Al via i concorsi scuola per l’istruzione scuola secondaria nell’ambito del reclutamento targato Pnrr. In questo post ci occuperemo anche di come saranno strutturate le prove, più semplificate rispetto al passato. (scopri gli ultimi concorsi attivi sempre aggiornati. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
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Concorsi scuola, in arrivo i primi bandi
Sono in fase di definizione i primi bandi per le nuove assunzioni dei docenti per medie e superiori con regole semplificate per la selezione. Questo segna un punto di svolta significativo nella procedura di selezione e apre nuove opportunità per aspiranti insegnanti in tutta Italia.
Che cosa significa ‘semplificato’?
Il termine “semplice” si riferisce a un processo che è stato reso più efficiente e facile da navigare per i candidati. Con l’obiettivo di reclutare 70.000 insegnanti entro il 2026, i bandi dovrebbero interessare circa 35.000 posti.
Il processo di selezione, che dovrebbe essere bandito a settembre, è strutturato in due distinte procedure concorsuali per posti comuni e di sostegno. Queste procedure saranno in vigore fino al 31 dicembre 2024 per la cosiddetta “fase transitoria”.
Successivamente, a partire dal gennaio 2025, saranno introdotti i concorsi “a regime”.
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Chi può partecipare ai concorsi scuola 2023?
Le prove di selezione della fase transitoria vedono la partecipazione di diverse categorie di aspiranti professori. Questo include:
- Gli abilitati per la classe di concorso per cui si partecipa.
- I diplomati alla classe di concorso per cui si partecipa per gli Insegnanti Tecno Pratici (Itp).
- Coloro che hanno maturato 3 anni di servizio negli ultimi cinque, svolti nella scuola statale, di cui uno specifico per la classe di concorso per cui si partecipa.
Per la fase “a regime” al 2025 si aggiungono i candidati iscritti ai nuovi percorsi abilitanti e che hanno già acquisito almeno 30 CFU/CFA. I candidati iscritti al percorso universitario e accademico che non hanno ancora acquisito i 30 CFU/CFA possono partecipare con riserva.
Aiuto per i precari
Uno degli aspetti positivi di questo nuovo processo è l’attenzione che si sta dando ai precari. È prevista una riserva di posti pari al 30% per chi ha svolto almeno 3 anni di servizio nella scuola statale (anche non consecutivi) negli ultimi 10 (di cui almeno uno svolto sulla classe di concorso richiesta). Questo rappresenta un notevole passo avanti per coloro che hanno lottato per ottenere un posto stabile nel settore dell’educazione.
Fase transitoria e fase ordinaria: come si svolgono?
Per entrambe le procedure della fase transitoria da svolgersi entro il 2024, è prevista una prova scritta computer-based. Questo quiz consiste in 50 domande a risposta multipla che vertono su argomenti pedagogici e didattica.
Le conoscenze verticali rispetto alla materia di insegnamento saranno invece accertate in fase di colloquio, un test orale dalla durata massima di 45 minuti con lezione simulata e accertamento della capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2.
Per la fase ordinaria, a partire dai concorsi banditi da gennaio 2025, è possibile una prova preselettiva. In questo caso la prova scritta non sarà più con quesiti a risposta multipla ma a risposta aperta.
Qual è il ruolo del MIUR e del PNRR in questi concorsi scuola?
Il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) è l’ente governativo responsabile della gestione e dell’attuazione dei processi educativi in Italia. In quest’ottica, il MIUR svolge un ruolo chiave nella pianificazione e nell’attuazione dei concorsi scuola.
Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è un programma governativo che mira a stimolare la ripresa economica dell’Italia nel post-pandemia. L’obiettivo del PNRR è investire in settori chiave come l’istruzione per creare posti di lavoro e stimolare la crescita. Quindi, i concorsi scuola rientrano nell’ambito di questo piano.
I concorsi scuola dopo l’estate
Per il mondo della scuola nei prossimi mesi arriveranno, dunque, ben sei concorsi per coprire le cattedre vuote e incrementare gli organici. Le novità non riguardano solo gli insegnanti ma anche coloro che vogliono diventare dirigente scolastico.
I primi bandi dovrebbero uscire a settembre. Saranno previste procedure concorsuali distinte per posti comuni e di sostegno, da svolgersi entro il 31 dicembre 2024 per la cosiddetta “fase transitoria” mentre da gennaio 2025 dovrebbero partire, come accennato, i concorsi “a regime”.
In sintesi questi sono i concorsi scuola per il 2023:
- Concorso straordinario-ter per docenti precari (in uscita entro l’estate 2023).
- Concorso ordinario per docenti di scuola secondaria (in uscita nel 2023).
- Concorso ordinario per docenti di scuola infanzia e primaria (in uscita nel 2023).
- Concorso per docenti di sostegno specializzati (in uscita nel 2023).
- Concorso per insegnanti di scienze motorie nella scuola primaria (in uscita nel 2023).
- Concorso per insegnanti di Religione Cattolica (in uscita nel 2023).
- Concorso straordinario per docenti di Religione Cattolica (in uscita nel 2023).
- Concorso per l’aggiornamento delle GPS (in uscita nel 2024).
- Concorso personale ATA terza fascia (in uscita nel 2024).
- Concorso personale ATA scuole regionali Sicilia (in uscita nel 2023).
- Concorso personale ATA 24 mesi (aperto).
- Concorso per DSGA facenti funzione (in uscita nel 2023).
- Concorso ordinario per DSGA (in uscita nel 2023).
- Concorso straordinario per l’abilitazione all’insegnamento (in attesa di comunicazioni dal Ministero dell’istruzione).
Andiamo a esaminare le principali novità in termini di requisiti, posti disponibili di alcune tipologie di concorsi.
Docenti precari
Per i docenti precari, il concorso più atteso dovrebbe riguardare tra i 30-35 mila insegnanti che hanno maturato tre anni di servizio negli ultimi cinque, oppure i docenti che hanno conseguito i 24 crediti formativi universitari necessari per abilitarsi secondo la vecchia disciplina in vigore fino a ottobre 2022. Secondo le nuove regole sull’abilitazione, coloro che hanno i tre anni di servizio, una volta superato il concorso, dovranno conseguire 30 CFU e svolgere la prova finale di abilitazione per poter passare di ruolo, mentre coloro che hanno i 24 CFU dovranno conseguire i 36 CFU che mancano per raggiungere quota 60.
Docenti di sostegno
Per quanto riguarda i docenti di sostegno, un’ulteriore selezione sarà disponibile. Saranno messi a disposizione 19.000 posti, un numero conforme a quanto previsto dal decreto Pa: si tratta del più alto negli ultimi quattro anni (2.000 nel 2020, 12.000 nel 2021 e 16.000 nel 2022). Questi posti saranno disponibili per l’anno scolastico 2023-2024, e le nomine saranno assegnate dalla prima fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). L’accordo iniziale sarà a tempo determinato per un anno, al termine del quale i docenti di sostegno dovranno sostenere un esame; se passeranno questo esame con una valutazione positiva, otterranno un posto a tempo indeterminato.
Docenti di religione
Per i docenti di religione, il percorso sarà analogo a quello per i docenti di sostegno. Anche in questo caso, i posti a disposizione saranno 19.000, come previsto dal decreto Pa.
Queste posizioni saranno assegnate per l’anno scolastico 2023-2024, e le nomine saranno fatte dalla prima fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). Il contratto iniziale sarà a tempo determinato per un anno, dopo il quale i docenti di religione dovranno sostenere un esame. Se passeranno con una valutazione positiva, saranno assegnati a un posto fisso.
Docenti di scienze motorie
Una notizia rilevante per il settore educativo riguarda un concorso dedicato specificamente agli insegnanti di Scienze motorie e sportive nella scuola primaria.
Questo concorso è particolarmente significativo poiché si prefigge l’introduzione del nuovo insegnamento delle Scienze motorie e sportive all’interno delle scuole primarie. È importante sottolineare che la procedura concorsuale ha carattere abilitante, offrendo così un’importante opportunità di avanzamento professionale per i docenti interessati.
Ma quali sono le principali novità sul concorso per insegnanti di Scienze motorie? Per comprendere meglio, facciamo riferimento a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022. Secondo tale legislazione, il MIM (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ha l’incarico di bandire due specifici concorsi per l’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole primarie.
Il primo di questi bandi era previsto per essere emesso nel corso del 2022. Questo concorso mirava a reclutare docenti di Scienze motorie per le quarte classi delle scuole primarie. Poi, l’anno successivo, nel 2023, era prevista l’indizione di un secondo concorso, finalizzato ad introdurre l’insegnamento delle Scienze motorie anche nelle quinte classi.
Nell’ottica di questo programma, è stato pubblicato il DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) che autorizza il Ministero dell’Istruzione a bandire il concorso per un totale di 1.740 posti. Quindi, ora, il settore dell’istruzione è in attesa della pubblicazione del bando di concorso, un evento che si prevede avverrà a breve.
Dirigenti scolastici
Infine, per i dirigenti scolastici, sono previste altre due procedure concorsuali. Queste includeranno un concorso straordinario a livello nazionale e un concorso ordinario a livello regionale. Il numero di posti disponibili per entrambe le procedure concorsuali dovrebbe variare tra 1.100 e 1.200.

FAQ (domande e risposte)
Quali sono i concorsi scuola per il 2023?
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, precedentemente noto come MIUR, ha pianificato un considerevole reclutamento di una varietà di risorse, tra cui personale docente e non docente (ATA), che saranno assunte nelle istituzioni scolastiche nel corso dei prossimi due anni accademici. Una parte significativa di queste assunzioni sarà realizzata utilizzando le graduatorie dei concorsi che il Ministero dell’Istruzione ha già indetto e concluso. Tuttavia, altri posti vacanti nelle scuole saranno coperti attraverso l’introduzione di nuove procedure concorsuali che devono ancora essere bandite. Questa strategia mira a garantire che tutte le scuole abbiano le risorse necessarie per offrire un’educazione di qualità ai loro studenti.
Quanti sono i posti vacanti nelle scuole?
Ci sono circa 75.000 posti vacanti tra le posizioni di insegnamento generale e di sostegno, secondo le stime dei sindacati. Togliendo i cambiamenti dovuti alla mobilità degli insegnanti, i posti vacanti formano l’organico di diritto, con 27.000 dei 75.000 posti riferiti al sostegno. Questi sono i numeri forniti dai sindacati, che dovranno essere integrati con le 56.000 assunzioni previste dal Ministero dell’Istruzione per l’anno scolastico 2023-2024.
Come entrare nelle GPS 2023?
Per entrare nelle GPS 2023, sarà necessario partecipare ai concorsi scuola previsti e superare le relative prove selettive.
Come si fa a ottenere l’abilitazione all’insegnamento?
I candidati desiderosi di diventare docenti devono ottenere l’abilitazione attraverso specifici percorsi universitari e accademici obbligatori che portano all’accumulo di almeno 60 crediti formativi universitari (CFU) o accademici (CFA), che culminano con un esame finale (troverete tutte le informazioni relative all’organizzazione del percorso abilitante qui).
Di questi 60 CFU (o CFA), almeno 10 devono provenire dall’area pedagogica e almeno 20 CFU/CFA devono essere acquisiti attraverso il tirocinio, sia diretto che indiretto. Il tirocinio diretto deve corrispondere a un minimo di 10 CFU/CFA e per ottenere ogni credito, le ore di attività in presenza in classe non devono essere inferiori a 12. È riconosciuta la validità dei 24 CFU/CFA precedentemente conseguiti come requisito di accesso al concorso per docenti secondo il precedente ordinamento.
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