Quella del notaio è una delle professioni più complicate in Italia, costituita da un percorso lungo e faticoso. In questo approfondimento, passiamo in rassegna il funzionamento del concorso notarile e la procedura per diventare notaio (scopri gli ultimi concorsi attivi sempre aggiornati. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Chi dice che intraprendere la professione notarile significa percorrere un percorso difficile, che richiede preparazione, tempo ed energie non mente. Diventare notaio, infatti, rappresenta da sempre uno dei percorsi più lunghi, costosi, complessi e selettivi nel settore degli operatori giuridici, sia in Italia sia in tutti gli Stati di civil law del mondo (quindi non quelli anglosassoni, per fare un esempio).
Non a caso, nel corso degli anni i notai si sono costruiti una grande reputazione in quanto a preparazione, capacità e praticità che li ha portati a svolgere importanti funzioni per conto dello Stato.
Nei prossimi paragrafi, descriviamo in modo dettagliato la struttura del concorso notarile e la procedura per intraprendere questa professione.
Indice
Chi può partecipare al concorso notarile
Prima di spiegare come funziona il concorso notarile è necessario innanzitutto sapere chi può partecipare a questo concorso.
Secondo la legge, possono prendere parte al concorso notarile coloro che possiedono questi requisiti
- essere cittadini italiani o di altro Stato Ue;
- avere un’età non inferiore a 21 anni;
- avere conseguito la laurea magistrale in giurisprudenza (o equivalenti), anche in università estere, purché riconosciute in Italia;
- avere moralità e condotta incensurate;
- non aver riportato condanne penali definitive per delitti non colposi – quelli colposi non contano – punibili con una pena non inferiore a sei mesi (indipendentemente dalla pena applicata, anche se inferiore);
- aver svolto la pratica obbligatoria presso uno studio notarile, previa iscrizione nell’albo dei praticanti presso il competente Consiglio Notarile, per almeno diciotto mesi anche non consecutivi (in alcuni casi di durata ridotta);
- non aver consegnato elaborati in almeno 5 concorsi notarili precedenti il cui esito sia già stato comunicato prima della pubblicazione del bando del nuovo concorso, con la precisazione che equivale a consegna il ritiro forzoso della prova per espulsione del candidato; non brucia il tentativo, invece, l’annullamento generale della prova (come accaduto nel concorso del 2010).
Quindi, non è possibile partecipare e consegnare il proprio elaborato per il concorso per più di cinque volte.
In teoria, la legge prevede il limite di età massimo di 50 anni per i partecipanti al concorso notarile, tuttavia nel 2021 la Corte di Giustizia Europea ha sancito l’irrazionalità di questo requisito, in seguito al ricorso vinto di un partecipante. Di conseguenza, non esiste un limite di età per la partecipazione al concorso notarile, se non i 75 anni, compiuti i quali il notaio smette di svolgere le proprie funzioni.
Aggiungiti al gruppo WhatsApp e al canale Telegram di news sul lavoro ed entra nella community di TheWam per ricevere tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.
Come funziona il concorso notarile
Il concorso notarile è a numero chiuso e viene bandito generalmente ogni anno (ma a volte anche a distanza di più tempo) dal Ministero della Giustizia. Si tratta di un concorso nazionale, che ha luogo a Roma e a seconda dei bandi e delle sedi notarili da assegnare, può mettere a disposizione un numero diverso di posti. In genere, il numero in Italia oscilla tra 150 e 500 posti.
In ogni caso, secondo la prassi il numero di vincitori delle prove è inferiore rispetto ai posti disponibili, quindi è difficile che dopo aver superato le prove scritta e orale si venga esclusi dalla nomina.
La prova nazionale è composta da due parti: un esame scritto e un esame orale, al quale si può partecipare solo dopo aver superato lo scritto.
La commissione
A esaminare le prove, sia quelle scritte sia l’esame orale, è una commissione così composta:
- un magistrato di cassazione, con funzioni direttive superiori, che la presiede;
- un magistrato idoneo alla nomina in cassazione, con funzioni di vice presidente;
- sette magistrati con qualifica di magistrato di appello;
- sei professori universitari, ordinari o associati, che insegnino materie giuridiche;
- nove notai che abbiano almeno dieci anni di anzianità nella professione.
In totale, quindi, sono 24 le figure che esaminano i candidati al concorso notarile.
Scopri anche come diventare Avvocato di Stato.
Materie e prove del concorso notarile
Il concorso inizia con tre prove scritte teorico-pratiche che, dal momento in cui viene dettata la traccia, hanno la durata di 8 ore ciascuna e si svolgono in tre giorni consecutivi a Roma.
Le tre prove scritte del concorso notarile si concentrano rispettivamente su tre argomenti diversi in base al giorno (scelti in ordine casuale): diritto civile (inter vivos), un atto di ultima volontà o testamento (mortis causa) e diritto commerciale (societario).
Durante questi tre giorni, il candidato o la candidata deve scrivere un elaborato impersonando la figura del notaio chiamato a ricevere un atto su richiesta di uno o più clienti immaginari. In sostanza, ogni elaborato deve essere composto da tre sezioni, e cioè l’atto, la motivazione e la parte teorica.
Dopo la correzione della parte scritta (che di solito richiede alcuni mesi) e l’eventuale superamento di tutte e tre le prove, si procede con la prova orale. L’esame si svolge davanti alla stessa commissione che era presente durante la fase scritta presso la sede centrale del Ministero della Giustizia.
La prova orale a sua volta si divide in tre gruppi di materie:
- diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione, con particolare riguardo agli istituti giuridici in rapporto ai quali si esplica l’ufficio di notaio;
- disposizioni sull’ordinamento del Notariato e degli archivi notarili;
- disposizioni concernenti le imposte indirette.
Al termine della prova orale, il candidato viene informato subito del risultato dell’esame svolto e può sapere così se lo ha superato oppure no. A questo punto, il Ministero della Giustizia stila la graduatoria dei candidati vincitori.

Concorso notarile: nomina e assegnazione della sede
Dopo aver superato la parte scritta e orale del concorso notarile e dopo aver svolto un tirocinio obbligatorio di quattro mesi presso lo studio di un notaio, il candidato viene proclamato vincitore se risulta nella graduatoria del Ministero della Giustizia. Generalmente, dalla prova orale alla pubblicazione della graduatoria trascorrono almeno 8 mesi.
In base al punteggio in graduatoria, il candidato può avere maggiori o minori possibilità di ottenere la sede scelta dopo aver vinto il concorso.
L’assegnazione della sede e la nomina a notaio avvengono mediante un decreto del Direttore Generale della Giustizia Civile del Ministero e sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Dal momento della nomina, il neo notaio è tenuto a iscriversi a ruolo e iniziare a esercitare la professione presso uno studio proprio nei successivi tre mesi (prorogabili anche di altri tre mesi).
Una volta ricevuta la nomina, il Ministero della Giustizia consegna al neo notaio il sigillo e lo strumento per apporre la firma digitale. Per questo motivo il notaio deve depositare la propria firma autografa accompagnata dall’impronta del sigillo presso il Consiglio Notarile di appartenenza, che provvederà quindi a iscriverlo nel proprio ruolo.
Si conclude così la procedura per avviare la carriera notarile in Italia.
Scopri quali sono gli ultimi concorsi attivi e le aziende che stanno assumendo in questi mesi.
Ecco i 5 articoli sul lavoro preferiti dagli utenti: