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Come diventare freelance e farsi notare

Scopri le strategie pratiche per iniziare l'attività da freelance. Impara a trovare i primi clienti e come promuoverti.

di Redazione

Novembre 2023

In questo articolo spiegheremo come diventare freelance in Italia. Condivideremo consigli e strategie pratiche. Ci occuperemo anche delle questioni fiscali e burocratiche, spiegandole in modo semplice, ma per comodità ci riferiremo alle sole persone fisiche (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Freelance: cosa fa, partita IVA, costi e tasse

Chi è il freelance

Con la parola freelance indichiamo un professionista indipendente che offre servizi a più committenti.

Questo lavoratore è libero di scegliere le modalità, gli orari e il luogo in cui svolgere la propria attività come meglio crede. L’unica incombenza? Realizzare il prodotto o servizio concordato con il cliente.

I liberi professionisti possono avere background differenti, così come diversi sono i clienti che usufruiscono dei loro servizi.

Di solito, questa figura professionale è attiva in settori le cui prestazioni sono facilmente misurabili e si esauriscono nella realizzazione di un’attività specifica o un progetto.

Ecco degli esempi di freelance:

Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.

Come diventare freelance in Italia

Per iniziare la propria attività da professionista in Italia è necessario mettersi in regola con il fisco, aprendo una partita IVA. Per farlo bisogna compilare i moduli messi a disposizione dall’agenzia delle entrate.

Il passo successivo è l’iscrizione all’INPS per il pagamento dei contributi pensionistici (se non hai un’altra cassa previdenziale di riferimento). Questo passaggio è obbligatorio e permette ai liberi professionisti di iniziare a maturare i requisiti per la pensione. Il fondo INPS che si occupa queste figure professionali si chiama “gestione separata“.

In questa fase ci si può fare assistere da un commercialista per non commettere errori e per farsi consigliare possibili agevolazioni. Esistono anche servizi online per l’apertura di partita Iva e la gestione della contabilità.

Per dei liberi professionisti, all’inizio dell’attività, questa situazione è perseguibile e può far risparmiare dei soldi.

Quanto costa aprire e gestire una Partita iva da freelance

L’apertura di una partita IVA online o presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate è gratuita.

La pratica, come dicevamo, può essere affidata anche a:

Lo stesso discorso vale per chiusura della Partita Iva: puoi, insomma, farlo da solo e gratuitamente oppure affidarti a dei professionisti.

Commercialisti e Caf hanno costi variabili per l’erogazione dei loro servizi.

Possiamo dire che, in media, l’apertura di una partita IVA come freelance e la gestione della contabilità per il primo anno, posso andare dai 500 agli 800 euro.

Prendi queste cifre con le pinze, poiché anche i commercialisti sono liberi professionisti. E ogni professionista fa il suo prezzo.

Il suggerimento è quello di valutare più soluzioni, basandoti anche sulle recensioni dei clienti (online o offline) e sulle tue esigenze.

Come aprire una Partita Iva da solo

Per aprire la Partita Iva dovrai individuare:

Bisognerà quindi compilare il modello AA9/12 per le persone fisiche. Il documento compilato può essere consegnato:

Quali tasse paghe un freelance in Italia

Con il regime forfettario, accessibile fino a €85.000 di fatturato annuo, pagherai una sola imposta sostitutiva del 15%, ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività.

L’imposta va calcolata sul reddito imponibile, ossia quello sul quale devi versare una percentuale allo Stato.

Per ricavare questa cifra dovrai avere a disposizione:

Freelance: primi passi e come farsi notare

Quale settore scegliere?

Prima di iniziare la tua attività di freelance è importante definire gli obiettivi e la nicchia di mercato al quale ti rivolgerai.

Questi passi sono fondamentali per identificare i clienti e stabilire i prezzi dei tuoi servizi.

Come puoi immaginare, ogni settore ha i suoi pro e i suoi contro. Il genere, più il settore è specialistico e più le competenze all’entrata sono complesse. Insomma, ci vorrà più tempo per “farsi un nome” e “farsi valere”.

Minori sono i candidati e più possibilità ci sono di strappare prezzi migliori. Ovviamente, dipende anche dalla necessità che il tuo servizio andrà a risolvere.

Un esempio pratico: se sei un copywriter, che grazie ai suoi contenuti agevolerà la vendita dei prodotti finanziari per una banca, potresti aspirare a una parcella significativa.

Viceversa, essere presente in un settore molto competitivo, richiederà altre considerazioni.

Farai leva sul prezzo, abbassandolo, per trovare i primi clienti? Oppure, hai qualche abilità particolare che può permetterti di emergere in un modo unico?

Prendersi del tempo per progettare l’inizio della propria carriera è un passo imprescindibile.

Non dovrai farti paralizzare da tutti gli scenari che ti verranno in mente, ma avere un quadro generale, ti tornerà molto utile.

Ecco delle domande guida:

Come organizzare la giornata da freelance

La gestione del tempo è uno degli aspetti fondamentali per l’attività di un freelance.

Soprattutto nei primi tempi, infatti, dovrai imparare a “vestire più cappelli” nella tua attività. Dopotutto, sei tu l’azienda, il marketing e il prodotto. Ecco qualche compito che potresti dover affrontare, a volte contemporaneamente:

Parallelamente, ci sarà il resto della tua vita da organizzare e incastrare con il lavoro. Anche in questo caso pianificare è un passo imprescindibile.

Ecco delle domande guida che ti aiuteranno a buttare giù degli appunti importanti:

Una domanda che ci fanno spesso è relativa alla competenze e alle relazioni professionali. Come è possibile costruirle partendo da zero?

I dubbi legati al tempo e ai costi possono smorzare anche le persone più entusiaste.

I prossimi due paragrafi risponderanno proprio a queste domande. Capiremo come acquisire delle conoscenze utili per il tuo lavoro e come sviluppare una rete professionale.

Siti e app per sviluppare competenze gratis o spendendo poco

Ecco alcuni dei siti più famosi che puoi utilizzare per sviluppare le tue conoscenze e competenze:

  1. Udemy: i corsi includono materie come business, tecnologia, marketing e design.
  2. Coursera: percorsi formativi realizzati in partnership con le migliori università e istituzioni per offrire approfondimenti e formazione di qualità in settori quali le science, l’informatica, la psicologia, le lingue straniere e molto altro.
  3. edX: ci sono corsi di livello universitario, realizzati con enti come MIT e Harvard.
  4. Lynda: questo portale dedica molto spazio alla tecnologia e alle professioni legate al digitale. Ci sono corsi su IT, graphic design, business e molto altro.
  5. Khan Academy: offre diversi percorsi gratuiti in materie come matematica, scienze, storia e molte altre materie.

Molti di questi corsi sono gratuiti e richiedono un pagamento solo per ottenere la certificazione.

Quando hai possibilità, il consiglio è quello di affrontare la spesa. Avere Harvard o il Mit nel tuo cv su LinkedIn o nel tuo sito professionale, può farti acquisire una grande autorevolezza percepita.

Può sembrare un’ovvietà, ma ripeterla non guasta: studia per acquisire competenze pratiche, certo, ma anche per il piacere di evolvere come essere umano.

Il rischio, se ti formi solo per necessità, è quello di vivere il percorso come una tortura.

Come costruire relazioni professionali per trovare lavoro

Fare networking è un’attività che richiede buon senso. Vuoi costruire delle relazioni che mettano il turbo al tuo percorso professionale e ci sta, ma sfatiamo subito un mito: nessun contatto, da solo, ti permetterà di avere successo.

Costruire tante relazioni superficiali equivale a edificare un castello su fondamenta di sabbia. Presto o tardi verrà giù tutto.

Ecco alcuni consigli che possono tornarti utili:

Nel prossimo paragrafo affronteremo altri due temi fondamentali per iniziare la tua carriera da freelance:

Come farsi notare

Il prodotto minimo funzionante è un prototipo che, al minor prezzo e con il miglior investimento di tempo, permette di testare la tua idea di business e attrarre la prima utenza.

I primi fan sono fondamentali. Perché?

Che c’entra tutto questo con il tuo obiettivo di diventare freelance? Beh, c’entra eccome.

Se vuoi lavorare come copywriter, il modo migliore per iniziare è partire con un blog o un account social.

Inizia a scrivere i tuoi contenuti e a condividere la tua conoscenza. Valuta quanto interesse raccolgono i tuoi post. Ascolta i commenti dei primi utenti. Perfeziona il prodotto.

Questo primo progetto diventerà la tua vetrina per farti notare e, intanto, permetterà di affinare i tuoi strumenti per quando arriveranno i primi clienti.

Come migliorare la propria presenza online

La presenza online è la tua rappresentazione attraverso una o più piattaforme multimediali.

Facciamola più semplice: che idea si farebbe di te un cliente guardando il tuo profilo LinkedIn, Facebook e Instagram?

Ci sono delle foto che farebbero meglio a sparire? C’è qualche messaggio dissonante che emerge da quelle pagine social?

Il principio fondamentale è quello della coerenza. Stila gli aspetti della tua professione che vuoi comunicare e assicurati di esternarli nel modo giusto.

Nel prossimo paragrafo condivideremo qualche consiglio utile.

LinkedIn per farti notare dalle aziende

Ecco delle linee guida da seguire per migliorare il tuo profilo LinkedIn:

Come migliorare il profilo Facebook e Instagram per trovare lavoro

Ecco dei consigli generali che puoi applicare per rendere più coerente e professionale i tuoi profili su Facebook e Instagram:

Puoi immaginare di avere due account (uno privato e uno pubblico) su Facebook e Instagram. Così potrai mantenere entrambe queste identità: quella più professionale e quella che esula dal lavoro.

Siti per freelance in Italia utili a trovare lavoro

Ecco alcuni dei siti più utilizzati dai freelance per presentare i propri servizi e mettersi in contatto con i futuri clienti:

Molti di questi siti sono in lingua inglese e vengono usati in particolar modo da liberi professionisti che lavorano nel digitale e possono svolgere la loro professione in smart-working.

In ogni caso questi portali rappresentano anche un’utile miniera di informazioni per raccogliere spunti, dati e idee su come migliore di presentare il tuo lavoro, acquisendo conoscenze su aspetti come i prezzi medi richiesti dai tuoi competitor.

Come diventare freelance: professionista che ce l'ha fatta.
Freelance esulta al computer perché felice del proprio lavoro.

Conclusioni

In questo approfondimento abbiamo spiegato come diventare freelance in Italia, affrontando la questione da diversi punti di vista. Adesso è il momento di tirare le fila.

Ricorda di:

Ricorda di avere un approccio flessibile e di rivedere ciclicamente il tuo percorso. Buona fortuna per la tua nuova carriera da freelance!

Faq su come lavorare da freelance

Posso fare il freelance come secondo lavoro se sono un dipendente pubblico?

Di norma, i dipendenti pubblici non possono iniziare un altro lavoro a causa di un rapporto di esclusività con l’ente pubblico. Ma ci sono delle eccezioni. Ad esempio, medici e insegnanti possono diventare freelance, purché non ci sia un conflitto di interessi e l’attività sia temporanea o occasionale e svolta fuori dall’orario di servizio.

Come organizzare freelance come secondo lavoro?

Avere un secondo lavoro significa dover gestire attentamente il tuo tempo. Il tuo lavoro principale deve avere la priorità. Quindi dovrai scegliere attività freelance che si adattino alle tue competenze e che tu possa svolgere rapidamente e in orari convenienti. Ad esempio, potresti fare il copywriter, gestire un blog, lavorare sulla manutenzione dei siti web, programmare o lavorare sulla grafica e il design.

Quali sono i rischi per chi lavora come freelance?

Essere un freelance, come dicevamo, può essere molto gratificante: ti permette di diventare padrone del tuo destino. Ma ci sono però dei rischi da non sottovalutare:

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