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In pensione con 26 anni di contributi

In pensione con 26 anni di contributi: come andarci, quali soluzioni sono possibili e quanto si prende di pensione? Ecco tutte le risposte.

di Carmine Roca

Agosto 2023

Come andare in pensione con 26 anni di contributi? Scopriamolo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

In pensione con 26 anni di contributi: quali possibilità?

Andare in pensione con 26 anni di contributi è possibile, il nostro ordinamento previdenziale lo consente, ma le soluzioni sono soltanto quattro.

Oltre alla pensione di vecchiaia, accessibile al compimento dei 67 anni di età con 20 anni di contributi versati, esistono altre possibilità di uscita con quest’anzianità contributiva:

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In pensione con 26 anni di contributi: pensione di vecchiaia

Come detto, 26 anni di contributi bastano per poter richiedere la pensione di vecchiaia, che fino al 31 dicembre 2024 confermerà i requisiti attualmente in vigore: 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi versati.

Bisogna, però, distinguere tra i 26 anni di contributi versati prima e dopo il 1996 e i 26 anni di contributi maturati esclusivamente a partire dal 1° gennaio 1996.

A differenza di chi mette assieme 26 anni di contributi prima e dopo il 1996 e va in pensione calcolando l’assegno col sistema misto, i contributivi puri per avere diritto alla pensione di vecchiaia devono soddisfare un requisito aggiuntivo: l’importo dell’assegno maturato deve essere pari o superiore 1,5 volte l’importo dell’Assegno Sociale. Nel 2023 la quota minima è 754,90 euro.

Dunque, se l’assegno ha un importo inferiore a 754,90 euro, la pensione di vecchiaia non spetta, pur essendo in regola con il requisito anagrafico e quello contributivo.

In pensione con 26 anni di contributi: esempi calcolo pensione di vecchiaia

Facciamo un paio di esempi. Prendiamo un lavoratore dipendente con 26 anni di contributi versati tutti dal 1996 in poi, 67 anni di età e una retribuzione lorda annua di 23.000 euro.

Per calcolare la sua pensione dovremo individuare il montante contributivo, pari al 33% di ogni retribuzione lorda annua, moltiplicata per gli anni di contributi. Il 33% di 23.000 euro è 7.590 euro, per 26 anni di contributi, ci dà come risultato l’importo del montante contributivo: 197.340 euro.

Su questo valore si applica il coefficiente di trasformazione, che a 67 anni è del 5,723%. Il 5,723% di 197.340 euro è 11.293,77 euro, l’importo lordo di un anno di pensione, circa 868,75 euro lordi al mese.

Con questo importo, il nostro lavoratore potrà andare in pensione a 67 anni, con 26 anni di contributi versati.

Ma con una retribuzione più bassa, ad esempio 19.000 euro lordi al mese, spetterebbe una pensione di 717,66 euro lordi al mese, ovvero sotto la soglia minima prevista dalla legge. A questo punto, il nostro lavoratore non avrebbe altra scelta se non attendere il compimento dei 71 anni di età.

In pensione con 26 anni di contributi: pensione anticipata contributiva

Le altre soluzioni previdenziali permettono di anticipare l’uscita con 26 anni di contributi versati.

Ad esempio, con 64 anni di età e 26 anni di contributi versati si può accedere alla pensione anticipata contributiva, ma soltanto se tutta l’anzianità contributiva è maturata dal 1° gennaio 1996 in poi.

Attenzione, però: l’assegno dovrà essere almeno 2,8 volte l’ammontare dell’Assegno Sociale. Nel 2023, la soglia minima è 1.409,16 euro lordi al mese.

Il paletto è piuttosto stringente e rende molto difficoltoso l’accesso alla prestazione. Con un calcolo sommario, si può andare in pensione con la formula anticipata contributiva soltanto con una retribuzione lorda annua superiore a 45.000 euro.

In pensione con 26 anni di contributi
In pensione con 26 anni di contributi: in foto quattro anziani in bicicletta.

In pensione con 26 anni di contributi: pensione anticipata per invalidi

Anche i lavoratori invalidi civili, ma soltanto i dipendenti del settore privato, possono andare in pensione con 26 anni di contributi versati.

La possibilità è concessa dalla pensione anticipata per invalidi civili, che spetta con una percentuale di invalidità riconosciuta pari o superiore all’80% e almeno 20 anni di contributi.

Possono accedervi gli uomini a 61 anni e le donne a 56 anni di età. Se l’invalidità colpisce la vista, l’accesso è consentito a 56 anni per gli uomini e 51 anni per le donne.

In pensione con 26 anni di contributi: la RITA

Infine si può andare in pensione con 26 anni di contributi con la RITA. La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata dà la possibilità a chi ha versato almeno 20 anni di contributi ordinari e 5 anni di contributi in un fondo pensione complementare, di accedere alla pensione con 5 anni di anticipo (62 anni di età).

Il privilegio sale a 10 anni (57 anni di età), se l’interessato è disoccupato da almeno 2 anni e ha versato 20 anni di contributi ordinari e 5 anni in un fondo complementare.

Faq su come andare in pensione con 26 anni di contributi

Come posso andare in pensione con 26 anni di contributi?

Andare in pensione con 26 anni di contributi è possibile e le soluzioni sono quattro. Oltre alla pensione di vecchiaia, esistono la pensione anticipata contributiva, la pensione di vecchiaia con la RITA, e la pensione anticipata per invalidi civili.

Quali sono i requisiti per la pensione di vecchiaia con 26 anni di contributi?

Per ottenere la pensione di vecchiaia, bisogna avere compiuto 67 anni e aver versato almeno 20 anni di contributi. Tuttavia, c’è un requisito extra se hai versato tutti i 26 anni di contributi a partire dal 1° gennaio 1996: l’importo della pensione deve essere almeno 1,5 volte l’importo dell’Assegno Sociale, che nel 2023 è 754,90 euro.

Come si calcola l’importo della pensione di vecchiaia con 26 anni di contributi?

Per calcolare l’importo della pensione, si individua il montante contributivo, che è il 33% di ogni retribuzione lorda annua moltiplicata per gli anni di contributi. Su questo valore si applica il coefficiente di trasformazione, che a 67 anni è del 5,723%.

Posso andare in pensione anticipata con 26 anni di contributi?

Sì, con 64 anni di età e 26 anni di contributi versati, si può accedere alla pensione anticipata contributiva. Però, devi aver maturato tutta l’anzianità contributiva dal 1° gennaio 1996 in poi. E c’è un’altra condizione: l’assegno deve essere almeno 2,8 volte l’ammontare dell’Assegno Sociale, che nel 2023 è 1.409,16 euro lordi al mese.

Cos’è la RITA e come mi aiuta a andare in pensione con 26 anni di contributi?

La RITA, o Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, ti permette di andare in pensione con 26 anni di contributi. Se hai versato almeno 20 anni di contributi ordinari e 5 anni di contributi in un fondo pensione complementare, puoi accedere alla pensione con 5 anni di anticipo, quindi a 62 anni di età. Se sei disoccupato da almeno 2 anni, l’età scende a 57 anni.

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