti a questi elenchi, devi recarti presso i CPI territoriali. Ecco, se cerchi lavoro fai capo a loro.
Prova a chiedere ai funzionari del tuo Centro per l’Impiego se esiste una lista di collocamento mirato riservata alle categorie protette. In questo caso, fatti inserire all’interno di quell’elenco e aspetta l’eventuale chiamata di un’impresa o di un ente della Pubblica Amministrazione.
Le aziende sono obbligate ad assumere le categorie protette?
Lo abbiamo anticipato nei paragrafi precedenti: le Pubbliche Amministrazioni e le imprese hanno degli obblighi ben precisi in merito all’assunzione delle persone tutelate dalla legge 68 del 1999″.
Il numero di persone iscritte alle categorie protette che le realtà pubbliche e private devono assumere, è definito dalla legge 68 del 1999. Le cosiddette “quote di riserva” prevedono che debba essere contrattualizzato:
- almeno un lavoratore disabile per le aziende con più di 15 dipendenti;
- minimo due lavoratori disabili per le realtà con più di 35 dipendenti;
- il 7% dei lavoratori occupati per aziende con più di 50 dipendenti.
I soggetti non disabili, ma che appartengono lo stesso alle categorie protette perché vivono in situazioni di svantaggio o disagio sociale, seguono un’altra quota di riserva. In particolare questa prevede che venga assunto:
- un 1 lavoratore per le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 51 e 150;
- l’1% dei lavoratori per le aziende con più di 150 dipendenti.
La situazione degli enti pubblici in Italia
Qual è la situazione in Italia degli enti pubblici in merito alla presenza di lavoratori e lavoratrici che sono iscritti alle categorie protette? Il dato è abbastanza positivo.
Rispetto alle aziende private infatti, gli enti statali rispettano le quote di riserva con maggiore costanza. In particolare negli enti centrali come i ministeri, sono poche le posizioni libere per queste categorie.
Le realtà locali invece, anche grazie al boom di assunzioni negli enti pubblici che si sta avendo negli ultimi mesi, si stanno regolarizzando nel pieno rispetto delle quote di riserva.
Per quanto riguarda le imprese invece, la situazione è più complessa. Stilare una statistica sulla situazione dell’assunzione delle categorie protette nelle realtà private, è molto difficile e non esiste, al momento, un ente che se ne occupa direttamente.
Quando un’azienda non è obbligata ad assumere le categorie protette?
A differenza degli enti pubblici, le aziende possono beneficiare anche di deroghe sull’obbligo di assumere categorie protette. Questa sospensione del rispetto della normativa scatta solo in caso in cui l’azienda si trova in difficoltà economica e, quindi, se fa ricorso a:
- CIGS, Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria;
- contratti di solidarietà;
- Cassa integrazione in deroga;
- una procedura di licenziamento collettivo.

FAQ sul trovare lavoro come categorie protette
Curriculum Vitae per categorie protette
Il curriculum di un lavoratore delle categorie protette segue la stessa struttura di qualsiasi altro curriculum. Non sei obbligato a indicare la disabilità, a meno che ti stai candidando per un lavoro specificamente riservato ai soggetti tutelati dalla legge 68 del 1999″.
Puoi menzionare la disabilità all’inizio del curriculum, insieme al grado di invalidità personale, utilizzando la dicitura corretta: “Appartenente alle categorie protette in base alla legge 68 del 1999, con un grado di invalidità del [percentuale di invalidità personale]”.
Le categorie protette possono accedere prima alla pensione?
Sì, chi appartiene alla categorie protette può beneficiare di alcune agevolazioni sull’accesso al pensionamento. Anche queste sono previste dalla legge numero 68 del 1999.
Si tratta, in sostanza, degli stessi piani previdenziali di cui hanno diritto i cittadini che sono titolari dell’invalidità civile.
Chi sono le categorie protette?
Le categorie protette prevedono un vasto elenco di persone che possono iscriversi all’interno degli elenchi, recandosi presso i Centri per l’Impiego territoriali come:
- le persone che hanno minorazioni psichiche, fisiche e sensoriali o con handicap intellettivo, con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
- le persone che sono invalide del lavoro e hanno una percentuale di invalidità riconosciuta superiore al 33%;
- le persone non vedenti e sordomute;
- le persone che sono invalide di guerra, invalide civili di guerra o per causa di servizio.
- gli orfani e i coniugi delle vittime del lavoro, di guerra o di servizio nelle Pubbliche Amministrazioni;
- i coniugi e i figli dei soggetti riconosciuti come grandi invalidi di guerra, di servizio e del lavoro;
- gli orfani e i coniugi delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (legge numero 407 del 1998);
- i profughi italiani rimpatriati con status riconosciuto (legge numero 763 del 26 dicembre 1981).
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