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Categorie protette: svantaggi

Svantaggi per le categorie protette. Scopri quali sono nonostante le tante tutele introdotte con la legge 68 del 199.

di Antonio Dello Iaco

Agosto 2023

Svantaggi per le categorie protette – È sempre positivo essere iscritti in questi elenchi oppure, a volte, bisogna scontrarsi con discriminazioni e poche tutele? Scopriamolo insieme (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Svantaggi per le categorie protette: quali sono

Essere iscritti nelle categorie protette a volte può essere una difficoltà o comunque uno svantaggio.

La normativa che regola l’istituzione delle categorie protette tutela cerca di tutelare i cittadini da possibili discriminazioni. Tuttavia, confrontandoci con voi lettori tramite i nostri canali social o sul nostro indirizzo mail [email protected], è emerso un dato differente.

Categorie protette, perché potrebbe essere uno svantaggio: la privacy

Quello di cui molti di voi si sono lamentati, per esempio, è la poca tutela della privacy.

Nonostante la normativa sulle categorie protette, il GDPR europeo e tutti gli altri provvedimenti nazionali in materia tutelino la privacy e i dati personali degli utenti, chi ha disabilità viene spesso sottoposto al giudizio di colleghi e superiori.

Questo accade perché, nonostante i lavoratori non siano tenuti a comunicare la propria appartenenza alle categorie protette, avendo delle tutele particolari, svolgono orari ridotti rispetto agli colleghi oppure beneficiano di congedi lavorativi (come i tre giorni di permesso retribuito).

L’obbligo per le aziende di assumere le categorie protette

L’obbligo per le aziende di assumere le categorie protette rappresenta un altro possibile problema.

Le imprese e gli enti della Pubblica Amministrazione sono obbligate ad assumere una quota di cittadini iscritti in questi elenchi. Tuttavia, spesso, questo si traduce in un mero compito da portare a termine per evitare multe e sanzioni previste dalla normativa.

Il rischio è quindi che questi lavoratori non trovino un ambiente lavorativo positivo in cui possano realizzarsi.

Inoltre, altri utenti ci hanno raccontato diverse storie di mobbing da parte dei datori di lavoro e dei colleghi.

Capita spesso, per giunta, che grandi aziende preferiscano pagare le sanzioni previste dall’ordinamento anziché assumere lavoratori che appartengono alle categorie protette. Il motivo è che molti responsabili delle risorse umane non li ritengono “adatti” allo svolgimento di mansioni lavorative.

Non sono poche infatti le persone che scelgono di “nascondere” e non comunicare alle aziende la propria appartenenza alle categorie protette. Venendo assunti come lavoratori “normali” hanno dichiarato di aver ottenuto trattamenti migliori rispetto alle altre esperienze.

Quali sono gli obblighi per le aziende con le categorie protette?

La legge numero 68 del 1999 definisce e disciplina le categorie protette. La normativa prevede, come abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, degli obblighi occupazionali per le aziende e gli enti pubblici. In particolare:

Per legge, non rientrano nel calcolo:

BONUS ASSUNZIONI DISABILI DECRETO LAVORO

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Quali sono i vantaggi per le categorie protette

Appartenere alle categorie protette non vuol dire solo affrontare svantaggi e discriminazioni. I vantaggi previsti dalla normativa sono vari.

Chiariamo subito che la legge 68/99 ha come finalità “la promozione e l’integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato“. Tra i vantaggi principali rientrano:

Categorie protette: svantaggi
Categorie protette: svantaggi – L’immagine rappresenta una donna accusata dai colleghi.

FAQ sulle categorie protette

Chi appartiene alle categorie protette in Italia

In Italia, le categorie protette sono definite principalmente dalla legge 68 del 1999, che indicano norme per la tutela e l’integrazione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. Questa legge è stata successivamente integrata e modificata da altre disposizioni legislative.

Rientrano nella definizione di categorie protette e possono iscriversi agli appositi elenchi:

Come iscriversi nelle categorie protette

La procedura per iscriversi negli elenchi delle categorie protette in Italia è abbastanza semplice anche se prevede la produzione di una documentazione molto accurata. In primis bisogna rispettare dei parametri di base fondamentali come:

L’iscrizione negli appositi elenchi è gratuita e per farla bisogna affidarsi al Centro per l’Impiego del proprio territorio. Bisogna prendere un appuntamento con gli uffici e presentare un’apposita domanda.

Se il soggetto disabile o invalido non è in grado di recarsi personalmente presso un Centro per l’Impiego, può delegare un familiare a portare a termine la procedura.

Cosa prevede la legge numero 68 del 1999 in Italia?

La legge italiana numero 68 del 12 marzo 1999, nota come “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, si concentra sulla tutela e sull’integrazione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro.

Questa legge è stata successivamente integrata e modificata da altre disposizioni legislative e i suoi punti chiave includono:

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