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Lavoratori invalidi, quali diritti

Ecco quali sono i diritti dei lavoratori invalidi e cosa rischiano i datori di lavoro se non assolvono ai propri obblighi e non rispettano i diritti dei lavoratori disabili.

di Romina Cardia

Luglio 2023

Quali sono i diritti dei lavoratori invalidi? Come posso far valere i miei diritti e in quali casi il datore di lavoro può essere denunciato o sanzionato? (scopri le ultimissime notizie sul lavoro sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Diritti dei lavoratori disabili

I diritti dei lavoratori disabili comprendono tutele per gli invalidi sul posto di lavoro. Le tutele riguardano le persone disabili assunte attingendo alle liste delle categorie protette, ma anche coloro i quali hanno una disabilità sopravvenuta in corso di lavoro e i lavoratori titolari di Legge 104.

Nella tabella di seguito trovi tutti i diritti riassunti. Andremo poi a parlarne nel dettaglio nei prossimi paragrafi. Ecco la tabella:

Assunti tramite collocamento miratoLavoratori con sopraggiunta invaliditàLavoratori con legge 104
Accesso al collocamento miratoLimiti al licenziamentoScelta della sede di lavoro
Agevolazioni per le assunzioniAdattamenti organizzativiNon trasferimento di sede
 Obbligo di repecheCongedo straordinario retribuito
  Rifiuto del lavoro notturno, domenicale o festivo
  Permesso retribuito
Tabella con i diritti dei lavoratori invalidi

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Diritti dei lavoratori assunti tramite collocamento mirato

Le categorie protette hanno diritto ad accedere al collocamento mirato, un organo istituito presso i centri per l’impiego di ogni provincia italiana, atto ad agevolare l’inserimento degli appartenenti alle categorie protette nel mondo del lavoro.

Leggi a tal proposito come funziona il collocamento miratocome iscriverti alle categorie protette e come compilare un cv per categorie protette.

La legge prevede una serie di tutele per le categorie protette assunte dalle aziende, così come anche delle agevolazioni per le aziende al fine di incentivare le assunzioni.

Ma cosa succede se le aziende non rispettano gli obblighi di assunzione dei lavoratori disabili?

Categorie protette e graduatorie: come funziona l’inserimento in graduatoria delle categorie protette, cosa viene considerato per il punteggio e a cosa dà accesso la presenza nelle graduatorie provinciali.

Sanzioni per le aziende che non assumono

Oltre a dover mettere in atto le tutele per gli invalidi, le aziende che hanno l’obbligo di assumere le categorie protette sono perseguibili con sanzioni amministrative previste dall’articolo 15 comma 1 della legge 68/99, se non ottemperano all’obbligo.

Le sanzioni vengono applicate nei seguenti casi:

Le sanzioni pagate dai datori di lavoro che non ottemperano all’obbligo di assunzione degli invalidi sono destinate al Fondo regionale per l’occupazione dei disabili.

Vediamo nel dettaglio quanti posti per le categorie protette nei concorsi pubblici e in base a cosa vengono calcolati i posti riservati.

Diritti dei lavoratori con sopraggiunta disabilità

La legge e la giurisprudenza hanno lavorato molto sulle tutele per gli invalidi sul posto di lavoro, in particolare per coloro per cui la disabilità è sopraggiunta in corso di servizio.

In particolare, si sono stabiliti i confini entro cui il datore di lavoro ha il diritto di recidere il rapporto lavorativo, diritto che acquisisce solo nel momento in cui non vi siano tutte le condizioni per ricollocare il disabile e riassegnargli nuove mansioni senza rischiare di provocare perdite per l’azienda

Nel caso di sopraggiunta disabilità, i limiti al licenziamento arrivano in particolare da una direttiva dell’Unione Europea, la Direttiva 2000/78/CE, divenuta legge in Italia (d.lgs. n. 216/2003).

L’accomodamento ragionevole ha l’obiettivo di facilitare l’inclusione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro e della scuola. Le sfide e le ambiguità sono tante, ma è uno strumento indispensabile contro la discriminazione. Diritti, doveri, normative di riferimento.

Divieto di licenziamento e adattamenti

La Direttiva 2000/78/CE stabilisce il divieto per l’azienda di procedere al licenziamento per idoneità fisica sopravvenuta del lavoratore, derivante da handicap, se prima il datore di lavoro non esegue una verifica della possibilità di “adattamenti organizzativi nei luoghi di lavoro”.

Questi adattamenti, servono per garantire il mantenimento del posto al lavoratore disabile e non devono comportare all’azienda un onere finanziario sproporzionato rispetto alle sue caratteristiche e alle sue dimensioni.

Inoltre, questi adattamenti devono essere sempre adottati rispettando le condizioni di lavoro dei colleghi dell’invalido.

Cosa prevede la sorveglianza sanitaria per lavoratori disabili, perché e quando viene attuata, cosa implica e quali possono essere le conseguenze.

Diritti dei lavoratori invalidi
Lavoratori invalidi, quali diritti

Obbligo di repeche (di ripescaggio)

Cosa vuol dire tutto questo? Vuol dire che, prima di risolvere il rapporto di lavoro con l’invalido, il datore di lavoro deve verificare se:

Queste mansioni, però, devono essere:

Sono queste le condizioni che la legge chiama “obbligo di repeche” (tradotto dal francese, repeche significa ripescaggio) e se non sopraggiungono, il licenziamento da parte del datore di lavoro diventa legittimo per sopraggiunta idoneità fisica.

Divieto di licenziamento e Naspi per i papà in congedo: dura un anno, i chiarimenti dell’INPS. Estese anche ai padri lavoratori le stesse tutele garantite alla madre. Le disposizioni sono contenute nella legge che è stata approvata nell’agosto dello scorso anno sull’equilibrio tra vita professionale e familiare per i genitori.

Diritti dei lavoratori con Legge 104

Oltre alle tutele per gli invalidi di cui abbiamo parlato finora, ci sono anche quelle presenti all’interno della Legge 104/1992, destinate anche ai familiari dei portatori di handicap.

In particolare, la normativa prevede:

FAQ (domande e risposte)

Quando un lavoratore invalido può perdere il posto?

Un lavoratore invalido può perdere il lavoro solo in circostanze specifiche, come ad esempio nel caso di giusta causa o giustificato motivo soggettivo. In altre situazioni, la legge fornisce particolari tutele a questi lavoratori.

Cosa fare se si diventa invalidi durante l’occupazione lavorativa?

Se una persona diventa invalida mentre è occupata lavorativamente, è importante seguire alcuni passaggi. Prima di tutto, bisogna presentare domanda per invalidità civile all’INPS per ottenere il riconoscimento dell’invalidità. Inoltre, è consigliabile informare il datore di lavoro della nuova condizione.

Bisogna informare il datore di lavoro in caso di riconoscimento di invalidità civile?

Non è obbligatorio, ma è bene comunicare al datore di lavoro il riconoscimento dell’invalidità civile. Questo aiuta a garantire che si ricevano le tutele e i diritti che la legge prevede per i lavoratori invalidi.

È obbligatorio comunicare al datore di lavoro l’appartenenza alle categorie protette?

No, non è obbligatorio informare il datore di lavoro dell’appartenenza alle categorie protette. Tuttavia, nei casi in cui si risponde a un annuncio di lavoro per categorie è necessario farlo.

Un lavoratore invalido ha diritto alla privacy?

Assolutamente sì. Un lavoratore invalido, come qualsiasi altro lavoratore, ha diritto alla privacy. Il datore di lavoro non può divulgare informazioni sulla condizione di invalidità del lavoratore senza il suo consenso.

I lavoratori invalidi hanno diritto a più giorni di malattia?

I lavoratori invalidi possono avere diritto a più giorni di malattia rispetto ai lavoratori non invalidi, a seconda della gravità della loro condizione.

Un lavoratore invalido è obbligato a fare straordinari?

No, un lavoratore invalido non è obbligato a fare straordinari. La legge prevede specifiche tutele per questi lavoratori, e fare straordinari può essere considerato un onere eccessivo. Se un lavoratore invalido si trova in una situazione in cui gli vengono richiesti straordinari, dovrebbe discuterne con il suo datore di lavoro o consultare un consulente del lavoro.

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