La formazione dei lavoratori è molto importante per aggiornarsi e aumentare le proprie competenze professionali. Per farlo, sono necessari degli appositi corsi. In questo approfondimento vediamo chi paga i corsi di formazione obbligatoria (scopri le ultimissime notizie sul lavoro sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
In alcuni ambiti lavorativi, è necessario seguire dei corsi di formazione professionale per accrescere le proprie competenze e stare al passo con le novità del proprio profilo lavorativo.
A seconda del tipo di lavoro, è stesso la legge a prevedere la partecipazione obbligatoria a determinati corsi. In questi casi, i datori di lavoro si trovano spesso di fronte a un dubbio: chi paga i corsi di formazione?
Indice
Chi paga i corsi di formazione obbligatoria?
Se hai un contratto di lavoro subordinato presso un’azienda e il datore di lavoro ti fa seguire un corso di di formazione, nella maggior parte dei casi a doversi occupare del pagamento è lo stesso datore di lavoro.
La legge, a questo proposito, prevede che quando i corsi professionali da seguire sono obbligatori e servono ad arricchire il bagaglio delle conoscenze dei dipendenti, sono i datori di lavoro a dover finanziare le ore di formazione.
Inoltre, se per seguire i corsi il lavoratori ha dovuto effettuare degli spostamenti, andando in una sede diversa rispetto a quella in cui lavora abitualmente, il datore di lavoro è tenuto a rimborsare anche le spese di viaggio.
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Chi paga i corsi di formazione obbligatoria e quando deve essere svolta
Ora che abbiamo chiarito chi paga i corsi di formazione obbligatoria, spiegando che gli oneri dei corsi spettano al datore di lavoro e non al dipendente, viene da chiedersi: quando va svolta la formazione obbligatoria?
In realtà, la risposta dipende dal tipo di corso di formazione. Per esempio, i corsi sulla sicurezza sul lavoro, che sono sempre obbligatori, dovrebbero svolgersi prima dell’inizio effettivo dell’attività lavorativa. Tuttavia, è anche possibile svolgere i corsi di sicurezza entro 60 giorni dall’inizio della prestazione.
Inoltre, è obbligatorio mettere a disposizione dei corsi di formazione in questi casi:
- quando sono modificate le mansioni del lavoratore o quando questo viene trasferito in una nuova sede di lavoro,
- quando cambia il processo lavorativo e ne derivano maggiori rischi.
Infine, i corsi di formazione si svolgono tendenzialmente durante l’orario di lavoro. Se invece l’attività di formazione ha luogo in orari al di fuori di quello lavorativo, le ore devono essere comunque retribuite dal datore di lavoro, in qualità di lavoro straordinario.
Chi paga i corsi di formazione obbligatoria: che cos’è?
A questo punto, è doveroso fare un attimo un passo indietro e spiegare, a chi non lo sapesse, che cosa si intende per corsi di formazione obbligatoria in primo luogo.
La formazione obbligatoria si verifica quando la legge prevede che il datore di lavoro di una determinata società è obbligato a erogare ai suoi dipendenti una formazione specifica. Per esempio, questo accade quando la formazione è necessaria per svolgere una mansione che richiede continuo aggiornamento e training.
Per esempio, quando viene stilato un contratto di apprendistato, il datore di lavoro si obbliga a fornire sia una retribuzione all’apprendista sia la formazione specifica per acquisire la qualifica professionale inerente al suo ruolo.
Ovviamente, il costo della formazione è a carico del datore di lavoro, in quanto l’attività formativa diventa un obbligo contrattuale.
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Chi paga i corsi di formazione obbligatoria: sicurezza sul lavoro
Quando si parla di formazione obbligatoria, uno dei primi corsi che viene in mente sono i corsi di formazione in materia di sicurezza sul lavoro.
Anche in questo caso, è la legge a stabilire come devono essere svolti, quali sono le caratteristiche e le modalità di erogazione. A questo proposito, secondo l’Accordo Stato-Regioni il corso sulla sicurezza deve essere costituito da una parte generale, che deve durare 4 ore, comune a tutti i dipendenti, e una parte sui rischi specifici connessi alle singole lavorazioni di durata e contenuti, che cambiano a seconda del livello di rischio Ateco dell’azienda.
Nello specifico, questa seconda parte deve rispettare le seguenti durate:
- livello di rischio basso: durata 4 ore;
- livello di rischio medio: durata 8 ore;
- livello di rischio alto: durata 12 ore.
Finiti i corsi di formazione in materia di sicurezza, i lavoratori vengono sottoposti a una verifica: se viene superata, si riceve un attestato che certifica le competenze e le conoscenze acquisite. L’attestazione deve essere rinnovata ogni i cinque anni attraverso corsi di aggiornamento della durata di 6 ore uguali per tutti i lavoratori.

Chi paga i corsi di formazione obbligatoria: in quali ore
La questione della formazione obbligatoria da svolgere durante gli orari di lavoro è stata definita con la sentenza della Corte Costituzionale del 28 ottobre 2021 e si riferisce a una causa specifica (C-909/19). Nella sentenza viene stabilito che i corsi di formazione, quando sono obbligatori, devono essere svolti durante l’orario lavorativo.
Se questo non è possibile, quindi se si effettuano fuori dall’orario lavorativo e in una sede diversa da quella abituale, devono essere retribuiti come normali ore di lavoro.
La normativa di riferimento in merito all’orario dei corsi di formazione è il decreto legislativo n.66/2003, e in particolare la direttiva 2003/88, la quale fissa le prescrizioni minime, in materia di tempo di lavoro e riposo, a cui ciascuno Stato membro si deve adeguare.
Quindi, ai fini della retribuzione, è irrilevante se i corsi di formazione avvengono in orari lavorativi o non lavorativi, ma sono da considerarsi come ore di lavoro svolte e quindi da retribuire.
FAQ Corsi di formazione obbligatoria
Chi paga i corsi di formazione obbligatoria?
La legge prevede che quando i corsi professionali da seguire sono obbligatori e servono a migliorare le competenze dei dipendenti, il pagamento è a carico del datore di lavoro. Questo vale anche per le spese di viaggio se il lavoratore si deve spostare in un luogo diverso dal solito per frequentare i corsi.
Quando deve essere svolta la formazione obbligatoria?
La formazione obbligatoria varia a seconda del tipo di corso. Per i corsi sulla sicurezza sul lavoro, che sono sempre obbligatori, dovrebbero essere svolti prima dell’inizio dell’attività lavorativa. Altre formazioni si rendono necessarie quando vengono modificate le mansioni del lavoratore, quando si cambia sede di lavoro o quando il processo lavorativo cambia portando a maggiori rischi.
Cosa si intende per corsi di formazione obbligatoria?
La formazione obbligatoria è quella prevista dalla legge, che impone al datore di lavoro di una società di fornire ai dipendenti una formazione specifica. Questo accade, ad esempio, con i contratti di apprendistato o quando la mansione richiede un aggiornamento e training costante.
Chi paga i corsi di formazione obbligatoria per la sicurezza sul lavoro?
Per i corsi di formazione in materia di sicurezza sul lavoro, che sono obbligatori, il pagamento è sempre a carico del datore di lavoro. Questi corsi sono regolati da norme precise e variano a seconda del livello di rischio associato all’azienda.
Quando vengono svolti i corsi di formazione obbligatoria?
La formazione obbligatoria deve essere svolta durante l’orario di lavoro. Se ciò non è possibile e i corsi vengono svolti fuori dall’orario lavorativo o in una sede diversa da quella abituale, devono essere retribuiti come normali ore di lavoro.
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