In questo articolo parleremo di dipendenti pubblici e trattenuta per malattia: come funziona? (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Dipendenti pubblici e giorni di malattia: la riforma Brunetta
Come si applica la trattenuta per giorni di malattia ai dipendenti pubblici? L’ultima novità su questo tema è stata la riforma Brunetta, con il decreto legislativo numero 150 del 2009.
Il decreto è intervenuto sul corpo del Testo Unico sul Pubblico Impiego (decreto legislativo numero 165 del 2001) per quel che concerne i giorni di malattia per i dipendenti pubblici.
La riforma Brunetta ha introdotto modalità più efficaci per controllare le assenze dei dipendenti pubblici, ribadendo per le amministrazioni un dovere, richiedere la visita fiscale per il dipendente, anche se il giorno di malattia è uno soltanto.
Gli orari delle visite fiscali per i dipendenti pubblici sono: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
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Dipendenti pubblici e trattenuta per malattia: come funziona?
Restando concentrati sulla trattenuta per malattia, con la circolare numero 10 del 2011, il Dipartimento Funzione Pubblica ha confermato che per i primi 10 giorni di ciascun periodo di malattia deve essere erogato soltanto il trattamento economico fondamentale definito dai contratti collettivi.

La norma esclude dalle trattenute relative ai primi 10 giorni di malattia solo i periodi di assenza legati a ricovero ospedaliero. Il day hospital e la successiva convalescenza ordinata dal presidio ospedaliero, invece, rientrano nella casistica in cui la decurtazione non deve essere effettuata.
Se il periodo di malattia è superiore a 10 giorni, dall’11° giorno è escluso il solo trattamento accessorio variabile; se il periodo di malattia è superiore a 15 giorni, dall’11° giorno di malattia è corrisposto anche il trattamento economico variabile.
Dipendenti pubblici e trattenuta per malattia: certificati medici
Se il periodo di malattia si protrae oltre i 10 giorni, è necessario ottenere un certificato rilasciato dal Sistema Sanitario Nazionale o da un medico con questi convenzionato.
Dopo il secondo episodio di malattia nel corso dell’anno solare, la successiva malattia può essere concessa solamente con un certificato rilasciato dal Sistema Sanitario Nazionale o da un medico con
questi convenzionato.
Inoltre, è stato confermato l’obbligo di disporre la visita fiscale dal primo giorno di assenza, se si verifica nei giorni precedenti o successivi ai giorni festivi.

Faq su dipendenti pubblici e malattia
Quanto dura la malattia per i dipendenti statali?
Il primo limite previsto dalla contrattualizzazione nazionale, è quello dei diciotto mesi (definito periodo di comporto ndr). Il comma 1 dell’articolo 29 infatti afferma che «Il dipendente non in prova, assente per malattia, ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di diciotto mesi». Questo periodo massimo è prorogabile per altri diciotto mesi solo «per casi particolarmente gravi» e previa richiesta del lavoratore dipendente.
Il periodo di malattia può essere frazionato?
Sì, i 18 mesi di malattia possono essere frazionati senza alcun problema. Durante questo periodo, il dipendente ha diritto a mantenere il posto di lavoro e a beneficiare di una regolare retribuzione. Il valore dello stipendio però, è variabile in base al periodo per il quale resti a casa senza lavorare. In sostanza la retribuzione diminuirà progressivamente con l’allungarsi del periodo della malattia.
Durante il periodo di malattia il dipendente pubblico matura giorni di ferie?
Sì, come chiarito dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2008, durante il periodo di assenza per motivi di salute il dipendente pubblico matura regolarmente le ferie. Questi giorni saranno regolarmente conteggiati in busta paga.
Cosa accade allo stipendio se non sono a casa al momento della visita fiscale?
Se durante le fasce orarie di reperibilità obbligatorie previste per le visite fiscali non sei presente a casa, potresti andare incontro a una sanzione di tipo economico e, forse, anche disciplinare.
Le ammende consistono nel:
- 100% della decurtazione dello stipendio per i primi dieci giorni di malattia;
- 50% di riduzione della retribuzione per i successi giorni.
Ci sono però una serie di motivazioni che giusitificano la tua assenza da casa negli orari della visita fiscale come le visite mediche o la necessità di cure presso laboratori e ambulatori. In ogni caso va prodotta un’apposita documentazione che attesti e giustifichi l’assenza dal luogo di residenza o domicilio indicato per la visita fiscale, presentata entro i quindici giorni successivi dalla notifica della sanzione.
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