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In pensione con 30 anni di contributi

In pensione con 30 anni di contributi: quali sono le possibilità e a quanto ammonta l'assegno mensile? Scoprilo in questo approfondimento.

di Carmine Roca

Settembre 2023

Oggi vedremo insieme come andare in pensione con 30 anni di contributi e quali possibilità ci offre il nostro sistema previdenziale (scopri le ultimissime notizie sulle pensioni sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

In pensione con 30 anni di contributi: quali possibilità?

Come andare in pensione con 30 anni di contributi? Alla domanda rispondiamo subito, dandovi le soluzioni: pensione di vecchiaia e Ape Sociale.

Ci sarebbero, poi, altre due possibilità, legate più che altro a un anticipo sull’età anagrafica: il contratto di espansione e l’Isopensione. Il contratto di espansione si può richiedere a 62 anni di età, dai dipendenti di aziende con un organico di almeno 50 unità lavorative, mentre l’Isopensione spetta a 60 anni: lo strumento che permette di accedere a una pensione anticipata con esuberi da gestire: l’azienda anticipa al lavoratore la pensione maturata fino al momento dell’esodo e gli versa la contribuzione figurativa.

Niente da fare per tutte le altre misure previdenziali, a partire dalla pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, un anno in meno per le donne), per Opzione Donna e la pensione per lavori usuranti (35 anni di contributi), per Quota 103 e Quota 41 precoci (41 anni di contributi, nel secondo caso almeno uno va versato prima dei 19 anni di età).

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In pensione con 30 anni di contributi: pensione di vecchiaia

Dunque, in pensione con 30 anni di contributi si può assolutamente andare con la formula più classica, quella di vecchiaia.

Occorre aver compiuto almeno 67 anni di età e aver maturato minimo 20 anni di contributi.

In pensione con 30 anni di contributi: esempio importo pensione di vecchiaia

Ma quanto si prende di pensione con 30 anni di contributi? Per calcolare l’importo dell’assegno è necessario utilizzare il sistema misto, poiché è impossibile aver maturato quest’anzianità contributiva esclusivamente dal 1° gennaio 1996 (sistema contributivo).

Usiamo come esempio un lavoratore dipendente di 67 anni, con 30 anni di contributi versati, di cui 10 anni fino al 1995 e 20 anni dal 1996 ad oggi, con una retribuzione lorda annua di 28.000 euro.

Avremo bisogno di individuare due quote, la prima calcolata con le regole del sistema retributivo (2% di aliquota di rendimento per 10 anni di contributi versati fino al 1995 e il risultato – 20% – applicato sulle ultime retribuzioni). L’importo della prima quota potrebbe aggirarsi sui 6.000 euro.

Per la seconda quota utilizzeremo le regole del contributivo, individuando il valore del montante contributivo, l’insieme delle quote di retribuzione accantonate ogni anno (dal 1996 in poi). Un lavoratore dipendente mette da parte il 33% di ogni retribuzione lorda annua.

Il 33% di 28.000 euro è 9.240 euro, per 20 anni di contributi versati, ci dà come risultato 184.800 euro, ovvero l’importo del montante contributivo. Su questo valore incide il coefficiente di trasformazione, che a 67 anni di età è del 5,723%.

Il 5,723% di 184.800 euro è 10.567 euro, l’importo della seconda quota. Ora sommiamo le due quote (6.000 euro e 10.567 euro) per avere l’importo lordo di un anno di pensione 16.567 euro, circa 1.275 euro lordi al mese, intorno ai 900 euro netti al mese.

Con una retribuzione lorda annua di 26.000 euro maturerà una pensione netta mensile di circa 850 euro, mentre con una retribuzione lorda annua di 23.000 euro spetta una pensione di 760 euro netti al mese.

In pensione con 30 anni di contributi: Ape Sociale

Oltre che con la pensione di vecchiaia, si può andare in pensione con 30 anni di contributi anche con l’Ape Sociale, l’anticipo pensionistico erogato dall’INPS a chi, compiuti 63 anni e in possesso dell’anzianità contributiva giusta, può andare in pensione con 4 anni di anticipo.

Per accedere all’Ape Sociale è obbligatorio appartenere a determinate categorie: con 30 anni di contributi va in pensione il disoccupato, il caregiver che da almeno 6 mesi assistono il coniuge o un familiare disabile grave e l’invalido civile, con una percentuale di riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%.

Sempre con 30 anni di contributi versati possono richiedere l’Ape Sociale anche le donne lavoratrici edili o ceramiste, se hanno avuto 2 o più figli. In questo caso, a loro spetta uno sconto contributivo di 2 anni, che consente l’accesso all’anticipo pensionistico con 30 anni di contributi anziché con i 32 anni previsti dalla legge.

Niente da fare, però, per i lavoratori impiegati in mansioni gravose: a loro occorrono almeno 36 anni di contributivi (con il bonus mamma si può andare in pensione con 34 o 35 anni di contributi, a seconda dei figli avuti).

L’importo dell’assegno mensile, erogato fino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia, ha lo stesso importo della pensione maturata al momento della domanda per l’Ape Sociale, ma non può essere superiore a 1.500 euro lordi al mese.

In pensione con 30 anni di contributi
In pensione con 30 anni di contributi: in foto una coppia di anziani a mare, col cane.

Faq su come andare in pensione con 30 anni di contributi

Come andare in pensione con 30 anni di contributi?

Per andare in pensione con 30 anni di contributi, ci sono diverse possibilità a cui fare riferimento nel nostro sistema previdenziale. Le soluzioni principali sono la pensione di vecchiaia e l’Ape Sociale.

Quali sono i requisiti per la pensione di vecchiaia con 30 anni di contributi?

Per accedere alla pensione di vecchiaia con 30 anni di contributi, è necessario aver compiuto almeno 67 anni di età e aver accumulato almeno 20 anni di contributi.

Come viene calcolato l’importo della pensione di vecchiaia con 30 anni di contributi?

Per calcolare l’importo della pensione di vecchiaia con 30 anni di contributi è necessario utilizzare il sistema misto. Un esempio di calcolo potrebbe coinvolgere un lavoratore dipendente di 67 anni, con 30 anni di contributi versati. In questo caso, si considerano sia il sistema retributivo che il sistema contributivo per ottenere l’importo complessivo dell’assegno pensionistico.

Cos’è l’Ape Sociale e come funziona per chi ha 30 anni di contributi?

L’Ape Sociale è un’opzione di anticipo pensionistico offerta dall’INPS. Per accedere all’Ape Sociale con 30 anni di contributi, è necessario avere almeno 63 anni di età e appartenere a determinate categorie, come i disoccupati, i caregiver di familiari disabili gravi e gli invalidi civili con una percentuale di riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%. Alcune categorie speciali, come le donne lavoratrici edili o ceramiste con 2 o più figli, possono richiedere l’Ape Sociale con uno sconto contributivo di 2 anni rispetto ai requisiti standard.

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