Quando è possibile sfruttare il cumulo permessi 104? Scopriamolo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Cosa sono i permessi 104?
I permessi 104 sono una delle agevolazioni lavorative previste dalla Legge 104, in favore sia del lavoratore disabile, quanto del lavoratore dipendente caregiver, che assiste coniuge o familiari con disabilità grave.
L’agevolazione consiste in 3 giorni di permessi lavorativi, regolarmente retribuiti e coperti da contribuzione figurativa (è possibile anche sfruttarli in ore, per circa 2 ore al giorno).
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Cumulo permessi 104: cosa dice la legge?
Quando si parla di cumulo permessi 104 ci si riferisce alla possibilità di sfruttare l’agevolazione lavorativa per assistere non uno, ma due familiari con disabilità.
Cumulo permessi 104: quando è possibile?
A disciplinare l’eventualità è l’articolo 6 del decreto numero 119 del 2011, con il quale è stato aggiunto un periodo al comma 3 dell’articolo 33 della Legge 104.
Ovvero: “Il dipendente ha diritto di prestare assistenza nei confronti di più persone in situazione di handicap grave, a condizione che si tratti del coniuge o di un parente o affine entro il primo grado o entro il secondo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.”
Cosa significa? Che il cumulo permessi 104 è sicuramente possibile se i familiari da assistere sono parenti o affini di primo grado, incluso l’eventuale coniuge disabile.
Potrebbe anche essere possibile, ma solo a determinate condizioni, cumulare i permessi della 104 per l’assistenza a parenti o affini di secondo grado, se il coniuge o il genitore del disabile siano mancati, deceduti, a loro volta invalidi oppure ultra 65enni.
Cumulo permessi 104: quando non è possibile?
La legge, allo stesso tempo, vieta il cumulo permessi 104 se anche solo uno dei due disabili sia un familiari o un affine di terzo grado. Neppure se il coniuge o il genitore del disabile non siano in condizione di prendersene cura.
Cumulo permessi 104: esempi
Facciamo dei pratici esempi: per assistere moglie o marito e il figlio disabile è possibile cumulare i permessi della 104.
Lo stesso discorso vale se i disabili fossero un genitore e un coniuge, oppure un genitore e un figlio.
Invece, la legge non consente il cumulo permessi 104 per l’assistenza di coniuge, genitore o figlio e una zia, uno zio o un cognato, poiché questi sono considerati parenti o affini di terzo grado.
Infine, l’assistenza in contemporanea di moglie, figlio o genitore con fratello (o sorella), è soggetta ad alcune condizioni (assenza, decesso, invalidità o età avanzata del coniuge o del genitore del fratello o della sorella).
Stesso discorso, se il lavoratore volesse assistere il fratello e la sorella, entrambi disabili: potrebbe farlo solo se entrambi i coniugi ed entrambi i genitori fossero impossibilitati all’assistenza del disabile.
Cumulo permessi 104: come funziona l’assistenza?
Ma come funziona il cumulo permessi 104 all’atto pratico dell’assistenza del disabile?
La possibilità di cumulare i permessi 104 è consentita dalla legge e non crea fraintendimenti, se i due disabili possono essere assistiti contemporaneamente, magari nella medesima abitazione.
In caso contrario, il lavoratore ha diritto a 6 giorni di permesso mensile (tranne i casi riguardanti dipendenti con contratti part time verticali o misti).
Parliamo di assistenza disgiunta, quando questa può essere effettuata, per due disabili, con modalità e tempi diversi: il lavoratore ha l’obbligo di assistere in forma esclusiva ciascuno dei due disabili.
Cumulo permessi 104 se il lavoratore è disabile: si può?
Un lavoratore dipendente con disabilità, titolare della 104, può fruire di altri 3 giorni di permessi lavorativi per assistere un familiare o il coniuge disabile?
Anche in questo caso la legge lo consente: il lavoratore disabile, già fruitore di 3 giorni di permessi lavorativi, può godere di altri 3 giorni di permessi per l’assistenza a un familiare disabile grave.
Cumulo permessi 104: come presentare domanda?
Se i familiari disabili sono più di uno, la legge obbliga il caregiver a presentare tante domande quanti sono i familiari per i quali si fruisce dei permessi lavorativi.
Alle rispettive domande, oltre alle certificazioni che attestano la natura dell’handicap, occorre allegare una dichiarazione di responsabilità sulle cause che giustificano la necessità di assistenza disgiunta.
È possibile inviare le domande:
- accedendo al sito dell’INPS, autenticandovi con SPID, CIE o CNS.
- chiamando il numero 803.164, o 06.164.164 da cellulare;
- facendosi assistere da un qualsiasi patronato.
Le domande vanno inviate anche al datore di lavoro, che non può vietare la fruizione dei permessi lavorativi, ma può comunque chiedere al suo dipendente di programmare le assenze, se:
- non è compromesso il diritto di assistenza dei disabili;
- le giornate di assenza sono individuabili;
- i criteri di programmazione sono condivisi.

Faq sui permessi lavorativi retribuiti
Posso andare al mare se assisto un familiare disabile e ho i permessi 104?
Se stai assistendo un familiare disabile grave, ci sono delle regole da seguire quando usi i permessi 104. La legge vuole garantire che la persona disabile riceva l’assistenza di cui ha bisogno. Quindi, se vai al mare e non ti occupi del tuo familiare, potresti rischiare una denuncia o addirittura un licenziamento.
Posso fare qualsiasi attività durante i permessi 104?
Sì, se sei un lavoratore disabile con Legge 104. Se invece assisti una persona disabile grave, devi essere sicuro che la persona stia ricevendo tutta l’assistenza di cui ha bisogno durante i tuoi permessi.
Qual è la differenza tra richiedere i permessi per intere giornate o ad ore?
Richiedere i permessi per intere giornate permette di ottenere un totale di 24 ore di permesso al mese, se si lavora 5 giorni alla settimana con un orario di 8 ore al giorno. Richiedere permessi ad ore, invece, consente di “spalmare” queste 24 ore per soddisfare esigenze specifiche. Un’opzione popolare è richiedere due ore di permesso al giorno. Anche se lavori 20 giorni al mese, avrai comunque 40 ore di permesso a disposizione, permettendoti di lavorare meno ore al mese e di sfruttare al meglio le agevolazioni previste dalla legge.
È possibile modificare la scelta dei permessi per la Legge 104?
Sì, la scelta se siano meglio 3 giorni o 2 ore al giorno con i permessi per la Legge 104 non è vincolante e può essere modificata da un mese all’altro, anche all’interno dello stesso mese. Se desideri cambiare le ore di permesso già richieste durante il mese, dovrai convertirle in giorni e calcolare la parte residua a disposizione.
Cosa succede se non uso tutti i miei permessi per la Legge 104 in un mese?
I permessi non utilizzati in un mese non possono essere recuperati in futuro e andranno persi. Se fornisci assistenza a due familiari disabili, puoi accumulare i permessi, ma l’assistenza deve essere fornita in momenti differenti. È stato recentemente presentato un nuovo disegno di legge che riconosce il ruolo di caregiver all’interno delle famiglie. Tuttavia, solo un membro della famiglia potrà ricoprire tale ruolo e gli altri componenti perderanno i loro permessi previsti dalla Legge 104.
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