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Decreto Lavoro, tutte le novità

Reddito di cittadinanza con l'Assegno di inclusione, la proroga del lavoro agile per i lavoratori fragili e i genitori con figli sotto i 14 anni, il taglio del cuneo fiscale e la revisione del Decreto Dignità. Ma non solo, vediamole tutte.

di Redazione

Luglio 2023

Con l’approvazione definitiva del Decreto Lavoro sono molte le novità introdotte dal governo. (scopri le ultimissime notizie sul lavoro sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Si va dalla sostituzione del Reddito di cittadinanza con l’Assegno di inclusione, all’estensione della proroga del lavoro agile semplificato per i lavoratori fragili (nel pubblico e nel privato) e i genitori di figli con meno di 14 anni (solo nel privato). Nel decreto lavoro, come vedremo, è stato rafforzato il taglio del cuneo fiscale, rivisto e corretto il Decreto dignità, per le regole che disciplinano e tutelano i contratti a termine e modificato il Decreto trasparenza, nella parte che si occupa delle obbligazioni per le aziende

Ma oltre a queste misure ce ne sono tante altre. In questo post cerchiamo di elencare quelle più importanti e che potrebbero avere un impatto sulla vita dei cittadini.

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Limiti e importo dell’Assegno di inclusione

Partiamo dall’Assegno di inclusione, la misura che andrà a sostituire il Reddito di cittadinanza.

Se il nucleo familiare è composto solo da persone di almeno 67 anni o gravemente disabili, l’importo mensile dell’Assegno di inclusione sarà di 630 euro (7.560 euro all’anno), con un contributo aggiuntivo di 150 euro per l’affitto (1.800 euro all’anno). 

Una modifica introdotta dal Senato prevede che i fondi della Carta di Inclusione non possano essere utilizzati per giochi d’azzardo o per l’acquisto di sigarette (anche elettroniche), derivati del tabacco, fuochi d’artificio e bevande alcoliche. L’assegno sarà erogato per un periodo di 18 mesi.

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I requisiti per l’Assegno di inclusione

Dopo un mese di pausa, l’assegno può essere rinnovato per ulteriori 12 mesi. I richiedenti devono: 

Non devono possedere un patrimonio immobiliare, esclusa l’abitazione principale, superiore a 150.000 euro secondo l’IMU, né un patrimonio mobiliare superiore a 30.000 euro

Infine, non devono essere proprietari di navi, imbarcazioni, veicoli con cilindrata superiore a 1600 cc o motocicli con cilindrata superiore a 250 cc.

Richiesta dell’Assegno di Inclusione e penali

L’Assegno di Inclusione può essere richiesto online all’INPS. Chi presenta dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, si espone a una pena detentiva da 2 a 6 anni.

Definizione dell’offerta di lavoro congrua

Il Decreto Lavoro presenta una nuova definizione dell’offerta di lavoro congrua. Il beneficiario dell’Assegno di Inclusione, se in grado di lavorare, è tenuto ad accettare un’offerta di lavoro a tempo indeterminato o a termine con durata superiore ai 12 mesi, a tempo pieno o part-time non inferiore al 60% dell’orario a tempo pieno, con retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi, e in un luogo di lavoro non distante più di 80 km dal domicilio del richiedente o raggiungibile in non oltre 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico.

Modifiche alla scala di equivalenza

Per evitare che l’estensione dell’Assegno di Inclusione a persone svantaggiate assistite dai servizi socio-sanitari-territoriali possa penalizzare l’integrazione dei disabili, il Decreto Lavoro modifica la scala di equivalenza utilizzata per calcolare il requisito reddituale per l’accesso all’Assegno di Inclusione e l’ammontare finale dell’aiuto. 

Nella nuova versione, acquista un peso maggiore la presenza di un ulteriore componente con disabilità o non autosufficiente (che “vale” da solo 0,5 punti), mentre si incrementa di 0,2 punti per ciascun altro componente adulto in condizione di notevole disagio bio-psico-sociale e inserito in programmi di cura e assistenza certificati dalla PA.

Soglia ISEE per l’accesso al sussidio

La soglia dell’ISEE familiare per poter accedere al sussidio rimane di 9.360 euro, in linea con quella del precedente Reddito di Cittadinanza.

Incentivi per l’assunzione dei percettori dell’Assegno e dei Giovani NEET

In base al Decreto Lavoro, sono previsti incentivi per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato i beneficiari dell’Assegno di Inclusione, con un esonero contributivo fino a 8.000 euro l’anno per 12 mesi. Questo periodo può estendersi a 24 mesi in caso di trasformazione di un contratto a termine. Inoltre, un ulteriore incentivo è previsto per l’assunzione di giovani NEET, sotto i 30 anni, che sono registrati al programma “Iniziativa Occupazione Giovani”.

Il supporto per la formazione e il lavoro

A partire dal primo settembre, viene introdotto il Supporto per la Formazione e il Lavoro. Questa misura di attivazione al lavoro può essere utilizzata dai componenti dei nuclei familiari in condizioni di povertà assoluta, con un valore ISEE non superiore a 6.000 euro annui, che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di Inclusione.

Protezione delle donne vittime di violenza

Il Decreto Lavoro introduce un’importante novità a tutela delle donne vittime di violenza: la norma permetterà loro di costituire un nucleo familiare indipendente da quello del marito ai fini dell’ISEE, per poter accedere all’Assegno di Inclusione. Inoltre, queste donne potranno beneficiare di percorsi di inclusione personalizzati.

Rilancio dei percorsi di Scuola-Lavoro

Il Decreto Lavoro mira a rilanciare i percorsi di scuola-lavoro, rendendoli più qualificati e sicuri. Le aziende dovranno compilare una specifica sezione nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) se vogliono accogliere gli studenti. L’obiettivo è garantire ai ragazzi luoghi adatti e sicuri per svolgere le ore di formazione pratica.

Fondo per indennizzare i decessi nei percorsi “On The Job”

Il Decreto Lavoro prevede un Fondo per indennizzare i decessi che avvengono durante i percorsi “on the job”. Il Fondo per il 2023 sarà di 10 milioni di euro e coprirà gli eventi occorsi dal primo gennaio 2018, data di entrata in vigore delle regole per l’alternanza.

Estensione delle tutele INAIL a studenti e professori

L’assicurazione INAIL viene estesa a 10 milioni tra studenti e docenti. Questa copertura vale per tutti gli eventi che si verificano all’interno dei luoghi di svolgimento delle attività didattiche o laboratoriali, o nell’ambito delle attività programmate dalle scuole o istituti di istruzione. La copertura assicurativa estesa è un significativo passo avanti rispetto alla normativa attuale, che limitava la tutela solo ad alcune categorie di studenti e docenti.

Assegno Unico e maggiorazioni per i nuclei familiari monoparentali

Assegno unico, la maggiorazione anche per i figli con un solo genitore:si riconosce la maggiorazione dell’assegno unico universale, prevista solo per i nuclei in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, anche per i minori appartenenti a nuclei ove, al momento della presentazione della domanda, è presente un solo genitore lavoratore poiché l’altro risulta deceduto. Secondo la bozza di relazione tecnica i minori che hanno ricevuto l’assegno unico nel periodo di osservazione e per i quali risulta la presenza di un solo genitore, perché l’altro risulta deceduto, sono pari circa a 80mila al mese.

Annullamento dei debiti contributivi

Stralcio dei debiti contributivi: nel provvedimento, dopo il passaggio in Senato, è entrata anche una modifica che consente a commercianti, artigiani, lavoratori agricoli e professionisti iscritti alla gestione separata Inps di ricostruire la propria posizione contributiva di fatto decurtata di quei contributi oggetto dello stralcio delle cartelle esattoriali fino a mille euro affidate all’ex Equitalia dal 2000 al 2015.

Riforma del Decreto Dignità sui contratti a termine

Sui contratti a termine, sono state allentate la restrizioni operate dal cosiddetto decreto Dignità (Dlgs 15 giugno 2015, n. 81), introducendo nuove causali, alle quali occorre far riferimento in caso di proroga o rinnovo dopo i primi 12 mesi di durata.

Proroga del Contratto di espansione

Il contratto di espansione è prorogato fino al 31 dicembre 2023, con la possibilità di uscita fino a 5 anni dalla maturazione dei requisiti pensionistici nei processi di reindustrializzazione e riorganizzazione delle imprese.

Investimenti nel settore dell’editoria

Arrivano risorse aggiuntive per prepensionamenti nel settore dell’editoria: 1,2 milioni nel 2023, 4 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2027 e 2,8 milioni nel 2028.

Modifiche al Decreto Trasparenza

Decreto Trasparenza, meno burocrazia per le imprese: nel decreto Lavoro rientrano una serie di semplificazioni (e chiarimenti). Il governo Meloni smonta anche il decreto Trasparenza, in vigore dallo scorso agosto, elaborato dall’ex ministro Andrea Orlando, andando spesso oltre la direttiva Ue e scaricando sulle imprese una mole di adempimenti inutili.

Incremento del Fondo nuove competenze

Il Fondo nuove competenze è incrementato, nel periodo di programmazione 2021-2027 della politica di coesione, per un importo di 25 milioni di euro per l’anno 2023 e di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Questo per sostenere le iniziative che mirano all’aggiornamento e all’acquisizione di nuove competenze da parte dei lavoratori, in un contesto lavorativo sempre più dinamico e in continua evoluzione.

Modifiche alla regolamentazione dei contratti a chiamata

È stata introdotta una modifica che permette ai lavoratori a chiamata, o “on call”, di ottenere maggiori tutele. Questi lavoratori potranno beneficiare di un pagamento più elevato per le ore di lavoro “a chiamata” e saranno protetti da possibili abusi da parte dei datori di lavoro.

Sanzioni più severe per le violazioni del Diritto del Lavoro

Le sanzioni per le violazioni delle norme sul lavoro vengono rafforzate. Questo dovrebbe scoraggiare i datori di lavoro dal violare le norme e i diritti dei lavoratori, e fornire maggiori tutele ai dipendenti.

Fondi aggiuntivi per i Centri di Assistenza Fiscale (Caf) nel decreto Lavoro

Nel contesto del decreto Lavoro, tenendo conto dell’aumento dei volumi di dichiarazioni sostitutive uniche (DSU) per il calcolo dell’Isee, dovuto anche alla riorganizzazione del sostegno ai figli a carico attraverso l’assegno unico e universale e all’introduzione di nuove misure di sostegno per le famiglie nel 2023, i fondi dedicati ai Caf sono aumentati di 30 milioni di euro.

Maggiore condivisione di dati per la sicurezza sul lavoro

Il decreto Lavoro mira a migliorare la condivisione di dati tra enti pubblici e privati con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). Questo consentirà una migliore valutazione delle imprese che presentano rischi in materia di sicurezza sul lavoro, lavoro irregolare e evasione contributiva.

Supporto alle famiglie delle vittime degli infortuni sul lavoro

Un emendamento della deputata Paola Mancini ha previsto un incremento di 5 milioni di euro nel fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. Questo per compensare la riduzione degli assegni prevista dal decreto ministeriale 75 del 18 maggio.

Riduzione del cuneo fiscale nel Decreto Lavoro

Il Decreto Lavoro approfondisce la riduzione del cuneo fiscale-contributivo, con un intervento aggiuntivo di 4 punti, una tantum per 5 mesi. Il beneficio aggiunge al taglio esistente di 3 punti del cuneo per le retribuzioni fino a 25mila euro, portando il totale dello “sconto” a 7 punti.

Welfare e fringe benefits nel decreto Lavoro

La soglia dei fringe benefits esentasse per i lavoratori dipendenti con figli a carico rimane a 3mila euro. Anche le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche sono esentasse fino a 3mila euro. Inoltre, è stato introdotto un fondo da 60 milioni di euro per sostenere le famiglie e favorire la conciliazione tra vita e lavoro.

Detassazione del lavoro notturno e festivo nel settore turistico

Il decreto Lavoro introduce la detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti del settore turistico, ricettivo e termale, con una somma pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte per il lavoro notturno e straordinario.

Proroga del lavoro Agile per i fragili

Il decreto Lavoro prevede la proroga delle modalità di lavoro agile per i dipendenti fragili della PA fino al 30 settembre 2023, e fino al 31 dicembre per i lavoratori fragili nel settore privato e per i genitori di figli fino a 14 anni di età.

Decreto Lavoro, tutte le novità
Nella foto una donna impegnata al lavoro.

Faq (domande e risposte)

Cos’è l’Assegno di Inclusione?

L’Assegno di Inclusione è un sostegno economico per le famiglie con membri di almeno 67 anni o con gravi disabilità.

Quali sono i requisiti per l’Assegno di Inclusione?

I requisiti includono la residenza in Italia da almeno cinque anni, un ISEE inferiore a 9.360 euro e un reddito familiare annuo inferiore a 6.000 euro moltiplicato per il coefficiente di equivalenza.

Come posso richiedere l’Assegno di Inclusione?

L’Assegno di Inclusione può essere richiesto online all’INPS.

Che cosa è un’offerta di lavoro congrua?

Un’offerta di lavoro congrua è un’offerta di lavoro a tempo indeterminato o a termine con durata superiore ai 12 mesi, con retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi, e in un luogo di lavoro non distante più di 80 km dal domicilio del richiedente.

Cos’è la soglia ISEE per l’accesso al sussidio?

La soglia ISEE familiare per poter accedere al sussidio è di 9.360 euro.

Quali modifiche sono state previste per i contratti a chiamata?

È stata introdotta una modifica che permette ai lavoratori a chiamata di ottenere maggiori tutele, poiché l’impresa deve ora garantire almeno 40 ore di lavoro al mese e non può più interrompere il rapporto di lavoro per più di 20 giorni consecutivi.

Cosa cambia per i lavoratori fragili con il nuovo Decreto Lavoro?

Il Decreto Lavoro proroga il lavoro agile per i lavoratori fragili, offrendo loro la possibilità di continuare a lavorare da casa o in modalità flessibile per tutelare la loro salute.

Cosa prevede il Decreto Lavoro in termini di tassazione per i lavoratori?

Il Decreto Lavoro prevede un taglio del cuneo fiscale, che dovrebbe portare a un aumento dello stipendio netto per i lavoratori.

Quali sono le modifiche apportate al Decreto Dignità dal nuovo Decreto Lavoro?

Il Decreto Lavoro ha apportato diverse modifiche al Decreto Dignità, tra cui una revisione delle regole che disciplinano e tutelano i contratti a termine.

Come cambia la situazione per i genitori con figli sotto i 14 anni con il Decreto Lavoro?

Il Decreto Lavoro proroga il lavoro agile anche per i genitori con figli sotto i 14 anni, permettendo loro di continuare a lavorare in modalità flessibile.

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