Oggi vi parliamo di collocamento obbligatorio e della percentuale di lavoratori disabili da assumere per legge (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Qual è la percentuale di lavoratori disabili da assumere per legge?
Lo sapevate che le aziende che hanno più di 14 dipendenti occupati sono obbligate a riservare una quota di assunzioni in favore dei lavoratori con disabilità, iscritti ai Centri per l’impiego?
A stabilirlo è la legge numero 68 del 1999, all’articolo 3.
I datori di lavoro pubblici e privati hanno l’obbligo di assumere:
- un lavoratore disabile se occupano dai 15 ai 35 dipendenti;
- 2 lavoratori disabili se occupano dai 36 ai 50 dipendenti;
- il 7% dei lavoratori occupati con disabilità, se occupano più di 50 dipendenti e almeno un lavoratore di cui all’articolo 18, della legge numero 68 del 1999 (in aziende con oltre 150 dipendenti occupati, i lavoratori ex articolo 18 sono l’1% della base di computo).
L’obbligo di assunzione dei lavoratori appartenenti alle categorie protette deve essere rispettato a livello nazionale.
Il datore di lavoro può assumere un maggior numero di disabili presso un’unità produttiva compensando il minor numero di lavoratori disabili assunti presso altre unità (anche se sono parte di un gruppo d’imprese).
Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.
Percentuale di lavoratori disabili: come si calcola la quota di riserva?
Nel conteggio dei lavoratori dipendenti occupati nell’azienda che assume un impiegato con disabilità, rientrano:
- lavoratori con contratto a tempo determinato di durata inferiore a sei mesi;
- lavoratori assunti con contratto di inserimento;
- lavoratori inviati in missione nell’ambito di un contratto di somministrazione di manodopera;
- lavoratori assunti per attività da svolgersi all’estero;
- lavoratori socialmente utili;
- lavoratori a domicilio;
- lavoratori con contratto di formazione e lavoro;
- lavoratori assunti con contratto di reinserimento;
- disabili;
- soci di cooperative;
- dirigenti;
- apprendisti.
Quando non c’è l’obbligo di assumere lavoratori disabili?
L’obbligo di aderire alla quota di riserva viene meno in determinate situazioni.
Ad esempio quando il datore di lavoro versa in una situazione di difficoltà economica e ricorra alla Cassa Integrazione, ai contratti di solidarietà oppure acceda alla CIGS in deroga.
Anche nel caso in cui abbia avviato una procedura di licenziamento collettivo, il datore di lavoro avrà diritto alla sospensione dell’obbligo di assunzione di un lavoratore disabile.
In altri casi, invece, l’obbligo può venire meno se le peculiarità del settore produttivo non sono adatte a un lavoratore disabile: l’obbligo non sussiste per le aziende impegnate nel trasporto pubblico aereo, marittimo, tranviario o per le aziende che operano nel settore edile.
Chi fa parte delle categorie protette?
Per poter ricorrere al collocamento obbligatorio (o mirato) e rientrare nelle quote di riserva, il lavoratore con disabilità deve iscriversi presso il Centro per l’impiego del suo Comune di residenza.
Rientrano tra le categorie protette e possono ricorrere al collocamento obbligatorio:
- le persone in età lavorativa colpite da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo con una riduzione della capacità di lavoro superiore al 45%;
- persone con invalidità dal lavoro superiore al 33% accertata dall’INAIL;
- persone non vedenti;
- persone sordomute;
- persone invalide di guerra;
- invalidi civili di guerra e invalidi per servizio.
Inoltre, anche per queste categorie sono previste misure di collocamento obbligatorio, anche in assenza di disabilità:
- orfani e coniugi superstiti di soggetti deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio;
- coniugi e figli di soggetti riconosciuti come grandi invalidi per causa di guerra, di servizio o di lavoro;
- profughi italiani rimpatriati;
- orfani e coniugi delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Come avviene l’assunzione delle categorie protette?
Il datore di lavoro può assumere il lavoratore disabile, entro 60 giorni dalla sussistenza dell’obbligo di assunzione, tramite assunzione nominativa (chiamata diretta), individuando il profilo adatto nell’elenco dei Centri per l’impiego (previa richiesta di avviamento al servizio provinciale competente).
Oppure, può ricorrere all’assunzione numerica, scorrendo l’elenco dei Centri per l’impiego: in questo caso gli uffici competenti invieranno il disabile presso l’azienda per cui lavorerà, scorrendo l’ordine di graduatoria per la qualifica richiesta o concordata con il datore di lavoro.

Faq sul collocamento mirato
È possibile rinunciare al collocamento mirato?
Sì, è possibile fare rinuncia al collocamento mirato. Il collocamento mirato, infatti, non è un obbligo ma un’opportunità per il lavoratore disabile. Non essendo un obbligo, hai la possibilità di iscriverti e di cancellarti dal collocamento mirato in qualsiasi momento, senza alcun tipo di problema ma rinunciando, ovviamente, a tutti i diritti ad esso collegati.
Quali sono le conseguenze della rinuncia al collocamento mirato?
Chi decide di rinunciare al collocamento mirato rinuncia a tutti i diritti ad esso collegati. Questo significa che non potrà più beneficiare delle opportunità offerte dal sistema di collocamento mirato nella ricerca di un lavoro.
Quali agevolazioni spettano per l’assunzione di disabili?
I datori di lavoro che assumono lavoratori disabili possono beneficiare di uno sgravio contributivo di 36 mesi e in misura variabile in base alla percentuale di riduzione della capacità lavorativa del lavoratore impiegato.
Che cos’è il prospetto informativo?
I datori di lavoro pubblici e privati, con un numero di dipendenti occupati superiori a 15 unità, hanno l’obbligo (ma solo se vi sono state variazioni nella situazione occupazionale) di inviare agli uffici competenti un prospetto informativo sulla loro situazione occupazionale, ogni anno, entro il 31 gennaio.
Ecco i 5 articoli sul lavoro preferiti dagli utenti: