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Concorsi pubblici, il 15% ai volontari

Concorsi pubblici, il 15% dei posti sarà riservato ai volontari che hanno svolto il servizio civile. L’importante novità è contenuta nel decreto legge sulla Pubblica amministrazione. Per il governo è un beneficio ai ragazzi e alle ragazze «che hanno servito pacificamente la Patria e il bene comune». Vediamo come funziona la norma, per chi e per quali concorsi viene applicata.

di Redazione

Agosto 2023

Il decreto sulla Pubblica amministrazione approvato nei giorni scorsi ha disposto la riserva del 15% dei posti ai candidati che hanno operato come volontari nel Servizio Civile. (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Concorsi pubblici e servizio civile

Il decreto che prevede una riserva del 15% dei posti per i candidati che hanno operato come volontari nel Servizio Civile è stato inserito nell’articolo 1, comma 9 bis. La riserva obbliga le pubbliche amministrazioni, le aziende speciale e le istituzioni strumentale all’attività degli enti locali, di prevedere l’assunzione di un determinato numero di giovani che hanno preso parte al Servizio Civile.

Così si legge nella norma: «A favore degli operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale senza demerito è riservata una quota pari al 15 per cento dei posti nei concorsi per l’assunzione di personale non dirigenziale indetti dalle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dalle aziende speciali e dagli enti di cui al testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, fermi restando i diritti dei soggetti aventi titolo all’assunzione ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68, e tenuto conto dei limiti previsti dall’articolo 5, primo comma, del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e dall’articolo 52, comma 1-bis, del citato decreto legislativo n. 165 del 2001».

«Se la riserva – continua la normativa – di cui al primo periodo non può operare integralmente o parzialmente, perché dà luogo a frazioni di posto, tali frazioni si cumulano con le riserve relative ai successivi concorsi per l’assunzione di personale non dirigenziale banditi dalla medesima amministrazione, azienda o ente oppure sono utilizzate nei casi in cui si procede a ulteriori assunzioni attingendo alla graduatoria degli idonei».

Volontari, oltre 77mila posti disponibili

In questo 2023, si segnalano oltre 77.000 posti disponibili per i volontari. Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, vede in questa novità un riconoscimento al valore di chi ha prestato servizio e lo ha concluso senza demerito.

Chi ha la precedenza nei concorsi?

Il ministro ha sottolineato l’importanza di valorizzare coloro che hanno prestato servizio civile. Per l’esponente del governo, si tratta non solo di un tributo alla loro dedizione ed esperienza, ma anche di «un primo segnale, un riconoscimento concreto e tangibile a beneficio di ragazze e ragazzi che servono pacificamente la Patria e il bene comune, con motivazioni che vanno ben oltre il corrispettivo economico che assicuriamo nell’arco dell’anno di servizio».

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Ha inoltre evidenziato, come accennato, che «quest’anno stiamo parlando di oltre 77.000 posti disponibili, il numero più alto nella storia del Scu».

Per quali concorsi

Per chi ha terminato il Servizio Civile, è obbligatorio dunque che venga garantita una riserva nei concorsi destinati all’assunzione di personale non dirigenziale. Questi concorsi sono banditi dalle Pubbliche Amministrazioni (PA) indicate nell’articolo 1, comma 2, del Decreto Legislativo 165 del 2001.

In pratica, ciò si traduce nella previsione della riserva per queste amministrazioni:

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Si sottolinea, inoltre, che questa riserva dovrebbe estendersi anche ai concorsi organizzati dalle aziende speciali e dalle istituzioni che sono strumentali alle attività degli enti locali, come indicato nel Decreto Legislativo 267 del 2000.

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Come funziona

A partire dal 22 giugno 2023, chi ha effettuato il Servizio Civile beneficerà di una riserva nei concorsi pubblici, che copre il 15% dei posti messi a disposizione. Questa disposizione riguarda le amministrazioni statali menzionate e si affianca ad altre riserve già stabilite per i concorsi. Più precisamente:

Relativamente alle frazioni di posti, il Decreto PA, una volta convertito in Legge, ha stabilito ulteriori dettagli.

Se la riserva del 15% non può essere applicata completamente o in parte a causa di frazioni di posto, queste ultime vengono accumulate con la riserva destinata ai concorsi successivi per l’assunzione di personale non dirigenziale indetti dalla stessa amministrazione, azienda o istituzione.

Se non si segue questa procedura, la riserva dovrebbe essere impiegata in situazioni in cui sono effettuate ulteriori assunzioni, utilizzando la graduatoria degli idonei.

Opportunità del servizio civile digitale

Un’ulteriore opportunità è offerta dal servizio civile digitale. Per i giovani tra 18 e 28 anni, sono disponibili 4.629 posti per diventare facilitatori digitali.

Chi ne beneficia e chi è escluso

Il Decreto PA, ora convertito in legge, stabilisce che chi ha concluso il Servizio Civile ha diritto a dei posti riservati. Questa riserva riguarda chi ha concluso il servizio senza demerito. Non si applica a chi è ancora in servizio o a chi è stato congedato con demerito.

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L’obiettivo della riserva

Il Decreto PA, una volta convertito in Legge, punta a valorizzare il Servizio Civile universale in Italia attraverso un incentivo specifico. A riguardo, Enrico Maria Borrelli, Presidente del Forum Nazionale del Servizio Civile, ha dichiarato:

«L’introduzione di una riserva del 15% nei concorsi pubblici per i volontari che hanno completato il Servizio Civile è un passo fondamentale per promuovere e valorizzare il servizio civile nel nostro paese. Apprezziamo l’impegno del Ministro Andrea Abodi».

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«Questa disposizione – ha concluso Borrelli – rafforza il ruolo del servizio civile nella nostra cultura e società. Va inoltre nella direzione che abbiamo sempre desiderato, ossia rendere il Servizio Civile un pilastro nella politica italiana. Questa normativa potrebbe anche incentivare ulteriori adesioni, riconoscendo l’importante contributo dei volontari. Auspichiamo un’attuazione immediata da parte di tutta la pubblica amministrazione».

Concorsi pubblici, il 15% dei posti ai volontari
Nella foto un volontario della Protezione civile.

FAQ (domande e risposte)

Come funziona la riserva di posti nei concorsi pubblici?

La riserva è pari al 15% dei posti disponibili nei concorsi pubblici per coloro che hanno svolto il Servizio Civile. Questa riserva è obbligatoria a partire dal 22 giugno 2023.

Chi ha diritto alla riserva di posti nei concorsi pubblici?

I volontari che hanno concluso il Servizio Civile Universale senza demerito hanno diritto alla riserva.

Come si partecipa al servizio civile digitale?

Per partecipare, i giovani tra 18 e 28 anni possono seguire il bando per il Servizio civile digitale e aspirare a uno dei 4.629 posti disponibili.

Quanti volontari possono trarre vantaggio nel 2023?

Quest’anno, oltre 77.000 posti sono disponibili per i volontari del Servizio Civile.

In quale caso il volontario non ha diritto alla riserva di posti?

Non hanno diritto alla riserva i volontari che stanno ancora svolgendo il Servizio Civile Universale o coloro che sono stati “congedati” con demerito.

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