privacy
Home / Lavoro / Freelance, come gestirsi senza impazzire
×
Lavoro e Pensioni
×
icona-ricerca

Freelance, come gestirsi senza impazzire

Strategie, consigli ed esempi per gestire la giornata da freelance e bilanciare lavoro e vita privata. Scopri come fare.

di Redazione

Novembre 2023

Se sei un freelancer, hai sicuramente goduto della libertà che questo lavoro ti offre. Tuttavia, la flessibilità può diventare una trappola se non si gestisce bene il proprio tempo. In questo articolo, vedrai come pianificare e gestire al meglio la tua giornata da libero professionista, evitando la procrastinazione e lavorando con maggiore efficacia (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Cos’è un freelance e cosa fa

Un freelance è un professionista che svolge il suo lavoro in modo autonomo, senza dipendere da un datore di lavoro fisso.

Questa figura professionale organizza la sua attività nel modo che preferisce e, a seconda dei casi, può lavorare con o senza Partita Iva.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.

Vantaggi dello smart-working

Oggi, ci sono tante opportunità per trovare i propri clienti lontano dalla città di residenza, perfino in altri Stati. Certo, se si sceglie la strada dell’internazionalizzazione, bisogna apprendere molto bene l’inglese.

La competenza linguistica, infatti, ti aprirà molte più porte. Lavorare a distanza ti consentirà di sfruttare diversi vantaggi dello smart-working:

Esempi di attività professionali da freelance

Come puoi notare, ci sono attività da freelance legate al digitale e al mondo analogico. L’online garantisce di poter svolgere la propria attività con maggiore flessibilità. Ma, se si svolge un lavoro più tradizionale, non bisogna farsi scoraggiare.

Sempre più spesso, infatti, assistiamo a un’ibridazione di queste due modalità lavorative. Pensa, per esempio, ai docenti che svolgono i propri corsi online, confrontandosi con studenti che abitano dall’altra parte del mondo.

Forse questa prospettiva ti piace. Prima di parlarne e vedere come trovare i primi clienti, però affrontiamo un tema delicato: quali rischi affronta un libero professionista.

Non è per spaventarti, ma è giusto che tu sappia a cosa vai incontro. Capiremo anche perché organizzare la propria giornata al meglio, riveste un ruolo fondamentale per il tuo processo professionale.

Rischi per chi lavora da freelance

Essere un freelance, come dicevamo, può essere molto gratificante: ti permette di diventare padrone del tuo destino.

Ci sono però dei rischi da non sottovalutare:

Nel prossimo paragrafo vedremo dei consigli e delle strategie che ti aiuteranno a ridurre l’effetto di queste sfide.

Consigli per gestire la giornata da freelance in modo efficace

Per gestire al meglio la tua giornata da freelance, devi pianificare attentamente il tuo lavoro. Ecco alcuni consigli utili:

Primi passi per l’organizzazione del tempo dedicato al lavoro

Ricordati che, soprattutto nei primi tempi, la tua giornata da freelance potrebbe obbligarti a svolgere due o più di queste attività contemporaneamente:

Domande guida

Dovrai anche incastrare la tua vita personale. Puoi utilizzare queste domande per orientarti:

Pianificare gli orari di lavoro

Prima di iniziare a lavorare, è importante stabilire quanti ore vuoi dedicare al lavoro e come vuoi distribuirle durante la giornata.

Ti anticipo che non sempre riuscirai a rispettare questi limiti. Soprattutto all’inizio, fra entusiasmo e necessità di finire uno o più progetti, vedrai dilatarsi il tempo dedicato al lavoro.

Bene, allora a cosa serve questa progettazione? Per iniziare a fissare un recinto operativo, flessibile ma pur sempre con dei limiti, che ti ricorderà anche delle altre aeree della tua vita.

Probabilmente, nei tuoi primi passi sarai da solo, e quindi prendersi cura di te stesso è il meglio che puoi fare. Per riuscirci avrai bisogno di tempo.

Pianificare gli orari ti aiuterà a entrare nel mood giusto e a evitare la procrastinazione.

Come pianificare il giorno successivo

Prima di concludere il lavoro, dedica dai 5 ai 15 minuti per pianificare il giorno successivo.

Non devi vivere questa incombenza come un’ulteriore compito da svolgere, dopo una giornata infernale.

Anzi, considerala come la tua assicurazione contro il troppo lavoro ed errori di programmazione che potrebbero rovinarti il giorno che verrà.

Avere un canovaccio di cosa farai domani, non significa castrare la tua flessibilità. Tutt’altro. Avrai, infatti, le cose importanti bene in mente. Se, poi, deciderai di fare altro, lo fari in modo consapevole (almeno, spero).

Impara ad avere una visione d’insieme di tutto ciò che devi fare e poi allena l’istinto per addestrare la tua flessibilità.

Freelance in giacca e cravatta trascina un enorme orologio, con una città sullo sfondo.
Freelance in giacca e cravatta trascina un enorme orologio, con una città sullo sfondo.

Come scegliere l’agenda e gli strumenti digitali utili

Puoi utilizzare un’agenda cartacea o digitale per la pianificazione del lavoro. Ti dico la mia: amo la carta, ma in genere preferisco gli strumenti online per fissare appuntamenti, prendere appunti e coordinare impegni.

Questo perché gli strumenti digitali, se organizzati nel modo giusto, permettono di reperire quello che ti serve in pochissimo tempo e anche dopo che sono passati mesi o, perfino, anni.

Certo, è importante lavorare sull’architettura di tag e filtri per sfruttare al meglio questo potenziale, ma ne vale la pena.

L’agenda digitale o il taccuino, invece, li tengo per le attività più creative: navigare con i miei pensieri in idee per il lavoro o per la vita privata.

In ogni caso, non sei obbligato a fare come me. Scegli lo strumento che preferisci, ma fallo tenendo in mente questi aspetti:

Come gestire priorità e obiettivi professionali

Per non restare paralizzato di fronte ai compiti da svolgere, il segreto è dividere ogni attività in compiti più semplici.

Per farlo scegli delle task che devono essere:

Ecco un esempio di task errata:

Questo compito può essere realistico, ma non è per nulla dettagliato. Quanti più clienti ti servono? Come farai a sapere che hai centrato l’obiettivo?

Ecco un esempio di task corretta:

Assicurati, come dicevamo, che i tuoi obiettivi siano realistici. Se, per esempio, ha la media di un cliente ogni mese e mezzo, la task appena descritta è realistica, forse perfino conservativa.

Se, invece, non hai mai trovato un cliente e non hai idea di come si inizia a farlo, potresti optare per questo compito:

Dai una priorità alle tue task

Ogni compito è diverso dall’altro. Bisogna focalizzarsi non su tutte le task indistintamente ma solo su quelle che portano un risultato effettivo.

Potresti utilizzare un sistema che si chiama matrice di Eisenhower. In sostanza dividerai le attività in:

Questo schema ti aiuterà a capire quali sono le attività che devi svolgere per prime e quali sono quelle che puoi rimandare o addirittura eliminare.

Cosa sai e cosa devi imparare

Stila una lista di competenze e risorse che già possiedi per centrare il tuo obiettivo. Ecco un esempio:

Competenze PosseduteRisorse UtiliContatti Utili
Capacità di sviluppo di un portfolio digitaleSito FeverMarco, amico di Luigi conosciuto in palestra che può aiutarmi a introdurre ad alcune attività che hanno bisogno di un social media manager
Capacità di sviluppare di una campagna di marketing per promuovere il mio lavoro sui socialGruppo Facebook sulle offerte di lavoro nella mia cittàGiovanni, responsabile del business dell’azienda XYZ
Trovare tre nuovi clienti nei prossimi sei mesi

Concentrati anche su quali altre competenze sarebbe utile acquisire per raggiungere il tuo scopo.

Siti e app per sviluppare competenze gratis o spendendo poco

Ecco alcuni dei siti più famosi che puoi utilizzare per sviluppare le tue conoscenze e competenze:

  1. Udemy: corsi su business, tecnologia, marketing e design.
  2. Coursera: percorsi formativi in collaborazione con le migliori università e istituzioni per offrire approfondimenti e formazione di qualità in settori come le science, l’informatica, la psicologia, le lingue straniere e molto altro.
  3. edX: corsi di livello universitario, realizzati con enti come MIT e Harvard.
  4. Lynda: approfondimenti e corsi su tecnologia e professioni legate al digitale. Ci sono anche percorsi relativi a IT, graphic design, business e molto altro.
  5. Khan Academy: percorsi gratuiti in materie quali matematica, scienze, storia e molte altre materie.

Conclusione: consigli per gestire la tua giornata da Freelance

Gestire una giornata da freelance richiede pianificazione e attenzione. Alcuni accorgimenti importanti prevedono di:

Ricordati di svolgere attività che abbiano scadenze definite e che siano realistiche. Inizia con una descrizione accurata del tuo punto di partenza.

L’importante è sperimentare diverse soluzioni per la gestione del tempo, vivere questa sfida come un’occasione per migliorare costantemente e revisionare il sistema quando noti che non è più adatto alle tue esigenze. Buona fortuna!

Faq sul lavoro da freelance

Come aprire una Partita IVA in Italia?

Per aprire una Partita IVA in Italia, la prima cosa da fare è effettuare delle “ricerche preliminari” per definire la tua attività.

Dovrai:

Dopo queste fasi, puoi procedere con la compilazione dei modelli:

Questi moduli vanno consegnati entro 30 giorni dall’inizio dell’attività e possono essere presentati in vari modi: di persona presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, via raccomandata o tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Cosa serve per aprire una Partita IVA?

Per aprire una Partita IVA, ti servirà:

Quali sono i costi per aprire una Partita IVA?

Aprire una Partita IVA di per sé non ha un costo se sei in grado di gestire la burocrazia da solo. Tuttavia, se desideri l’assistenza di un commercialista, i costi possono variare da 100 a 300 euro.

Come scegliere il regime fiscale per la Partita IVA?

In Italia esistono tre tipi di regimi fiscali per le Partite IVA:

  1. Regime Ordinario: Complesso da gestire ma offre più libertà e versatilità.
  2. Regime Semplificato: Meno complesso e con vincoli di fatturato.
  3. Regime Forfettario: Il più semplice con meno adempimenti burocratici e tassazione agevolata.

La scelta dipende da vari fattori come il fatturato, la natura dell’attività, e le spese previste.

Posso fare freelance come secondo lavoro se sono un dipendente pubblico?

Di norma, i dipendenti pubblici non possono iniziare un altro lavoro a causa di un rapporto di esclusività con l’ente pubblico. Ma ci sono delle eccezioni. Ad esempio, medici e insegnanti possono diventare freelance, purché non ci sia un conflitto di interessi e l’attività sia temporanea o occasionale e svolta fuori dall’orario di servizio.

Ecco i 5 articoli sul lavoro preferiti dagli utenti: