Vediamo insieme l’elenco dei lavori usuranti nel 2023 e come accedere alla pensione a loro dedicata (scopri le ultimissime notizie sulle pensioni sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Elenco dei lavori usuranti nel 2023
Una delle pensioni presenti e più apprezzate nel panorama previdenziale italiano è la pensione anticipata per lavori usuranti.
Prima di vedere quali sono i requisiti per accedervi, ecco l’elenco dei lavori usuranti nel 2023:
- lavori in galleria, cava o miniera: mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità;
- lavori nelle cave: mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
- lavori nelle gallerie: mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità;
- lavori in cassoni ad aria compressa;
- lavori svolti dai palombari;
- lavori ad alte temperature: mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di 2 fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale;
- lavorazione del vetro cavo: mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
- lavori espletati in spazi ristretti: con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuativamente all’interno di spazi ristretti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
- lavori di asportazione dell’amianto: mansioni svolte con carattere di prevalenza e continuità.
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Elenco dei lavori usuranti nel 2023: cosa sono i lavori usuranti?
Per lavori usuranti, dunque, intendiamo quelle mansioni svolte in luoghi pericolosi, ad alte temperature, svolte in contesti rischiosi, sott’acqua, ad altezze elevate o in spazi ristretti.
Oltre a loro possono fare domanda per la pensione, il cui termine scade il 21 dicembre 2023, anche i lavoratori addetti alla “linea catena”, i conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, con almeno 9 posti e i lavoratori notturni, di cui vi parleremo in seguito.
Non basta, però, fare un lavoro usurante per andare in pensione con qualche anno di anticipo. È necessario che le attività usuranti siano state svolte per almeno la metà dell’intero periodo lavorativo o per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni lavorati.

Elenco dei lavori usuranti nel 2023: requisiti per la pensione
Alla categoria di lavoratori usuranti è consentito l’accesso alla pensione con 35 anni di contributi versati e un’età minima di 61 anni e 7 mesi.
La pensione per lavori usuranti segue lo schema delle quote:
- con quota 97,7 possono andare in pensione i lavoratori dipendenti, con 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi versati;
- con quota 98,7 possono andare in pensione i lavoratori autonomi, con 62 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi versati.
Lo Stato, inoltre, tutela anche i lavoratori impiegati in orari notturni, se appartenenti a queste categorie:
- lavoratori a turni che prestano attività nel periodo notturno per almeno 6 ore e per un numero minimo 78 notti lavorate all’anno;
- lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le 5 del mattino, per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo;
- lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, impegnati in catena di montaggio;
- conducenti di autoveicoli di capienza non inferiore a 9 posti adibiti a trasporto pubblico collettivo.
Anche per loro la pensione matura con 35 anni di contributi versati, ma con requisiti anagrafici diversi rispetto alle categorie elencate in precedenza.
Se il lavoratore ha effettuato dai 72 ai 77 turni di notte in un anno di lavoro (da non confondere con l’anno solare), potrà andare in pensione con 62 anni e 7 mesi di età se dipendente (quota 98,7) o con 63 anni e 7 mesi di età se lavoratore autonomo (quota 99,7).
Se il lavoratore ha effettuato dai 64 ai 71 turni di notte in un anno di lavoro, potrà andare in pensione con 63 anni e 7 mesi di età (quota 99,7) se dipendente oppure con 64 anni e 7 mesi di età (quota 100,7) se lavoratore autonomo.
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