Dipendenti in fuga dai Comuni: è una emorragia che non si ferma e va avanti da anni. La conseguenza? Gli enti locali sono sempre più sguarniti, pianta organica largamente incompleta, nonostante le assunzioni. Il motivo delle dimissioni di massa è quasi ovvio: gli stipendi sono i più bassi della pubblica amministrazione. Vediamo qual è la situazione, le possibili soluzioni e se ci sarà presto una nuova ondata di massicce assunzioni. (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Dipendenti in fuga dai Comuni: lo studio
Stipendi nei Comuni: una comparazione
Il Conto annuale del Tesoro ha fornito dati che chiariscono le differenze di stipendio nella pubblica amministrazione. Ecco una tabella comparativa:
Ente/Amministrazione | Stipendio lordo annuo (in euro) |
---|---|
Enti locali | 30.214 |
Ministeri | ~33.000 |
Agenzie fiscali | 38.000 |
Inps | 34.000 |
Da questi dati emerge chiaramente che i dipendenti degli enti locali guadagnano meno rispetto ad altre amministrazioni.
Concorrenza e attrattiva
Con la riapertura dei concorsi, molti dipendenti hanno scelto di muoversi verso:
- Altre amministrazioni con remunerazioni più elevate.
- Il settore privato, in particolare per profili più specializzati.
La rivelazione dell’IFEL
L’IFEL (Fondazione che funge da ufficio studi per l‘ANCI) ha reso noto che nel 2021, 14.549 dipendenti hanno detto addio ai Comuni. E la parte sorprendente? Nessuno di loro ha scelto la pensione, ma hanno volontariamente lasciato il loro posto (quindi ai vuoti in organico bisogna anche aggiungere i pensionamenti).
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L’andamento negli anni precedenti
Una tendenza consolidata
Se esaminiamo il passato, vediamo che la fuga di dipendenti dai Comuni non è un fenomeno nuovo:
- Negli ultimi sei anni, quasi 80.000 dipendenti hanno abbandonato i Comuni o le Regioni.
- Dall’anno 2007 al 2021, c’è stato un calo netto del 28% del personale nei Comuni.
Vediamo in questi post quando serve il diploma per lavorare in Comune e quando non è necessario.
Impatto sui servizi
Questo calo ha avuto un impatto particolare sugli uffici tecnici e di pianificazione territoriale. Nonostante ciò, i Comuni sono stati impegnati in progetti impegnativi come il Pnrr. Una statistica rivela che nonostante tutto nei Comuni più del 90% delle risorse assegnate sono state utilizzate efficacemente e tempestivamente.
Vedi cosa fa un impiegato comunale.
L’età media dei dipendenti
Un’altra sfida per i Comuni, come accennato, è l’età avanzata del personale:
- Età media: supera i 50 anni.
- 21% del personale ha oltre 60 anni e sta per andare in pensione.
Questo dato sottolinea l’importanza di reclutare nuovo personale e rendere i Comuni più attrattivi come luogo di lavoro.
I pro e i contro di lavorare in Comune
La conseguenze dell’inflazione
L’inflazione è una delle preoccupazioni predominanti nel panorama economico, influenzando non solo l’economia in generale ma anche gli stipendi nel settore pubblico. Il Ministro della Pubblica amministrazione ha chiarito che il problema del reclutamento non è limitato ai Comuni, ma riguarda qualsiasi organizzazione. Inoltre, ha sottolineato che:
- Il reclutamento è una sfida in tutta Italia.
- La questione dell’inflazione è cruciale: se il governo dovesse adeguare gli stipendi in base all’inflazione degli ultimi due anni, servirebbero ingenti risorse economiche, che non ci sono.
Tornano le assunzioni nei Comuni
Non tutto è negativo; ci sono segnali anche segnali di segno contrario:
- Le assunzioni nei Comuni sono in aumento, segnando una crescita significativa rispetto agli anni passati.
- Tuttavia, nonostante l’incremento delle assunzioni, l’organico continua a ridursi a causa del numero elevato di dipendenti che lasciano.
Cambio di rotta
Nonostante le difficoltà, ci sono segnali positivi:
- Il rafforzamento amministrativo introdotto con il Pnrr sembra dare i suoi frutti.
- Si registra un cambio di direzione sia in termini di reclutamento sia nella formazione dei dipendenti già in servizio.
- Tuttavia, l’attrattività del lavoro nei Comuni rispetto al settore privato rimane una preoccupazione.
- La chiarezza dei dati forniti dall’Ifel mette in evidenza la necessità di soluzioni innovative.
Fuga dagli uffici: i motivi
Il fenomeno della fuga dagli uffici non è qualcosa che si è sviluppato all’improvviso. Ci sono diversi fattori che hanno contribuito a questa situazione:
1. Stipendi poco competitivi
Il pubblico impiego, in particolar modo nei Comuni, offre stipendi che sono spesso inferiori rispetto ad altre amministrazioni e al settore privato. L’attrattiva di uno stipendio più elevato altrove è sicuramente uno dei principali motivi di questa fuga.
2. Mancanza di crescita professionale
Molti dipendenti sentono che, una volta entrati nel sistema comunale, le opportunità di crescita e avanzamento di carriera sono limitate.
3. Condizioni di lavoro
Gli uffici comunali, in alcuni casi, possono non offrire l’ambiente di lavoro più aggiornato o le risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro in modo efficiente.
4. Riduzione delle risorse
In molti Comuni, la pianta organica è diventata largamente incompleta a causa delle numerose uscite e delle assunzioni non sufficienti a coprire le vacanze.
Tabella: Comparazione stipendi nelle varie amministrazioni:
Amministrazione | Stipendio medio annuo (€) |
---|---|
Comuni | 30.214 |
Ministeri | 33.000 |
Agenzie fiscali | 38.000 |
INPS | 34.000 |
Emorragia di dimissioni: l’altro lato della medaglia
La fuga non è dovuta solo a pensionamenti, quindi, ma anche e soprattutto a dimissioni. Questo rappresenta una nuova e crescente sfida per i Comuni:
1. Aumento delle dimissioni
Dal 2015 al 2021, le dimissioni sono praticamente raddoppiate. Nel 2021, ben 14.548 dipendenti hanno lasciato i loro posti, un aumento dell’89% in soli sei anni.
2. Mancata attrattività del posto pubblico
Il fenomeno delle dimissioni è un chiaro segnale della ridotta attrattività del lavoro nel settore pubblico, in particolare nei Comuni.
3. Sfide future per i Comuni
Il crescente numero di dimissioni, combinato con un’età media elevata dei dipendenti, mette i Comuni di fronte a nuove sfide. Molti di questi dipendenti sono prossimi alla pensione, il che significherà una maggiore necessità di nuove assunzioni nel prossimo futuro.
Grafico: Numero di dimissioni
nei Comuni (2015-2021):
- 2015: 7.700
- 2016: 8.200
- 2017: 9.000
- 2018: 10.500
- 2019: 12.000
- 2020: 13.500
- 2021: 14.548
In conclusione, la fuga di dipendenti dai Comuni è un problema complesso che ha radici profonde. Affrontarlo richiederà non solo maggiori investimenti, ma anche una riflessione strategica su come rendere il lavoro comunale più attrattivo per i potenziali dipendenti.

FAQ (domande e risposte)
Perché i dipendenti stanno abbandonando i Comuni?
I dipendenti stanno lasciando i Comuni per vari motivi. Il primo e forse il più evidente è la questione salariale. Gli stipendi offerti nei Comuni sono tra i più bassi nell’ambito della pubblica amministrazione. Questo fa sì che molti dipendenti siano attratti da altre amministrazioni dove le remunerazioni sono più elevate o, nel caso di profili specializzati, siano tentati dal settore privato. Inoltre, l’attrattività del posto pubblico, soprattutto nei Comuni, è diminuita nel tempo, spingendo molti a cercare opportunità alternative.
Qual è la media salariale nei Comuni rispetto ad altre amministrazioni?
La media salariale per i dipendenti degli enti locali (non dirigenti) è di 30.214 euro lordi l’anno. In confronto, i dipendenti dei ministeri guadagnano quasi 33 mila euro, quelli delle Agenzie fiscali 38 mila euro e quelli dell’INPS 34 mila euro. Questa differenza significativa nei salari rende altre amministrazioni più attraenti rispetto ai Comuni.
Quanti dipendenti hanno lasciato i Comuni nel 2021?
Nel 2021, 14.549 dipendenti hanno lasciato il loro posto fisso in un ente locale. E’ importante sottolineare che nessuno di questi dipendenti è andato in pensione: tutte queste persone hanno scelto volontariamente di lasciare il proprio lavoro.
Come sta evolvendo il reclutamento nei Comuni negli ultimi anni?
Nel corso degli anni, il reclutamento nei Comuni ha subito varie fluttuazioni. Tuttavia, recentemente si è registrata una tendenza positiva: nel 2021, le assunzioni sono state 30.828, registrando un aumento del 131,9% rispetto ai numeri del 2017. Nonostante questo, il numero complessivo di dipendenti nei Comuni sta ancora diminuendo, poiché le uscite superano le nuove assunzioni.
Perché il numero di dimissioni nei Comuni è in aumento?
L’aumento delle dimissioni nei Comuni può essere attribuito a vari fattori. Oltre alla questione degli stipendi non competitivi, c’è una percezione crescente che lavorare per un Comune non offra le stesse opportunità di crescita professionale rispetto ad altre amministrazioni o al settore privato. Inoltre, l’attrattività generale del posto pubblico sta diminuendo, specialmente nei Comuni, dove le persone sentono di non essere adeguatamente compensate per il lavoro che svolgono.
Quali sono le sfide finanziarie per i Comuni riguardo alle assunzioni?
I Comuni sono di fronte a una sfida finanziaria significativa. Nonostante il crescente numero di assunzioni, i bilanci locali stanno affrontando una sorta di “sclerotizzazione”. I costi complessivi del personale stanno aumentando a causa dei rinnovi contrattuali e dell’introduzione di nuovi incarichi e rapporti a termine. Questo, combinato con le entrate fiscali che hanno raggiunto il loro picco, rischia di rendere obsoleti i parametri finanziari stabiliti nel 2019. Di conseguenza, molti enti potrebbero trovarsi in una posizione finanziaria precaria, con margini ridotti per nuove assunzioni in futuro.
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