Se ti stai chiedendo come diventare insegnante di sostegno e vuoi sapere quali sono i passaggi chiave e le competenze necessarie, sei nel posto giusto. Ecco tutto ciò che devi sapere per intraprendere questa delicata e importante professione nella scuola italiana. (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Cosa fa l’insegnante di sostegno?
L’insegnante di sostegno riveste, dunque, un ruolo fondamentale all’interno del sistema scolastico italiano. Viene assegnato alle classi con presenza di bambini con disabilità, ma il suo lavoro si estende a tutta la classe. L’obiettivo principale è promuovere l’integrazione a scuola e una didattica che coinvolga tutti.
Le funzioni dell’insegnante di sostegno
Il ruolo principale dell’insegnante di sostegno è quello di lavorare con gli altri docenti per sviluppare una didattica inclusiva. Questo professionista agisce come un mediatore pedagogico.
Ogni anno, insieme al Gruppo operativo di lavoro per l’inclusione (GLO), l’insegnante di sostegno contribuisce alla stesura del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Questo documento definisce gli obiettivi didattici per l’inclusione dell’alunno disabile.
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Come diventare insegnante di sostegno: studi e requisiti
Per diventare insegnante di sostegno, è necessario seguire un corso di specializzazione chiamato TFA – Tirocinio Formativo Attivo. Ma prima di accedere a questo corso, ci sono alcuni requisiti da soddisfare.
Requisiti per la scuola primaria e dell’infanzia
Chi aspira a diventare insegnante di sostegno nella scuola primaria deve avere:
- Abilitazione all’insegnamento ottenuta tramite laurea in scienze della formazione primaria o titolo equivalente riconosciuto in Italia;
- o diploma magistrale con valore di abilitazione conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002.
Requisiti per la scuola secondaria
Per diventare insegnante di sostegno nella scuola secondaria:
- Avere un’abilitazione specifica sulla classe di concorso o titolo equivalente riconosciuto in Italia;
- Oppure possedere una laurea magistrale o a ciclo unico più 24 CFU/CFA o abilitazione per altra classe di concorso/grado di istruzione.
Requisiti per gli ITP
Per gli ITP, fino al 2024/25, serve un diploma che permetta l’accesso alla classe di concorso.
Il percorso del TFA: prove, corso e esame finale
Il TFA sostegno è a numero chiuso. La selezione si divide in 3 fasi:
- Una prova preliminare di 60 quesiti multipli su competenze professionali e linguistiche;
- Una o più prove scritte o pratiche;
- Una prova orale riguardante le materie delle prove scritte e domande motivazionali.
Dopo la selezione, gli aspiranti frequentano un corso di specializzazione per acquisire 60 CFU in almeno 8 mesi. La frequenza a tirocinio e laboratori è obbligatoria.
Fino al 31 dicembre 2024, chi ha tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno può accedere direttamente ai percorsi di specializzazione senza prove.
TFA Sostegno 2023: il Decreto
Il TFA Sostegno è l’acronimo di Tirocinio Formativo Attivo, un percorso di formazione essenziale per chi vuole diventare insegnante di sostegno. Ma quali sono le novità per il 2023?
Le novità dal MUR
Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha dato vita al decreto n. 694 del 30 maggio 2023. Questo provvedimento ministeriale ha due compiti chiave:
- Ripartire i posti tra le varie università;
- Stabilire il calendario delle selezioni.
Dopo questo decreto, ogni università ha il via libera per pubblicare i bandi per l’ottavo ciclo del TFA sostegno. L’obiettivo di questi corsi? Formare gli insegnanti per aiutare gli alunni con disabilità, sia nella scuola dell’infanzia, sia nella primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado.
Le prove preselettive si sono svolte dal 4 al 7 luglio 2023.
I posti disponibili
Una rettifica importante riguarda i posti disponibili. Non sono 29.061 come inizialmente previsto, ma 28.986. Ecco la ripartizione:
- Scuola d’infanzia: 2.257 posti;
- Scuola primaria: 4.868 posti;
- Scuola secondaria di I grado: 8.691 posti;
- Scuola secondaria di II grado: 13.135 posti.
Informazioni chiave
- Riferimento normativo: Tabella A allegata al decreto TFA Sostegno.
- Rettifica: Avviso MIM del 6 giugno 2023.
- Totali: 90.000 posti autorizzati nel triennio 2021/2024 per la formazione dei docenti specializzati sul sostegno didattico (nota n. 39588 del 17 dicembre 2021 del Ministero dell’Istruzione e del Merito).
- Ripartizione: 64.126 posti disponibili tra il TFA VIII ciclo (2023) e il TFA XIX ciclo (2024).
Suddivisione dei posti per Regioni
- Abruzzo – 882 posti
- Basilicata – 400 posti
- Calabria – 2.434 posti
- Campania – 3.540 posti
- Emilia Romagna – 830 posti
- Friuli Venezia Giulia – 350 posti
- Lazio – 6.326 posti
- Liguria – 330 posti
- Lombardia – 1.170 posti
- Marche – 610 posti
- Molise – 500 posti
- Piemonte – 500 posti
- Puglia – 2.750 posti
- Sardegna – 450 posti
- Sicilia – 5.000 posti
- Toscana – 1.075 posti
- Trentino – 100 posti
- Umbria – 250 posti
- Veneto – 895 posti
Ulteriori Informazioni:
- È disponibile anche un elenco dei posti suddivisi per ogni Ateneo.
Il corso TFA e l’elenco delle università
Il TFA è un corso che forma insegnanti di sostegno per scuole di ogni grado. Questa formazione permette di partecipare a concorsi docenti e di coprire posti dove c’è carenza di insegnanti specializzati. I corsi, offerti da molte università italiane, sono aperti a laureati e diplomati e l’ingresso è basato su concorsi ed esami.
Bando TFA Sostegno 2023 VIII ciclo
- Il TFA specializza per l’insegnamento di sostegno.
- Permette la partecipazione ai concorsi per posti di sostegno e supplenze.
- I corsi sono per laureati e diplomati, organizzati dalle Università italiane.
- L’accesso è tramite concorso per titoli ed esami.
Bandi TFA Sostegno 2023 per Università
- ABRUZZO
- Università dell’Aquila
- Università di Chieti-Pescara
- Università di Teramo
- BASILICATA
- Università della Basilicata
- CALABRIA
- Università della Calabria
- Università Mediterranea di Reggio Calabria
- Università Magna Graecia di Catanzaro
- CAMPANIA
- Università Suor Orsola Benincasa di Napoli
- Università di Salerno
- EMILIA ROMAGNA
- Università di Bologna
- Università di Ferrara
- Università di Modena
- Università di Parma
- FRIULI VENEZIA GIULIA
- Università di Udine
- Università di Trieste
- LAZIO
- Università UNINT di Roma
- Università LUMSA di Roma
- Università Roma Tre
- Università Europea di Roma
- Università di Roma Tor Vergata
- Università della Tuscia di Viterbo
- Università di Cassino
- UniCamillus di Roma
- Università di Roma Foro Italico
- Università degli studi Link
- LIGURIA
- Università di Genova
- LOMBARDIA
- Università di Milano Bicocca
- Università Cattolica di Milano
- Università degli Studi di Milano
- Università di Bergamo
- MARCHE
- Università di Macerata
- Università di Urbino
- MOLISE
- Università degli Studi del Molise
- PIEMONTE
- Università di Torino
- PUGLIA
- Università degli Studi di Bari
- Università di Foggia
- Università del Salento
- SARDEGNA
- Università di Cagliari
- Università di Sassari
- SICILIA
- Università di Catania
- Università degli studi di Enna
- Università degli Studi di Messina
- Università degli Studi di Palermo
- TOSCANA
- Università degli Studi di Firenze
- Università di Pisa
- Università di Siena
- TRENTINO
- Università di Trento
- UMBRIA
- Università di Perugia
- VENETO
- Università di Verona
- Università degli Studi di Padova

FAQ (domande e risposte)
Che titolo di studio bisogna avere per fare l’insegnante di sostegno?
Dipende dal grado di istruzione in cui si aspira ad insegnare. Per la scuola primaria, ad esempio, serve un’abilitazione conseguita con la laurea in scienze della formazione primaria.
Quanto costa il TFA sostegno 2023?
Il costo del TFA sostegno può variare in base all’ateneo. È consigliabile consultare direttamente l’università scelta.
Chi è esonerato dalla preselettiva TFA sostegno?
Fino al 31 dicembre 2024, chi ha svolto tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno può accedere direttamente ai percorsi di specializzazione senza prove.
Cosa studiare per il TFA 2023?
Il TFA prevede una prova preliminare basata su competenze professionali e linguistiche, seguita da prove scritte e una prova orale sulle stesse materie.
Come si fa a diventare insegnante di sostegno senza abilitazione?
Per diventare insegnante di sostegno senza abilitazione, è essenziale avere specifici requisiti e superare le prove di selezione del TFA sostegno.
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