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Categorie protette ufficio collocamento

Categorie protette e ufficio di collocamento: come iscriversi al collocamento mirato e quale documentazione presentare?

di Carmine Roca

Novembre 2023

In questo approfondimento vi parleremo di categorie protette e ufficio di collocamento: ecco cosa sapere (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Chi sono le categorie protette?

Con la legge numero 68 del 1999 sono state introdotte le categorie protette, ovvero coloro che, a causa di disabilità, menomazioni o situazioni familiari difficili, necessitano di aiuti e tutele in ambito lavorativo.

Gli articoli 1 e 18 elencano tutti gli appartenenti alle categorie protette.

L’articolo 1 della legge 68 del 1999 riconosce come categorie protette:

L’articolo 18 della legge 68 del 1999, invece, inserisce nelle categorie protette anche:

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Categorie protette e ufficio di collocamento: come iscriversi?

Chi rientra nelle categorie protette ha diritto alle misure di sostegno e di collocamento mirato, per un inserimento lavorativo più agevolato.

Per iscriversi al collocamento mirato è necessario recarsi presso il centro per l’impiego della propria provincia di residenza con la documentazione necessaria, a seconda della condizione di salute.

La percentuale di invalidità è riconosciuta e stabilita da una commissione sanitaria dell’Asl (integrata da un medico dell’INPS), al termine della visita di controllo, effettuata in seguito alla domanda presentata dall’interessato entro 90 giorni dal rilascio del certificato medico introduttivo, da parte del proprio medico curante.

Per iscriversi al collocamento mirato è necessario:

Possono iscriversi al Collocamento mirato solo se disoccupati:

Categorie protette e ufficio di collocamento: quali documenti presentare?

Al momento dell’iscrizione al collocamento mirato è necessario presentare un’apposita documentazione. I documenti variano a seconda della condizione per la quale si rientra nelle categorie protette:

Categorie protette e quote di riserva: come funzionano?

Chi appartiene alle categorie protette rientra nelle quote di riserva. Ogni datore di lavoro, pubblico o privato, ha l’obbligo (tranne in alcuni casi) di assumere una quota di categorie protette, in questa misura:

L’assunzione può essere per chiamata nominativa o numerica. La chiamata nominativa è particolarmente utilizzata nel settore privato; nel settore pubblico vige il sistema di chiamata numerica.   

Categorie protette e ufficio di collocamento
Categorie protette e ufficio di collocamento: in foto una giovane donna si iscrive al collocamento.

Faq sulle categorie protette

È possibile rinunciare al collocamento mirato?

Sì, è possibile fare rinuncia al collocamento mirato. Il collocamento mirato, infatti, non è un obbligo ma un’opportunità per il lavoratore disabile. Non essendo un obbligo, hai la possibilità di iscriverti e di cancellarti dal collocamento mirato in qualsiasi momento, senza alcun tipo di problema ma rinunciando, ovviamente, a tutti i diritti ad esso collegati.

Quali sono i tipi di contratto di lavoro per categorie protette

Il contratto di lavoro per le categorie protette è uguale alla stipula di un normale documento di inizio di un rapporto lavorativo tra un dipendente e un datore. In particolare, i contratti possono essere:

Categorie protette e lavoro domenicale: ci sono esoneri?

Chi appartiene alle categorie protette non ha diritto a nessun esonero in materia di orario di lavoro. La normativa italiana infatti non prevede nessun particolarismo per chi è iscritto a questi elenchi. Nella definizione di categorie protette non rientrano solo i disabili gravi ma anche altre tipologie di lavoratori e lavoratrici che possono svolgere le proprie mansioni di domenica e nei giorni festivi senza alcuna difficoltà.

Cosa cambia nel 2024 per le categorie protette che percepiscono il Reddito di cittadinanza?

In attesa dell’entrata in vigore dell’Assegno di inclusione per persone disabili, è possibile ancora richiedere categorie protette e Reddito di cittadinanza. In sostanza, non cambia nulla per le persone appartenenti alle categorie protette, e quindi con invalidità, nel 2023. Tuttavia, per presentare domanda per il Rdc, devi avere una percentuale di invalidità non inferiore al 56% se sei invalido civile e non inferiore al 35% se sei invalido sul lavoro. Per richiedere il Reddito di cittadinanza con invalidità civile, devi essere disabile ai fini della dichiarazione ISEE.

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