Chi controlla i concorsi pubblici? Gestire le selezioni per le assunzioni nella Pubblica Amministrazione non è semplice. Bisogna seguire delle regole, aggiornate dopo 28 anni, stabilite dal Ministero della funzione pubblica (scopri gli ultimi concorsi attivi sempre aggiornati. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Chi controlla i concorsi pubblici?
Il Ministero della Pubblica Amministrazione non ha mai definito in modo universale chi controlla i concorsi pubblici a livello nazionale.
Questo perché la maggior parte delle procedure è gestita da apposite società specializzate nella selezione e nella valutazione dei candidati da assumere nella Pubblica Amministrazione.
Gli operatori di queste realtà a cui si affidano gli enti territoriali e nazionali, collaborano a stretto contatto con i funzionari dei Comuni, delle Regioni, dei ministeri e degli altri istituti pubblici responsabili delle varie procedure di assunzione.
Quali sono i ruoli nei concorsi pubblici?
Nell’organizzazione e nello svolgimento dei concorsi pubblici vengono coinvolte numerose figure professionali per attuare i minimi dettagli previsti dai bandi di selezione.
È il caso de:
- i vigilanti => si occupano del controllo dell’ordine e del corretto svolgimento di tutte le fasi della selezione (dall’accoglienza dei candidati alla consegna delle prove una volta terminate);
- i componenti delle commissioni esaminatrici => sono coloro che hanno il compito di consegnare le tracce, gestire l’estrazione di quella da sottoporre ai candidati e di vigilare e organizzare la correzione dei test. È compito della commissione esaminatrice anche svolgere le prove orali;
- i segretari di commissione => redige i verbali della commissione ed è responsabile della custodia degli atti concorsuali.
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Come denunciare un concorso pubblico
Se noti delle difformità nello svolgimento del concorso pubblico puoi segnalare il tutto ai vigilanti presenti durante la selezione.
Se poi ti sei reso conto dopo che non sono state rispettate le regole fondamentali come l’imparzialità da parte della commissione o di altri dipendenti organizzatori, oppure hai prove sul fatto che il concorso sia stato truccato, potrai rivolgerti a un avvocato esperto in materia e presentare un ricorso al Tar competente.
In alternativa puoi presentare una denuncia presso una delle forze di polizia presenti sul tuo territorio.
Diversa è invece la procedura da seguire per fare ricorso contro una bocciatura a un concorso pubblico. In questo caso dovrai rispettare dei termini ben definiti entro i quali puoi presentare un esposto.
Le modalità di ricorso, in genere, sono pubblicate all’interno del bando o nel documento che riporta l’approvazione delle graduatorie finali. Di norma i tempi massimi da rispettare sono sessanta giorni dalla data di pubblicazione degli elenchi.
Riforma sui concorsi pubblici: le novità introdotte dal Governo
Il Consiglio dei Ministri numero 38 del 7 giugno ha definito la nuova disciplina dei concorsi pubblici che bisogna seguire in Italia. Il testo sostituisce il decreto del Presidente della Repubblica numero 487 del 1994. L’obiettivo è la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure amministrative.
Sul provvedimento il ministro Paolo Zangrillo ha dichiarato: «Oggi tracciamo la strada per un nuovo modo di selezionare il personale pubblico, imprimendo una decisiva accelerazione ai tempi di conclusione delle procedure e puntando su digitalizzazione e trasparenza».
«Un intervento che ci permette di affrontare le oltre 170 mila assunzioni previste per il 2023 con maggiore forza, fiducia e consapevolezza di aver messo a sistema un meccanismo innovativo e all’avanguardia – ha detto -. La certezza dei tempi è un importante stimolo per i candidati e una garanzia per le amministrazioni».
Tra le varie novità previste all’interno del nuovo programma, c’è il limite di sei mesi per conclusione della procedura concorsuale. La pubblicazione dei bandi continuerà sul sito del portale di reclutamento INPA.
L’obiettivo è poi quello di eliminare qualsiasi forma di discriminazione nelle procedure di selezione (come la non parità di retribuzione o posti riservata a donne e uomini o la non presenza di posizioni riservate a chi appartiene alle categorie protette). Sono infine previste delle tutele nei confronti delle donne in gravidanza o in fase di allattamento.
Si allarga anche la platea di coloro che potranno prendere parte alle selezioni come i titolari dello status di rifugiato o chi ha diritto di asilo.

Faq sui concorsi pubblici in Italia
Come trovare i concorsi pubblici attivi?
Per trovare i concorsi pubblici attivi, esistono diverse risorse affidabili che puoi consultare.
Ecco alcune opzioni:
- la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana => la Gazzetta Ufficiale è il principale strumento di pubblicazione dei concorsi pubblici in Italia. Puoi accedere alla versione online della Gazzetta Ufficiale sul sito ufficiale e cercare nella sezione dedicata ai concorsi;
- i siti web istituzionali => molti ministeri, enti locali e altre istituzioni pubbliche hanno i loro siti web dove pubblicano i concorsi attivi. Visita i siti web delle amministrazioni di tuo interesse e cerca la sezione relativa ai concorsi o alle opportunità di lavoro;
- i portali dedicati ai concorsi pubblici => esistono anche portali specializzati che raccolgono e pubblicano informazioni sui concorsi pubblici attivi. Questi portali offrono spesso funzionalità di ricerca avanzata e filtri per aiutarti a trovare concorsi specifici in base alle tue preferenze.
Quali sono i concorsi che usciranno nel 2023?
I concorsi che usciranno nel 2023 dipenderanno dalle esigenze delle diverse amministrazioni pubbliche e delle istituzioni coinvolte.
Le posizioni aperte variano in base ai settori e alle professioni richieste. Alcuni concorsi che potrebbero essere previsti per il 2023 includono:
- concorsi per l’assunzione di personale amministrativo in vari ministeri come il Ministero del Turismo e dell’Agricoltura;.
- concorsi per insegnanti nelle scuole pubbliche (saranno chiamati anche gli appartenenti alle categorie protette);
- concorsi per agenti di polizia, forze dell’ordine e forze armate;
- concorsi per medici e personale sanitario nel sistema sanitario pubblico.
Come funzionano i concorsi pubblici in Italia?
I concorsi pubblici in Italia offrono l’opportunità di accedere a posizioni lavorative presso enti pubblici, come ministeri, comuni e altre istituzioni governative, garantendo opportunità di lavoro sicure e garantite dallo Stato.
All’interno del bando di concorso, vengono pubblicati avvisi di selezione che indicano le posizioni disponibili, i requisiti e le modalità di partecipazione. I candidati devono presentare una domanda di partecipazione seguendo le istruzioni fornite. Spesso è richiesto l’invio del proprio Curriculum Vitae e l’uso dell’identità digitale Spid.
La selezione avviene attraverso diverse prove, tra cui scritte, pratiche o orali, per valutare le competenze e conoscenze dei candidati in relazione al ruolo richiesto. I criteri di valutazione sono stabilità dall’ente pubblico che bandisce il concorso.
Al termine delle fasi di selezione, viene stilata una graduatoria finale che determina l’ordine di merito dei candidati.
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