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In pensione con 21 anni di contributi

In pensione con 21 anni di contributi: quando è possibile e quanto si prende di pensione al mese? Scopri tutto in questo articolo.

di Carmine Roca

Giugno 2023

Quando si può andare in pensione con 21 anni di contributi? Lo scopriremo in questo articolo (scopri le ultimissime notizie sulle pensioni sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

In pensione con 21 anni di contributi: quando è possibile?

In pensione con 21 anni di contributi? È possibile, ma soltanto se hai almeno 67 anni di età.

Con quest’anzianità contributiva qualsiasi altra soluzione è off-limits, soprattutto se anticipata.

Niente da fare per l’anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, un anno in meno per le donne), per Quota 103 e Quota 41 precoci (41 anni di contributi), per l’Ape Sociale (dai 30 ai 36 anni di contributi), per Opzione Donna e la pensione per lavori usuranti (35 anni di contributi).

Non rimane che puntare alla pensione di vecchiaia, che consente di percepire un assegno mensile calcolato sui contributi versati e in base all’età anagrafica, con 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Siamo, dunque, al limite delle possibilità.

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In pensione con 21 anni di contributi: pensione di vecchiaia

Abbiamo visto che l’unica vera possibilità per andare in pensione con 21 anni di contributi è data dalla pensione di vecchiaia.

Ma quanto si prende di pensione?

In questo caso non c’è da aspettarsi cifre esorbitanti, ma neppure somme soddisfacenti, soprattutto per i contributivi puri, già penalizzati fortemente dal sistema contributivo e privati dell’integrazione al minimo, che sugli assegni maturati dal 1° gennaio 1996 non spetta.

Per comprendere anche le differenze tra un lavoratore dipendente che ha prestato servizio prima del 1996 e un contributivo puro, facciamo due esempi.

In pensione con 21 anni di contributi: primo esempio pensione di vecchiaia

Per il primo esempio utilizzeremo un impiegato di 67 anni, con 21 anni di contributi versati, di cui 5 anni fino al 1995 e 16 anni dal 1996 ad oggi, con una retribuzione lorda annua di 26.000 euro.

La sua pensione la calcoleremo col sistema misto, individuando due quote: la prima calcolata col sistema retributivo (il 2% di aliquota moltiplicato per i 5 anni di contributi versati fino al 1995 e il risultato – 10% – applicato alle ultime retribuzioni percepite). La prima quota dovrebbe avere un importo di 2.600 euro.

La seconda quota la calcoleremo con il sistema contributivo, quindi individuando il montante contributivo, ovvero le quote di retribuzione accantonate dal lavoratore dal 1996 ad oggi (un dipendente mette da parte il 33% della sua retribuzione lorda annua).

Il 33% di 26.000 euro è 8.580 euro, moltiplicato per 16 anni di contributi, ci dà come risultato 137.280 euro, l’importo del montante contributivo. Su questo valore incide il coefficiente di trasformazione, che trasforma il montante in quota di pensione. A 67 anni, il coefficiente è del 5,723%.

Il 5,723% di 137.280 euro è 7.857 euro, l’importo della seconda quota. Ora sommiamo le due quote (2.600 euro e 7.857 euro) per avere l’importo lordo di un anno di pensione: 10.547 euro, circa 805 euro lordi al mese, intorno ai 570 euro netti al mese, poco sopra la soglia minima di 563.72 euro.

Con una retribuzione lorda annua di 28.000 euro, maturerebbe una pensione di circa 615 euro netti al mese; con una retribuzione lorda annua di 24.000 euro, si avrebbe diritto a una pensione inferiore ai 530 euro al mese.

In pensione con 21 anni di contributi: secondo esempio pensione di vecchiaia

Prendiamo, invece, un lavoratore dipendente contributivo puro, che ha maturato 21 anni di contributi tutti a partire dal 1° gennaio 1996, con una retribuzione lorda annua di 26.000 euro.

Per calcolare il suo assegno utilizzeremo soltanto il metodo contributivo. Il suo montante contributivo (il 33% di 26.000 euro è 8.580 euro, moltiplicato per 21 anni di contributi) è di 180.180 euro.

Su questo valore incide il coefficiente di trasformazione del 5,723%, che ci restituisce l’importo lordo di un anno di pensione: 10.312 euro, circa 795 euro lordi al mese, intorno ai 520 euro netti al mese.

Con 28.000 euro di retribuzione si avrebbe diritto a una pensione di 11.105 euro lordi l’anno, circa 550 euro netti al mese; con 24.000 euro di retribuzione maturerebbe una pensione di 9.519 euro lordi al mese, circa 480-500 euro di pensione netta mensile. In tutti questi casi, al lavoratore non spetta l’integrazione al minimo.

In pensione con 21 anni di contributi
In pensione con 21 anni di contributi: in foto colonne di monete e due sagome di anziani.

Faq: in pensione con 21 anni di contributi

1. Quando posso andare in pensione con 21 anni di contributi?

Andare in pensione con 21 anni di contributi è possibile, ma ci sono delle limitazioni. Per accedere a questa opzione, devi aver raggiunto l’età di 67 anni. Questa è l’unica soluzione disponibile per chi ha accumulato solo 21 anni di contributi, poiché tutte le altre forme di pensionamento anticipato richiedono un numero maggiore di anni di contribuzione.

2. Quale tipo di pensione posso ottenere con 21 anni di contributi?

Con 21 anni di contributi, l’unica pensione a cui puoi aspirare è quella di vecchiaia. Questo tipo di pensione ti permette di ricevere un assegno mensile calcolato sui contributi versati e sulla tua età anagrafica. Tuttavia, non dovresti aspettarti una somma molto elevata, soprattutto se i tuoi contributi sono stati tutti versati dopo il 1996.

3. Quanto posso aspettarmi di ricevere come pensione con 21 anni di contributi?

La somma che riceverai come pensione dipenderà da vari fattori, tra cui l’anno in cui hai iniziato a versare i contributi e la tua retribuzione annua lorda. Per esempio, se hai versato contributi per 5 anni fino al 1995 e per altri 16 anni dal 1996 in poi, e la tua retribuzione lorda annua è di 26.000 euro, potresti ricevere una pensione di circa 570 euro netti al mese.

4. Come si calcola la pensione di vecchiaia con 21 anni di contributi?

Il calcolo della pensione di vecchiaia con 21 anni di contributi avviene attraverso due metodi: il sistema retributivo e il sistema contributivo. Se hai versato contributi prima del 1996, verrà calcolata una quota della tua pensione con il sistema retributivo e l’altra quota con il sistema contributivo. Se invece tutti i tuoi contributi sono stati versati dopo il 1996, la tua pensione sarà calcolata interamente con il sistema contributivo.

5. C’è differenza tra un lavoratore dipendente e un contributivo puro nella pensione di vecchiaia con 21 anni di contributi?

Sì, c’è una differenza significativa tra un lavoratore dipendente che ha iniziato a versare contributi prima del 1996 e un contributivo puro. Il primo avrà la sua pensione calcolata con un sistema misto di retributivo e contributivo, mentre il secondo avrà la pensione calcolata interamente con il sistema contributivo. Questo può portare a un assegno pensionistico inferiore per il contributivo puro.

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