Chi non può partecipare ai concorsi pubblici? Quali sono le situazioni che provocano l’esclusione diretta dalle selezioni? (scopri gli ultimi concorsi attivi sempre aggiornati. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Chi non può partecipare ai concorsi pubblici
Per partecipare a un qualsiasi bando pubblico di selezione, bisogna rispettare i requisiti generali e particolari presenti all’interno dell’avviso ufficiale. In caso contrario si rientra in automatico tra chi non può partecipare ai concorsi pubblici.
Le motivazioni più frequenti che causano l’impossibilità di partecipare ai concorsi pubblici sono:
- l’aver perso la cittadinanza italiana o di un Paese europeo;
- il non essere in possesso dei requisiti di istruzione e di formazione specificati nel bando di concorso;
- non essere maggiori di età => prima era vigente il limite dei 40 anni, caduto poi nel 1997;
- non essere in possesso dei requisiti morali e fisici richiesti dalla legge per l’esercizio delle funzioni per le quali si concorre;
- l’aver accettato una missione o un altro incarico da un’autorità straniera senza però essere stati autorizzati dal Ministro competente;
- non aver conseguito l’impiego grazie alla produzione di documenti falsi;
- l’essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione;
- l’essere stati interdetti dai pubblici uffici;
- il non essere iscritti all’interno delle liste degli uffici di collocamento dedicate alle categorie protette (solo per i posti di lavoro riservati a chi ha un’invalidità riconosciuta dall’INPS);
- l’essere stati condannati per delitti non colposi o per delitti contro la Pubblica Amministrazione.
Una parte di queste cause che ostacolano la partecipazione a una selezione pubblica, le puoi trovare all’interno del decreto numero 3 del Presidente della Repubblica, promulgato il 10 gennaio del 1957.
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Chi ha precedenti penali può partecipare ai concorsi pubblici?
Sul tema della partecipazione ai concorsi pubblici con condanne penali a carico, c’è stata un’importante sentenza lo scorso 1° febbraio.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza numero 1132, ha infatti dichiarato che «è illegittima l’esclusione di un candidato da una procedura concorsuale per precedenti condanne penali».
All’atto della presentazione dell’istanza di candidatura, molti bandi pubblici prevedono che bisogna dichiarare le sentenze definitive che hanno compromesso la propria fedina penale e che risultano nel casellario giudiziale.
L’omissione di queste informazioni, può infatti comportare l’esclusione del cittadino dalla selezione pubblica. A stabilirlo è stato il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Roma con la sentenza numero 11739 del 15 novembre 2021.
La sezione III quater dell’organo ha infatti stabilito che «la mancata dichiarazione richiesta dal bando rileva in termini oggettivi e determina la legittimità dell’esclusione dalla procedura concorsuale a prescindere dal dolo o dalla colpa del dichiarante».
Oltre che sui concorsi pubblici, le condanne penali possono pesare anche nell’ottenimento di incentivi come il Reddito di Cittadinanza o il futuro assegno di inclusione.
Le condanne da non dichiarare per partecipare ai concorsi pubblici
All’interno dell’autodichiarazione che, in genere, va prodotta per partecipare a una selezione pubblica, vanno indicati quali sono i reati per i quali si è stati condannati.
L’articolo 28 del decreto numero 313 del Presidente della Repubblica, pubblicato il 14 novembre 2002 afferma però che non vanno dichiarate in un concorso:
- le condanne che hanno ottenuto dal giudice il beneficio della non menzione nel certificato del casellario;
- le condanne per reati punibili con la sola ammenda;
- le condanne per reati estinti a seguito di sospensione condizionale della pena;
- le condanne per il reato di bigamia, quando è intervenuta l’estinzione per via della nullità del precedente matrimonio;
- le condanne in relazione per le quali è stata applicata l’amnistia:
- le condanne per cui è stata dichiarata la riabilitazione;
- il patteggiamento a una pena non superiore ai due anni;
- i decreti penali di condanna;
- le condanne per fatti non più considerati reati dalla legge italiana;
- le sentenze di condanna del Giudice di Pace.
È fondamentale poi che tutte le condanne a proprio carico non siano state conseguite per reati contro la Pubblica Amministrazione come:
- peculato;
- malversazione a danno dello Stato;
- indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato;
- concussione;
- corruzione per l’esercizio della funzione;
- corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio;
- corruzione in atti giudiziari.
I precedenti penali in famiglia per i concorsi pubblici: sono un problema?
Spesso si pensa che avere precedenti penali in famiglia possa essere un problema per la partecipazione a un concorso pubblico. Il nostro ordinamento prevede che la responsabilità penale sia solo di tipo personale.
Questo vuol dire che la presenza di parenti con una fedina penale non pulita non può pregiudicare la partecipazione a un concorso pubblico in Italia.
Situazioni del genere possono influire solo nella fase di valutazione dei requisiti morali del candidato, molto spesso richiesti nei bandi. Tuttavia è molto raro escludere un candidato solo perché i parenti, anche i più prossimi, hanno riportato condanne penali.

Faq sui concorsi pubblici e come partecipare
Chi può partecipare ai concorsi pubblici?
I concorsi pubblici offrono l’opportunità a molte persone di accedere a posizioni lavorative nel settore pubblico. Per il 2023 è prevista l’assunzione, tra enti locali e nazionali, di circa 170mila risorse.
Tuttavia, non tutti possono partecipare. È importante conoscere i requisiti necessari per poter candidarsi con successo a un concorso pubblico e svolgere le prove d’esame previste per la redazione delle graduatorie finali.
Quali sono i requisiti per partecipare ai concorsi pubblici?
I requisiti per partecipare ai concorsi pubblici possono variare a seconda delle posizioni e delle amministrazioni coinvolte. Tuttavia, ci sono alcuni requisiti comuni che spesso vengono richiesti. Di seguito sono elencati alcuni esempi:
- cittadinanza => è richiesta la cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea;
- età => i candidati devono avere un’età compresa tra i 18 ei 65 anni. Tuttavia, esistono alcune eccezioni a questa regola;
- titoli di studio => i concorsi pubblici richiedono spesso un livello di istruzione specifica. A seconda del tipo di posizione, potrebbe essere richiesto la licenza media, il diploma di scuola superiore, la laurea triennale o magistrale, o addirittura titoli di studio specializzati;
- requisiti fisici e psicologici => alcuni concorsi pubblici possono richiedere specifici requisiti fisici o psicologici per svolgere compiti determinati.
Questi sono solo alcuni esempi di requisiti comuni, ma è sempre consigliabile consultare il bando di concorso specifico per conoscere tutti i requisiti richiesti per la posizione desiderata.
Come candidarsi ai concorsi pubblici?
Per candidarsi a un concorso pubblico, è necessario seguire alcune procedure specifiche. Di seguito sono elencati i passaggi generali da seguire:
- verifica dei requisiti;
- compilazione della domanda => la maggior parte dei concorsi richiede la compilazione di una specifica domanda di partecipazione. È importante fornire tutte le informazioni richieste in modo accurato e completo. Assicurati di leggere attentamente le istruzioni e di allegare eventuali documenti e certificati richiesti;
- invio della candidatura => una volta completata la domanda, inviala secondo le modalità indicate nel bando di concorso. Potrebbe essere richiesto l’invio online tramite un portale dedicato o l’invio postale tramite raccomandata. Per i bandi che prevedono procedure telematiche, è spesso necessario l’uso di un’identità digitale come lo Spid, la Cie o la Cns;
- preparazione per le prove => se la tua candidatura viene accettata, dovrai prepararti per le prove selettive. I concorsi pubblici possono prevedere diverse fasi di selezione, come prove scritte, prove pratiche o colloqui.
Ricorda che ogni concorso pubblico può avere procedure e requisiti specifici, quindi è sempre importante consultare attentamente il bando di concorso e seguire le istruzioni fornite dalle amministrazioni coinvolte.
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