Dove vivere con una pensione di 1000 euro? L’Italia non è sempre tra le mete preferite per chi, dopo anni di lavoro e sacrifici, vuole godersi la vecchiaia e un meritato riposo (scopri le ultimissime notizie sulle pensioni sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Dove vivere con una pensione di 1000 euro?
L’INPS, tramite i suoi periodici report, ci restituisce la situazione delle pensioni che, mensilmente, vengono erogate all’estero dall’ente.
La maggior parte degli assegni previdenziali che vengono pagati fuori dallo stivale riguardano cittadini canadesi e americani. Si tratta di pensioni molto basse (circa 150 euro al mese ndr) e fanno riferimento a brevi periodi lavorativi svolti da questi cittadini esteri nel nostro Paese.
Stando ai dati INPS poi sono circa 3mila, al momento, i cittadini e le cittadine italiani che, una volta raggiunta la pensione, scelgono di trasferirsi all’estero.
Le mete più ambite sono quelle europee come:
- il Portogallo;
- l’isola di Cipro;
- Malta;
- la Spagna;
- la Romania;
- la Bulgaria;
- la Croazia.
I dati sono del tutto diversi per quanto riguarda i giovani e gli adulti che scelgono di lasciare l’Italia per una vita più fortunata all’estero.
Dagli ultimi dati si parla di circa 80mila laureati italiani che sono andati a vivere fuori dal nostro Paese negli ultimi dieci anni.
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Perché andare all’estero dopo la pensione
Molti pensionati e pensionate, inclusi quelli che percepiscono prestazioni di invalidità civile, scelgono di andare a vivere all’estero dopo il raggiungimento del collocamento a riposo dal lavoro.
Le ragioni sono in genere di due tipi:
- motivo economico => nei Paesi europei, specialmente quelli dell’Est e in città lontano dalle capitali, il tenore di vita è basso e con i soldi della pensione italiana si riesce a vivere senza difficoltà. Alcuni Paesi poi, per attirare nuovi cittadini dall’estero hanno ideato una politica fiscale particolare nei confronti dei nuovi residenti. Ecco alcuni esempi:
- in Portogallo per i primi 10 anni i residenti non abituali non pagano imposte sul reddito;
- in Bulgaria i nuovi residenti pensionati godono dell’esenzione totale delle imposte;
- a Cipro viene varata un’aliquota d’imposta fissa pari al 5 per cento;
- pretesto logistico => nei Paesi europei, in particolare quelli vicini all’Italia, cultura, alimentazione e abitudini sono simili. Il fattore della distanza fisica e degli ottimi collegamenti via aereo o treno non sono da trascurare. In questo modo infatti i pensionati possono tornare con facilità in Italia per fare visita ad amici e parenti rimasti nel nostro Paese.
Dove vivere bene con una pensione di 1000 euro: anche extra UE
La International Living ha realizzato, come ogni anno, una classifica con i migliori paesi dove andare a vivere dopo la pensione.
Nel 2023 i luoghi migliori sono:
- il Portogallo => è il sesto paese più sicuro al mondo, secondo il Global Peace Index. L’assistenza sanitaria è economica ed eccellente. Per l’OMS si classifica al 12esimo posto a livello modiale.
- il Messico => la maggior parte delle coppie scopre di poter vivere in modo tranquillo con circa 2mila o 2500 euro al mese, anche in località abbastanza popolari;
- Panamá => il visto “Pensionado” rende facile trasferirsi se si ha una pensione di almeno mille dollari al mese;
- l’Ecuador => gli affitti sono convenienti. Puoi trovare condomini con due camere da letto e due bagni a partire da 500 dollari;
- la Costarica => gli stranieri in questo Paese continuano ad arrivare a ondate. Oltre il 10 per cento dei 5 milioni di abitanti vengono dall’estero;
- la Spagna => a seconda della posizione, la Spagna può essere una delle località più economiche o più costose del Mediterraneo. L’assicurazione medica privata può costare anche solo 100 dollari al mese;
- la Grecia;
- la Francia => i costi degli alloggi sono, in media, circa il 34 per cento in meno rispetto a quelli degli Stati Uniti;
- l’Italia => nel nostro Paese l’assistenza sanitaria è al secondo posto nel mondo secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità;
- la Thailandia;
- la Colombia => ha uno dei 25 sistemi sanitari migliori del mondo. I residenti possono beneficiare di un’assicurazione sanitaria a partire da 35 dollari a persona al mese. Anche il costo di farmaci e visite mediche è molto contenuto;
Dove vivere dopo la pensione in Italia?
Se invece non hai intenzione di trasferirti all’estero, vediamo dove vivere con una pensione di 1000 euro in Italia. Il nostro Paese offre numerose località per vivere una vita post lavorativa serena e senza dover spendere grandi cifre.
Innanzitutto conviene spostarsi dalle grandi e caotiche città come Roma, Milano, Napoli e Torino. Una vita nell’entroterra o comunque in provincia, può essere molto più tranquilla.
Una delle regioni più ambite dai pensionati è l’Abruzzo, spesso definito come il polmone verde d’Europa, è stato premiato come la Regione italiana più a misura di pensionato per diverse volte dall’Huffington Post.
Anche in Molise, Umbria, Basilicata, Calabria e Campania esistono molte località che possono accontentare i desideri dei pensionati più esigenti. Sono diversi infatti i borghi che hanno predisposto dei piani ad hoc proprio per nuovi residenti tramite la vendita di case a basso costo o a una quasi nulla pressione fiscale comunale.
Non mancano infine posti interessanti anche nel Nord Italia. Tuttavia qui, con una pensione da mille euro non si riesce ad avere una vita agiata come al Sud. Nel Meridione del Paese infatti il rapporto economico è di circa 1 a 1,5.
Quindi un assegno da mille euro al Nord varrà come uno da 1500 euro nel Sud.

Faq sulle pensioni in Italia
Quante tasse si pagano sulla pensione in Italia?
In Italia, le pensioni sono soggette all’imposizione fiscale. Le tasse sulla pensione indicano da diversi fattori, come l’ammontare della pensione stessa e la situazione personale del pensionato.
Il sistema fiscale italiano prevede una tassazione progressiva, il che significa che a seconda del reddito, si vietano diverse aliquote fiscali. Nel caso delle pensioni, si applica una trattenuta alla fonte, che viene calcolata in base all’importo della pensione. Questa trattenuta tiene conto delle detrazioni e delle deduzioni a cui il pensionato ha diritto.
Per avere un’idea approssimativa dell’importo netto della pensione, è possibile consultare le tabelle fiscali fornite dall’Agenzia delle Entrate o fare riferimento a un consulente fiscale. È importante tenere presente che la situazione fiscale di ciascun individuo può variare in base alle specifiche circostanze personali.
Come si fa a calcolare il netto della pensione?
Il calcolo del netto della pensione dipende da diversi fattori, tra cui l’importo lordo della pensione, le detrazioni fiscali e le trattenute previdenziali. Per ottenere un’approssimazione del netto mensile, puoi seguire questi passaggi:
- determina l’importo lordo della tua pensione mensile;
- verifica le detrazioni fiscali a cui hai diritto;
- sottrai le detrazioni fiscali dall’importo lordo della pensione;
- considera eventuali trattenute previdenziali, come l’INPS, che vengono applicate alla pensione;
- sottrai le trattenute previdenziali dal totale ottenuto al passaggio precedente;
- il risultato ottenuto rappresenta l’importo netto approssimativo della tua pensione mensile.
Ricorda che questi sono solo passaggi indicativi per avere un’idea del netto della pensione. Per un calcolo più preciso e personalizzato, è consigliabile consultare un consulente fiscale o fare riferimento alle informazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.
Le norme in materia di fisco e pensioni variano molto spesso. È volontà del Governo poi mettere a punto, entro la fine della legislatura, il superamento della legge Fornero e l’introduzione delle pensioni minime di mille euro.
Quanto aumenta la pensione per ogni anno di lavoro in più?
L’aumento della pensione per ogni anno di lavoro aggiuntivo dipende da diversi fattori. In generale, il sistema di previdenza sociale tiene conto di vari elementi, come l’ammontare dei tuoi contributi, la durata della tua carriera lavorativa, il riscatto della laurea e il tuo reddito medio. Tuttavia, non esiste una regola precisa che indica un incremento fisso per ogni anno lavorativo.
Il sistema pensionistico italiano adotta un metodo di calcolo basato sul sistema contributivo. Questo significa che la tua pensione dipenderà principalmente dai contributi che hai versato nel corso della tua carriera. In linea di massima, più contribuisci, maggiori saranno le tue possibilità di ottenere una pensione più alta.
Ricorda che, oltre alla pensione di base, potrebbero esserci anche altri fattori che influenzano l’ammontare complessivo della tua pensione, come i contributi volontari oi meccanismi di rivalutazione. Per avere una visione chiara della tua situazione previdenziale, è consigliabile rivolgersi a un consulente specializzato o contattare direttamente l’ente previdenziale di competenza.
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