Chi ha la precedenza nei concorsi? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri gli ultimi concorsi attivi sempre aggiornati. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Chi ha la precedenza nei concorsi?
Su LavoroePensioni.it abbiamo affrontato diverse volte l’argomento concorsi pubblici. In questo approfondimento risponderemo a una domanda molto frequente e altrettanto importante: chi ha la precedenza nei concorsi? Come si stila una graduatoria, in base a quali fattori?
Se in possesso di determinati requisiti o appartenenti a specifiche categorie, a parità di merito e di punteggio, il candidato può avere precedenza rispetto ad altri partecipanti, nelle graduatorie dei concorsi pubblici.
A stabilirlo è il comma 4 dell’articolo 5 del D.P.R. numero 487 del 1994 sulle norme di accesso agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni, con i quali sono stati definiti i titoli di preferenza nei concorsi pubblici.
Ai fini dell’assegnazione del posto in graduatoria, si tiene conto dei titoli di preferenza assegnati ai partecipanti in possesso dei requisiti richiesti: se due o più candidati si ritrovano con lo stesso punteggio, chi è in possesso dei titoli di preferenza avrà una posizione migliore rispetto ai candidati privi di titoli.
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Chi ha la precedenza nei concorsi: i titoli di preferenza
Chi ha la precedenza nei concorsi? I titoli di preferenza vengono assegnati:
- agli insigniti di medaglia al valor militare;
- ai mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;
- ai mutilati ed invalidi per fatto di guerra;
- ai mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato,
- agli orfani di guerra;
- agli orfani dei caduti per fatto di guerra,
- agli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato,
- ai feriti in combattimento;
- agli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché i capi di famiglia numerose,
- ai figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti;
- ai figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
- ai figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
- ai genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle e i fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra;
- ai genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle e i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra;
- ai genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato;
- a coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti;
- a coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nell’amministrazione che ha indetto il concorso;
- ai coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico;
- agli invalidi e i mutilati civili;
- ai militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.
Chi ha la precedenza nei concorsi: differenza con le categorie protette
Attenzione: i titoli di preferenza non vanno confusi con la riserva dei posti assegnati alle categorie protette. Dunque, i partecipanti al concorso in possesso di uno o più titoli di preferenza non tolgono posti alle categorie protette.
Questo perché mentre i titoli di preferenza determinano la migliore posizione in graduatoria di partecipanti al concorso a parità di merito, la riserva dei posti garantisce modalità di esame agevolate (più tempo a disposizione, la presenza di un tutor durante la prova) e posti a disposizione esclusivamente per le categorie protette.
Per usufruire dei titoli di preferenza non è necessario iscriversi ai Centri per l’impiego, condizione, invece, imprescindibile per rientrare tra le categorie protette e puntare al collocamento mirato.
L’ultima differenza tra i titoli di preferenza e le categorie protette riguarda lo stato di disoccupazione: non è necessario per usufruire dei titoli di preferenza, mentre è obbligatorio per rientrare tra le categorie protette.

Chi ha la precedenza nei concorsi a parità di punteggio con titoli di preferenza?
Ma può anche accadere che due o più partecipanti con gli stessi titoli di preferenza si ritrovano nell’identica posizione in graduatoria. Chi ha la precedenza nei concorsi?
In questi casi subentrano altri due fattori, che determinano la preferenza di un candidato rispetto a un altro: il numero di figli a carico (a prescindere dall’essere coniugato o meno) e l’aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche.
Rispetto al passato, la preferenza del candidato più giovane di età rispetto a un altro, è stato abrogato dall’articolo 3, comma 7 della legge numero 127 del 15 maggio 1997.
Faq su chi ha la precedenza nei concorsi
Cosa sono i titoli di preferenza?
I titoli di preferenza vengono assegnati a diverse categorie, come agli insigniti di medaglia al valor militare, ai mutilati e invalidi di guerra ex combattenti, ai mutilati ed invalidi per fatti di guerra, ai mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato.
Qual è la differenza con le categorie protette
I titoli di preferenza non vanno confusi con la riserva dei posti assegnati alle categorie protette. I titoli di preferenza determinano la migliore posizione in graduatoria di partecipanti al concorso a parità di merito, mentre la riserva dei posti garantisce modalità di esame agevolate e posti a disposizione esclusivamente per le categorie protette.
Chi ha la precedenza nei concorsi a parità di punteggio con titoli di preferenza?
In questi casi, vengono presi in considerazione altri due fattori che determinano la preferenza di un candidato rispetto a un altro: il numero di figli a carico (indipendentemente dallo stato civile) e l’aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche. Tuttavia, l’articolo 3, comma 7 della legge numero 127 del 15 maggio 1997 ha abrogato la preferenza del candidato più giovane rispetto a un altro.
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