Giovani professionisti, sembra un termine sempre più raro da sentire. I nuovi iscritti alle professioni sono in costante calo e ciò comporta conseguenze rilevanti (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Perché i giovani sono in fuga dalle professioni? La risposta a questa domanda risiede in una serie di fattori.
Secondo l’ultimo rapporto Adepp, la fascia di iscritti tra i 40 e i 50 anni, nel 2005 rappresentava il 31,2% del totale, ma nel 2021 si è ridotta al 26,9%.
Invece, quella tra i 50 e i 60 anni è passata, nello stesso periodo, dal 18% al 25,6 per cento. E gli under 40? Nel 2005 rappresentavano il 41% degli iscritti alle Casse, ma nel 2021 la percentuale è scesa al 28,2%.
Qual è l’età media dei professionisti in Italia? Le statistiche ci indicano un progressivo invecchiamento della popolazione professionale.
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Un quadro preoccupante per le professioni
Nel 2022, gli iscritti all’Albo dei commercialisti sono rimasti stabili sopra 120mila unità. A destare preoccupazione è il dato degli iscritti nel Registro dei praticanti, diminuiti dell’8,4%, arrivando a fine 2022 a 12.781 unità. Il calo degli iscritti all’Albo interessa maggiormente il Sud.
Ma quali sono le professioni più in crisi per la carenza di giovani? Oltre ai commercialisti, un altro esempio è dato dai notai.
Riguardo i redditi, il reddito medio professionale del 2022 (anno d’imposta 2021) si è incrementato del 9,3% rispetto al 2020 ed è pari a 68.073 euro. Tuttavia, qual è lo stipendio medio di un giovane professionista? Questa domanda è più difficile da rispondere, in quanto dipende da molti fattori, tra cui l’età, il genere e il settore di specializzazione.
Identità dei giovani professionisti
Nei giovani, l’identità professionale è diffusa e flessibile. C’è un bisogno di sperimentare identità diverse e una difficoltà a impegnarsi in scelte definitive. Ciò mette in crisi il nostro modello economico, il welfare e anche il nostro modello di vita.
Per attrarre i talenti e garantire un futuro alle professioni, sarà necessario ridurre il divario tra i valori dei giovani in riferimento al lavoro e ciò che il mondo delle professioni richiede.
Finanziamenti europei giovani professionisti
Per sostenere i giovani professionisti, l’Unione Europea mette a disposizione dei fondi. Infatti, anche chi svolge attività da libero professionista può avere accesso a interessanti agevolazioni. Tra queste, si segnalano i fondi diretti e i fondi indiretti europei.
- I fondi diretti sono assegnati dall’Unione Europea ai beneficiari senza il coinvolgimento degli stati membri. Questi fondi sono di solito molto specifici e possono essere legati a settori come la ricerca, l’innovazione o l’istruzione.
- I fondi indiretti, invece, sono assegnati dall’Unione Europea agli stati membri che poi li distribuiscono ai beneficiari finali attraverso programmi nazionali o regionali.
Tra i programmi di finanziamento europei più noti e utilizzati da giovani professionisti troviamo il Programma Horizon Europe, che promuove la ricerca e l’innovazione, e il Programma Erasmus+, che supporta l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa.
Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è un altro strumento fondamentale dell’UE per sostenere l’occupazione dei giovani e l’istruzione. Il FSE finanzia programmi di formazione professionale, aiuta i disoccupati a trovare un lavoro e lavora per migliorare le condizioni di lavoro.
Inoltre, il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS) può fornire finanziamenti a professionisti o imprese innovative, contribuendo così a stimolare la crescita economica e l’occupazione.

FAQ (domande e risposte)
Qual è la tendenza riguardo all’allontanamento dei giovani dalle professioni?
L’allontanamento dei giovani dalle professioni è in costante aumento, con un calo significativo degli iscritti tra i giovani under 40. Ciò può essere attribuito a diversi fattori, come l’innalzamento dell’età pensionabile, l’invecchiamento della popolazione e la diminuzione degli iscritti all’università.
Quali sono le professioni che stanno subendo una flessione maggiore?
Le professioni che stanno registrando una significativa flessione includono commercialisti, ingegneri, medici e notai. Queste professioni sono caratterizzate da modalità di formazione e selezione specifiche, nonché da regole di esercizio professionali differenziate. Tuttavia, è importante sottolineare che la tendenza non è uniforme in tutte le regioni del Paese.
Quali sono le ragioni dietro l’allontanamento dei giovani dalle professioni?
Le ragioni principali includono l’aumento dell’età pensionabile, che porta a lavorare più a lungo, l’invecchiamento generale della popolazione e il calo degli iscritti all’università nel periodo tra il 2005 e il 2013. Inoltre, molti giovani professionisti entrano nel campo dopo i 35 anni, avendo alle spalle esperienze lavorative diverse.
Qual è l’impatto delle uscite rispetto ai nuovi ingressi nelle professioni?
Il sistema delle professioni sta affrontando una sfida in termini di rapporto tra uscite e nuovi ingressi. Attualmente, il numero di uscite dalle professioni è maggiore rispetto a quello dei nuovi ingressi. Ciò significa che il sistema delle professioni sta affrontando una diminuzione dei praticanti e degli iscritti, il che potrebbe avere implicazioni significative per la continuità e la vitalità di queste professioni nel lungo periodo.
Quali sono le spese ammissibili per ottenere i finanziamenti europei?
Le spese che possono essere finanziate attraverso i fondi europei devono rientrare in determinati criteri. Le spese ammissibili includono l’acquisto di attrezzature, materiali, beni strumentali e tecnologici, arredi, sistemi di sicurezza e la partecipazione a eventi come fiere e congressi. Sono anche finanziabili le spese per garanzie e fideiussioni. Tuttavia, è importante verificare i requisiti specifici dei singoli bandi e programmi per assicurarsi che le spese siano conformi alle linee guida.
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