Cosa fa un impiegato comunale durante l’orario di lavoro e quindi, quali sono le sue principali mansioni da svolgere una volta assunto? Scopriamolo insieme (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Cosa fa un impiegato comunale?
Un impiegato comunale svolge una serie di mansioni fondamentali per l’ente per il quale lavora. Innanzitutto bisogna definire bene il ruolo dell’impiegato. In questo articolo parleremo per lo più dell’impiegato che occupa il posto di funzionario comunale.
Ricorda però che, tra gli i profili comunali, rientrano anche mansioni “più pratiche” come quelle di manutentore, gestore delle aree verdi, autista, elettricista e così via.
Le mansioni di un impiegato comunale
Lavorare in un comune, soprattutto se piccolo, significa occuparsi di molte attività. In genere infatti, più grande è l’ente, più sono i dipendenti e quindi più è differenziato il lavoro. Un impiegato comunale può svolgere diversi compiti tra cui:
- emettere avvisi pubblici;
- gestire le licenze;
- gestire, organizzare ed elaborare certificati e documenti anagrafici;
- istituire servizi elettorali;
- organizzare, elaborare e mettere in ordine fascicoli;
- gestire le pubblicazioni matrimoniali e le certificazioni di stato civile;
Impiegato comunale stipendio
Dopo aver visto cosa fa un impiegato comunale scopriamo qual è la retribuzione media di chi svolge questo lavoro.
Non è possibile definire in modo preciso e certo qual è lo stipendio di un impiegato comunale. In questo calcolo infatti entrano in gioco numerosi fattori come:
- l’anzianità di servizio;
- le mansioni svolte;
- gli eventuali straordinari sostenuti.
Tuttavia possiamo dire che, in media, un impiegato comunale guadagna dai mille euro al mese in su. A metà carriera lo stipendio si attesta anche tra i 1.300 e i 1.400 euro mensili netti.
Se infine sei un impiegato comunale e sei anche laureato, puoi contare anche su uno stipendio che tocca i 2mila euro netti al mese, a metà carriera.
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Come lavorare in Comune
Per lavorare in comune hai diverse possibilità da seguire. Una su tutte è quella di partecipare a un classico concorso pubblico. I bandi di selezione sono infatti in continua pubblicazione ed entro la fine dell’anno saranno migliaia i comuni a mettere sotto contratto nuovi dipendenti.
Un’altra strada che puoi seguire è quella dell’assunzione senza dover sostenere alcuna selezione. Lavorare in comune senza concorso è un’opzione possibile anche se bisogna rientrare in alcuni casi specifici. Vediamo quali sono.
Lavorare in comune senza concorso come categorie protette
Uno dei casi specifici che sono ammessi dalla normativa e che consentono di lavorare in comune senza dover affrontare un concorso, c’è l’iscrizione alle categorie protette.
La normativa infatti tutela coloro che possono iscriversi in questi elenchi e, in particolare, le persone con disabilità. L’obiettivo è garantire a questi cittadini e cittadine l’accesso al mondo del lavoro anche senza dover per forza superare una selezione.
Ricorda sempre che è fondamentale essere iscritto alle categorie protette e in più, nella maggior parte dei casi, bisogna anche aver sostenuto e superato gli studi della scuola dell’obbligo (in Italia l’ordinamento prevede fino a 16 anni => secondo anno della scuola secondaria di secondo grado ndr).
L’esenzione dallo svolgimento di un concorso pubblico è garantito dalla legge numero 68 del 1999. Uno degli articoli della normativa prevedono che le imprese e le Pubbliche Amministrazioni, in base alla loro grandezza, devono garantire una quota minima di dipendenti iscritti alle categorie protette nel proprio organico. In particolare:
- per i Comuni con più di 50 dipendenti => è previsto che almeno il 7 per cento del personale sia iscritto alle categorie protette;
- nei Comuni che hanno tra i 36 e i 50 dipendenti => è necessario che almeno 2 lavoratori siano inclusi in queste categorie speciali;
- se l’organico comunale prevede dai 15 ai 35 dipendenti => è prevista l’assunzione di almeno un lavoratore attraverso le corsie preferenziali dedicate.
Lavorare in comune con la chiamata nominativa
Lavorare in comune con la chiamata nominativa è un’altra opzione perseguibile e alternativa al concorso pubblico. Questo strumento è dedicato:
- alle vittime del terrorismo;
- alle vittime della criminalità organizzata;
- alle vittime del dovere e agli orfani di coloro che sono deceduti a causa del lavoro;
- ai coniugi superstiti di chi è deceduto durante l’orario e sul posto di lavoro;
- alle persone con disabilità.
Le chiamate nominative sono soggette a specifici limiti retributivi. Questi variano in base all’ente pubblico a cui si fa riferimento. In particolare, nei comuni la chiamata nominativa può raggiungere un massimo del quinto livello retributivo.
Lavorare in comune con e senza diploma
Per lavorare in comune non sempre è necessario il possesso del diploma o della laurea. Questi due titoli di studio garantiscono senza dubbio un migliore accesso al mondo del lavoro presso le Pubbliche Amministrazioni, oltre che una retribuzione più alta.
Chi infatti occupa all’interno dei comuni un ruolo dirigenziale o “più tecnico“, deve aver svolto degli studi accurati e deve possedere specifici titoli di studio.
Se invece non ti sei diplomato e hai la licenza media, puoi comunque ambire a trovare un posto di lavoro presso un qualsiasi comune. I ruoli prediletti sono:
- addetto alla manutenzione del verde;
- elettricista;
- accalappiacani;
- addetto alle mense negli enti pubblici;
- operatore ecologico;
- manutentore;
- autista scuolabus.

FAQ sul lavorare in comune
Dove trovare i bandi per lavorare in comune
Se scegli di affidarti al lavoro in comume tramite bando di concorso, il primo passo da fare è individuare la selezione a cui partecipare. Le puoi trovare consultando periodicamente i siti ufficiali governativi come:
- il portale di reclutamento INPA;
- la piattaforma della Gazzetta Ufficiale.
Ricorda poi che su lavoroepensioni.it, all’interno della sezione “concorsi pubblici“, pubblichiamo periodicamente articoli con i principali bandi di selezione attivi in Italia e presso le principali Pubbliche Amministrazioni.
Quali sono i pro e i contro di lavorare per una Pubblica Amministrazione
Lavorare per una Pubblica Amministrazione ha vantaggi e svantaggi specifici, che dipendono dal contesto, dal ruolo e dalle tue aspettative personali. Ecco una panoramica dei principali pro e contro:
Vantaggi (Pro) | Svantaggi (Contro) |
---|---|
Stabilità dell’impiego | Burocrazia complessa |
Benefici e retribuzione competitiva | Vincoli normativi |
Opportunità di carriera | Complessità politica |
Contributo al bene comune | Retribuzione potenzialmente limitata |
Lavoro significativo | Lunghe procedure di assunzione |
Limitata flessibilità |
Posso lavorare in Comune con un contratto a tempo determinato senza concorso?
Come abbiamo già visto all’interno di questo articolo, è possibile lavorare in comune senza concorso. Le assunzioni possono essere anche a tempo determinato.
Questo può avvenire solo se l’ente sceglie di puntare sull’esternalizzazione dei servizi o degli uffici. Il Comune quindi, per mancanza di organico o per altre motivazioni, può stipulare contratti di lavoro con terzi e a tempo determinato affinché questi svolgano prestazioni specifiche o portino a termine progetti ben definiti e limitati.
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