L’ex Bonus Renzi sulla Naspi è uno degli incentivi a cui hanno diritto i percettori di questa tipologia di indennità di disoccupazione. Scopri come funziona e quando la erogano (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Ex Bonus Renzi sulla Naspi: sono compatibili?
Chi beneficia dell’indennità Naspi ha diritto a ricevere anche il trattamento integrativo. Si tratta di un pagamento extra di 100 euro al mese che vengono versati insieme all’accredito dell’assegno di disoccupazione.
Il valore dell’incentivo varia a seconda del reddito dei beneficiari. Ricorda però che l’importo massimo del sussidio, conosciuto anche come Bonus IRPEF, è pari a 1.200 euro all’anno.
Bonus Irpef sulla Naspi: devo fare domanda?
Per ricevere il Bonus Irpef sulla Naspi non è necessario presentare alcuna domanda di incentivo. Il trattamento integrativo infatti, ti viene riconosciuto in automatico dall’INPS.
Sarà cura dell’istituto di previdenza sociale procedere con gli accrediti ogni mese. Qualora dovessi riscontrare difficoltà o mancanza di pagamenti, contatta subito l’ufficio territoriale INPS più vicino oppure affidati al servizio di Contact Center ai seguenti numeri:
- 803 164, gratuito da rete fissa;
- 06 164 164 da cellulare a pagamento, le tariffe variano in base al proprio gestore telefonico.
Se finisco la Naspi perdo anche il Bonus Renzi?
Chi termina la Naspi può continuare a ricevere il Bonus IRPEF? La risposta a questa domanda non è unica e universale. Premettiamo che si tratta di due piani di beneficio differenti. Il trattamento integrativo e la Naspi infatti, sono del tutto indipendenti tra loro.
Tuttavia, spesso, i beneficiari che non beneficiano più della Naspi non ricevono nemmeno l’ex Bonus Renzi. Il tutto però dipende in base all’applicazione di specifiche normative e condizioni che variano da caso a caso.
Per saperne di più conviene rivolgersi a un libero professionista esperto nel settore. In alternativa puoi anche contare sulle competenze dei funzionari di un patronato territoriale o di un Caf, centro di assistenza fiscale.
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Ex Bonus Renzi in busta paga per i lavoratori
Oltre i disoccupati, hanno diritto a ricevere l’ex Bonus Renzi anche una lunga lista di lavoratori. In particolare lo possono ottenere tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici sia privati.
Se i disoccupati ricevono il trattamento integrativo direttamente sul conto e insieme alla Naspi, per i lavoratori dipendenti funziona in modo molto simile.
È infatti in busta paga che appare il sussidio che, anche in questo caso, viene corrisposto in automatico ogni mese.
Trattamento integrativo IRPEF in busta paga: come controllare
Abbiamo visto come il pagamento del Bonus Irpef è collegato sia alla Naspi sia alla busta paga dei lavoratori. Se il pagamento però avviene in modo automatico, capiamo come controllare l’avvenuto accredito in busta paga.
In primis chiariamo che, di norma, l’ex Bonus Renzi viene erogato già a metà mese sulle buste paga dei lavoratori dipendenti. Una delle prime date per il mese di ottobre, per esempio, è il prossimo venerdì 13.
All’atto della lettura della busta paga poi, per controllare l’avvenuto accredito dell’incentivo, cerca nel cedolino la voce “Trattamento integrativo L.21/2020”. Potrai così anche controllare l’importo del Bonus, che varia a seconda della fascia di reddito di appartenenza.
Quando arriva la Naspi? Le date di pagamento
Come per tutti gli altri sussidi, anche la Naspi segue un calendario di pagamento ben specifico e dettagliato. Tuttavia, i giorni dedicati agli accrediti variano a seconda delle possibilità tecniche dell’INPS di erogare gli assegni.
Il pagamento della Naspi, in genere, si concentra verso la prima metà di ogni mese. A ottobre infatti, i primi accrediti sono previsti per lunedì 9 e martedì 10.
Quando mi pagheranno la Naspi? Controlla sul sito INPS
Per conoscere nel dettaglio le date di accredito della Naspi, è necessario visitare il fascicolo previdenziale del cittadino. Per farlo devi collegarti direttamente al portale ufficiale dell’INPS e accedere usando una delle identità digitali riconosciute dalla Pubblica Amministrazione come lo Spid, la Cie o la Cns.
Una volta fatto l’accesso al servizio “fascicolo previdenziale del cittadino“, segui la sezione “prestazioni e pagamenti“. Lì potrai consultare se già appaiono, le date di accredito previste per la Naspi.
Quanto vale l’ex Bonus Renzi?
Il valore dell’ex Bonus Renzi è pari a 100 euro al mese, quindi 1200 euro all’anno. Questo importo però è riservato solo ai lavoratori e ai disoccupati che hanno un reddito fino a massimo 15mila euro.
Chi invece ha un reddito che rientra nella fascia 15mila – 28mila euro, ha sempre diritto al sussidio IRPEF solo che in misura ridotta. Si può percepire infatti un importo pari alla differenza tra le detrazioni e le tasse da pagare al lordo.
Ecco un pratico esempio:
Un lavoratore dipendente beneficiario del Bonus IRPEF è titolare di un’imposta lorda da 1.200 euro mentre le sue detrazioni hanno un valore di 1.800 euro.
Il calcolo che deve svolgere è: 1.800 euro – 1.200 euro = 600 euro. Questo è l’importo di Bonus Irpef che percepirà durante l’anno.

FAQ sull’ex Bonus Renzi e la Naspi
Chi può ricevere il Bonus IRPEF nel 2023?
Il Bonus IRPEF è un sussidio riservato ai disoccupati e ai lavoratori dipendenti. Per beneficiare di questo sussidio è necessario essere (una delle seguenti categorie ndr):
- soci lavoratori di cooperative;
- lavoratori in cassa integrazione:
- ordinaria;
- straordinaria;
- in deroga;
- assegno ordinario;
- assegno di solidarietà;
- collaboratori con contratto a progetto o co.co.co;
- stagisti e tirocinanti;
- percettori di borsa di studio, di assegno o premio per studio;
- lavoratori socialmente utili;
- sacerdoti;
- disoccupati titolari dell’indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll;
- cittadini che percepiscono la disoccupazione agricola;
- lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio;
- lavoratori in congedo di paternità.
Quando sarà pagato l’ex Bonus Renzi?
L’ex Bonus Renzi sarà pagato nella seconda metà di novembre 2023. Nello specifico alcuni accrediti sono previsti il 13, il 14 o il 15 novembre 2023.
Come si chiede la Naspi?
Per richiedere l’indennità di disoccupazione Naspi è necessario presentare un’apposita domanda in modalità telematica. Per farlo segui questi passaggi:
- accedi al sito INPS. Vai sul sito dell’INPS e cerca la sezione dedicata alla richiesta della Naspi;
- verifica i requisiti. Controlla di soddisfare i requisiti necessari per poter accedere alla Naspi. Tra questi può esserci anche il periodo di contribuzione o altre condizioni più specifiche;
- compila la domanda online. Segui le istruzioni fornite dal sito e compila la domanda online. Carica sulla piattaforma tutte le informazioni richieste in modo accurato;
- attendi l’accettazione. Dopo aver inoltrato la domanda, l’INPS valuterà la tua richiesta e verificherà se hai diritto alla Naspi. In caso positivo, all’interno del fascicolo previdenziale del cittadino, potrai notare la voce “domanda accolta”. In caso negativo invece la richiesta risulterà “rigettata”.
In merito all’ultimo punto dell’elenco precedente, nota bene che i termini precisi utilizzati dalla piattaforma INPS potrebbero variare leggermente.
Cos’è la Naspi
Per chiarire cos’è la Naspi è utile visitare il sito ufficiale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. Il portale afferma che «La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASPI) è una indennità mensile di disoccupazione, istituita dall’articolo 1, decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22».
Questo sussidio «sostituisce le precedenti prestazioni di disoccupazione ASpI e MiniASpI – in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati a decorrere dal 1° maggio 2015. La NASPI viene erogata su domanda dell’interessato».
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