Posso fare il concorso per militare con un tatuaggio? Sulla questione ci sono regolamenti e sentenze, vediamo come funziona e quali sono le disposizioni in materia. (scopri le ultimissime notizie sul lavoro sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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La questione è particolarmente rilevante perché negli ultimi due, tre decenni il numero delle persone che ha un tatuaggio è cresciuto in modo esponenziale. La conseguenza, in molti casi, è duplice:
- molti, proprio a causa dei tatuaggi, rinuncia a partecipare ai concorsi;
- altri vengono respinti durante la selezione, proprio a causa di uno o più tatuaggi.
Vedremo in questo articolo quando la vita militare e i tatuaggi possono coesistere.
Concorso per militare con un tatuaggio? Regolamento
Per avere un quadro chiaro la cosa migliore è partire dai regolamenti. Sulla questione possono essere significative le linee guida dell’Esercito (che riguardano ovviamente anche i militari che sono già in servizio). Si tratta della «Direttiva sulla Regolamentazione dell’applicazione dei tatuaggi da parte del personale militare». È stata firmata dall’ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore il 26 luglio del 2012 (un periodo in cui tatuarsi il corpo era già una consuetudine molto diffusa).
La questione riguarda la “visibilità” del tatuaggio. Infatti nel documento si precisa che non è consentito al personale dell’esercito avere tatuaggi o piercing in parti visibili del corpo quando si indossa:
- l’uniforme di servizio estiva maschile;
- l’uniforme di servizio estiva femminile con gonna e scarpe décolleté;
- l’uniforma ginnica prevista dai regolamenti per entrambi i sessi.
Concorso per militare con un tatuaggio? Decoro
La questione riguarda dunque il “decoro” dell’uniforme. Si legge infatti nel regolamento: ««L’uniforme dell’Esercito italiano, oltre a contraddistinguere in maniera inequivocabile l’appartenenza alla Forza armata, è anche espressione e simbolo di valori fondamentali. Il termine stesso “uniforme” sta a indicare “uguaglianza”. Pertanto, l’aspetto esteriore degli appartenenti all’Esercito italiano richiede particolare cura e non può essere trascurato ovvero snaturato da forme di evidenza estetica quali possono essere tatuaggi o piercing».
Quindi i tatuaggi non possono essere visibili sul corpo.
Concorso per militare con un tatuaggio? Vietati
Questo per quanto riguarda la posizione del tatuaggio. Ma il regolamento riguarda anche il tipo di tatuaggio. Sono infatti del tutto proibiti (quindi a prescindere se siano o meno visibili in divisa), i tatuaggi che contengono dei riferimenti sessuali, razzisti, di discriminazione religiosa o che possano causare discredito alle istituzioni e alla forze armate.
Più nel dettaglio, sono vietati:
- i tatuaggi osceni: quelli in cui sono presenti contenuti libidinosi offensivi del pudore, della decenza e del decoro comune e che risultano volgari e ripugnanti;
- tatuaggi con riferimenti sessuali: come i precedenti, ma che incitano anche alla discriminazione sulla base di tendenze sessuali;
- tatuaggi razzisti o di discriminazione religiosa: in cui appare evidente l’esaltazione di una religione, una nazionalità, un’etnia o addirittura di una razza a discapito di un’altra o in riferimento alle caratteristiche appena citate rivolte a un soggetto specifico;
- tatuaggi che possono portare discredito alle Istituzioni della Repubblica Italiana e alle Forze Armate: in cui è presente una evidente resistenza o contestazione alla legge italiana, ai dettami costituzionali, o che contengano un incitamento all’odio, alla delinquenza e alla violenza.
Concorso per militare con un tatuaggio? Chi giudica
Per verificare se il contenuto di un tatuaggio sia o meno offensivo sarà la Commissione concorsuale in sede di selezione o il Comandante di corpo per il personale in servizio.
Bisogna ricordare che non è possibile fare richiesta di riammissione a un concorso se si viene scartati per la presenza di un tatuaggio visibile, anche se subito dopo si avvia il processo di rimozione.
Sarà invece necessario inoltrare la domanda per la partecipazione a un concorso successivo.
Per i piercing il regolamento è ancora più stringente: non è ammessa nessuna eccezione (visibile e non visibile). Il piercing non è compatibile con la divisa militare.
Concorso per militare con un tatuaggio? Rimozione
La rimozione del tatuaggio può essere una soluzione efficace per poter partecipare a un concorso nelle forze armate. Si potrà partecipare anche se il procedimento per la cancellazione del tatuaggio non è stato ancora ultimato.

Concorso per militare con un tatuaggio? Sentenze
Il Consiglio di Stato ha ribadito in diverse sentenze che per i candidati a concorso nelle forze armate (compresi anche carabinieri, polizia e guardia di finanza), c’è il divieto assoluto di tatuaggi con l’esclusione di quelli che sono in una parte che resta sempre coperta dall’uniforme. Ma sempre a condizione che non contengano contenuti vietati.
Una sentenza di natura diversa è stata invece quella pronunciata dal Tar del Lazio per l’esclusione di un candidato in un concorso per la polizia penitenziaria. In quel caso, secondo i giudici, «non è sufficiente la visibilità di un tatuaggio per giustificare l’esclusione di un candidato, indipendentemente dal fatto che il tatuaggio risulti deturpante dell’immagine del militare o possa risultare indicativo di personalità abnorme».
«Sebbene la presenza di un tatuaggio – hanno continuato i giudici del Tar – su una parte del corpo non coperta dall’uniforme sia rilevante al fine della valutazione di idoneità, si deve escludere l’automatismo tra la visibilità del tatuaggio e l’esclusione dal concorso per l’accesso al corpo di Polizia penitenziaria, essendo necessario che la Commissione di concorso, esercitando la propria discrezionalità tecnica, valuti se il tatuaggio, oltre che visibile, costituisca causa di non idoneità in quanto deturpante o contrario al decoro per le istituzioni ovvero in quanto indicatore di personalità abnorme».
Quindi è sempre necessaria la valutazione della Commissione di concorso.
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