Quali sono le detrazioni per lavoro da dipendente in Italia? Scopriamo insieme come funzionano e a quanto ammontano, tenendo conto anche del reddito maturato (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Detrazioni per lavoro da dipendente: cosa sono?
Prima di approfondire nel dettaglio quali sono le detrazioni fiscali per i lavoratori dipendenti capiamo cosa si intende per sgravio d’imposta.
Si definisce come un «importo che il contribuente può detrarre dall’imposta lorda, calcolata in base alle risultanze della propria dichiarazione dei redditi, al fine di ottenere l’ammontare netto dell’imposta dovuta all’erario» (Fonte: Treccani).
In sostanza, è un metodo legale per ridurre la pressione fiscale su lavoratori e lavoratrici. Lo Stato infatti, ogni anno, definisce una serie di spese che i cittadini possono dichiarare per diminuire l’ammontare delle tasse.
Quali detrazioni spettano in busta paga?
Le detrazioni fiscali che spettano ai lavoratori dipendenti sono differenti e variano in base ai giorni di lavoro svolti nell’anno solare e al reddito complessivo. Le abbiamo tutte riassunte all’interno di uno schema: la “tabella detrazioni fiscali”.
Reddito complessivo | Ammontare della detrazione fiscale |
---|---|
fino a 15mila euro | dai 690 ai 1.880 euro. Per i contratti a tempo determinato, lo sgravio non può essere inferiore a 1.380 euro. |
da 15.001 a 28mila euro | dai 1.910 euro. La detrazione aumenta di un valore pari al prodotto tra 1.190 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28mila euro meno il reddito maturato e 13mila euro. |
da 28.001 a 50mila euro | da 1.910 euro. La detrazione spetta per l’importo pari al rapporto tra 50mila euro meno il reddito complessivo, e l’importo di 22mila euro. |
dai 50.001 euro in poi | non è riconosciuta alcuna agevolazione tributaria |
Non dimenticare infine che, per coloro che percepiscono un reddito compreso tra i 25mila e i 35mila euro, viene riconosciuto un importo aggiuntivo di detrazione fiscale pari a 65 euro.
Facciamo degli esempi pratici
Consultando la tabella precedente, hai potuto notare che per scoprire il valore effettivo della detrazione fiscale bisogna fare dei calcoli, a volte anche abbastanza farraginosi. Per questo motivo abbiamo predisposto degli esempi pratici:
Esempio per redditi da 15.001 a 28mila euro:
- reddito complessivo pari a 20mila euro;
- detrazione di base 1.910 euro.
Calcoli da eseguire: 1.910 + 1.190 x ((28mila – reddito complessivo) / 13mila).
Calcoli da eseguire in base ai dati forniti dall’esempio:
- 1.910 + 1.190 x ((28mila – 20mila) / 13mila).
- 1.910 + 1.190 x (8mila / 13mila).
- 1.910 + 1.190 x 0,62.
- 1.910 + 732,30 = 2.642,30 euro.
Esempio per redditi da da 28.001 a 50mila euro:
- reddito complessivo pari a 35mila euro;
- sgravio di base 1.910 euro.
Calcoli da eseguire: 1.910 x ((50mila – reddito complessivo) / 22mila).
Calcoli da eseguire sulla scorta dei dati forniti nell’esempio:
- 1.910 x ((50mila – 35mila) / 22mila).
- 1.910 x (15mila / 22mila).
- 1.910 x 0,68 = 1.302,28 euro.
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Detrazioni per i lavoratori: il Bonus IRPEF
Oltre alle detrazioni fiscali che abbiamo già visto, esistono altri incentivi di cui possono beneifciare i lavoratori dipendenti. È il caso, per esempio, del Bonus IRPEF.
L’incentivo, noto a tutti come ex Bonus Renzi, nasce come aumento di 80 euro al mese in busta paga per tutto l’anno. Negli anni questo sussidio è stato rimodulato.
Oggi infatti, il Bonus IRPEF consiste in un incremento in busta paga pari a 1.200 euro all’anno da spalmare in dodici mesi (100 euro al mese). Ricorda che questa agevolazione spetta, per la totalità dell’importo, solo a chi ha un reddito complessivo fino a 15mila euro.
In realtà l’ex Bonus Renzi viene riconosciuto anche a chi rientra nella fascia di reddito dai 15mila ai 28mila euro. Tuttavia, in questo caso, è necessario che la somma delle agevolazioni previste sia superiore all’IRPEF lorda.
In questo caso l’importo dell’incentivo non sarà fisso a 100 euro al mese. Il valore sarà calcolato in base alla differenza tra le detrazioni fiscali di cui il lavoratore ha diritto e l’IRPEF lorda a suo carico. L’importo massimo che è possibile ottenere come sussidio è di 1.200 euro all’anno.
Reddito complessivo | Valore del Bonus IRPEF, ex Bonus Renzi |
---|---|
fino a 15mila euro | 1.200 (100 euro al mese) |
da 15mila a 28mila euro | massimo 1.200 euro all’anno. L’importo è pari alla differenza tra gli sgravi fiscali di cui il lavoratore ha diritto e l’IRPEF lorda a suo carico |
oltre i 28mila euro | non spetta alcun Bonus IRPEF |
A chi spetta il Bonus IRPEF?
Al di là dei requisiti reddituali, per beneficiare del Bonus IRPEF bisogna rientrare in determinate categorie di lavoratori. È il caso, per esempio, di:
- soci e lavoratori delle cooperative;
- lavoratori in cassa integrazione:
- ordinaria;
- straordinaria;
- in deroga;
- con assegno ordinario e assegno di solidarietà;
- collaboratori con contratto a progetto o Co.Co.Co;
- stagisti e tirocinanti;
- beneficiari di una borsa di studio, di assegno o premio per lo studio;
- lavoratori socialmente utili;
- sacerdoti;
- disoccupati beneficiari dell’indennità NASPI;
- disoccupati titolari della DIS-COLL;
- disoccupati agricoli;
- lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio;
- lavoratori in congedo di paternità.
- revisori di società;
- amministratori comunali;
- addetti della Pubblica Amministrazione.
Come richiedere il Bonus IRPEF
Il Bonus IRPEF non va richiesto. Viene infatti riconosciuto in automatico in busta paga a tutti i lavoratori e le lavoratrici. È infatti compito del datore di lavoro versare in anticipo questo sussidio.
Per quanto riguarda i dipendenti pubblici, ci pensa direttamente lo Stato. Per chi è invece impiegato nel comparto privato, il titolare d’impresa lo riconosce calcolando l’importo in base ai redditi lordi che eroga al lavoratore.
Bisogna sottolineare che si tratta, nella maggior parte delle volte, di un calcolo presuntivo. Solo alla fine dell’anno infatti sarà possibile sapere se e quanto spetta al lavoratore. Il dipendent dovrà infatti presentare la dichiarazione dei redditi per effettuare il conguaglio corretto del Bonus IRPEF e sapere se:
- deve ancora ricevere alcune tranche di incentivo;
- deve restituire una parte di Bonus ricevuto.

FAQ sulle detrazioni per lavoro da dipendente
Cosa succede se non dichiaro correttamente le detrazioni?
Dichiarare correttamente le detrazioni è essenziale per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate. Se non dichiari correttamente o non fornisci la documentazione richiesta, potresti essere soggetto a multe o interessi sulle tasse non pagate.
È importante essere diligenti nel processo di dichiarazione dei redditi e cercare assistenza da un professionista, se necessario.
Ricorda che le agevolazioni per lavoro dipendente sono un modo legittimo per ridurre la tua responsabilità fiscale, ma è fondamentale farlo in modo accurato e onesto.
Consulta sempre le ultime normative fiscali e, se hai dubbi, rivolgiti a un commercialista o a un esperto tributario per ricevere consigli personalizzati.
Quali sono i vantaggi delle detrazioni fiscali?
Le detrazioni per lavoro da dipendente offrono numerosi vantaggi, tra cui la riduzione dell’imposta sul reddito. Questo significa che avrai più soldi a disposizione per le tue spese personali e familiari.
Inoltre, le detrazioni possono contribuire a migliorare la tua situazione finanziaria complessiva, consentendoti di risparmiare di più o investire per il futuro.
Cosa succede se dimentico di dichiarare una spesa detraibile?
Se dimentichi di dichiarare una spesa detraibile nella tua dichiarazione dei redditi, potresti perdere l’opportunità di ottenere il beneficio fiscale associato a quella spesa.
Tuttavia, se ti rendi conto dell’errore per tempo, puoi apportare correzioni presentando un’istanza di rettifica entro i termini previsti dalla legge.
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