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Lavoro per personale non qualificato: boom di richieste

Lavoro per personale non qualificato: boom di richieste da parte delle aziende, ma non c’è personale. Non mancano quindi solo lavoratori con determinate specializzazioni, la carenza si estende anche alle occupazioni che non richiedono una qualifica (come nel settore delle pulizie). Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo e quali sono i motivi.

di Redazione

Ottobre 2023

Lavoro per personale non qualificato: c’è un boom di richieste ma le aziende non trovano i lavoratori. La carenza di manodopera non riguarda quindi sono i lavori specializzati o il settore digitale, ma si estende anche a occupazioni che non richiedono una formazione particolare. Sono aperte più di 800.000 posizioni. Cerchiamo di capire cosa sta accadendo e perché. (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Lavoro per personale non qualificato: la ricerca delle aziende

Sebbene possa sembrare sorprendente, nel 2023 le aziende hanno trovato grandi difficoltà nel reperire persone non specializzati. In settembre, le imprese hanno cercato più di 69.000 addetti che non richiedono qualifiche elevate, rappresentando un significativo 13% del totale delle ricerche di personale.

I dati confermati da una ricerca

Questi numeri, che potrebbero sembrare sorprendenti, sono supportati da numerose ricerche. La Fondazione per la Sussidiarietà ha condotto un’analisi dettagliata basata su dati forniti dal Sistema informativo Excelsior e da Unioncamere – ANPAL. Questi enti, attraverso un monitoraggio costante del mercato del lavoro, consentono di avere una visione chiara delle tendenze correnti e delle future proiezioni.

L’incontro a Roma

I dati sono state portati all’attenzione del pubblico durante un convegno a Roma, intitolato “Lavoro: una via per la dignità della persona“. L’evento, organizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà in collaborazione con AIDP Lazio, Associazione Next, Procter & Gamble e l’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà, ha visto la partecipazione del Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, evidenziando l’importanza del tema.

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Si cercano 811.000 lavoratori non qualificati

Le cifre parlano chiaro: la domanda di lavoro per non laureati sta crescendo a ritmi vertiginosi. Si stima che ben 811.000 posti di lavoro siano disponibili per coloro che non hanno qualifiche elevate, un incremento del 25% rispetto al 2021.

Quali sono i concorsi per terza media di ottobre 2023

Una crescita anche per le alte qualifiche

La carenza di personale non qualificato, si somma ai vuoti per l’alta qualificazione. Nel 2022, le opportunità per lavoratori altamente qualificati hanno superato il milione, rappresentando il 20% del totale delle posizioni aperte.

In questo post spieghiamo perché mancano operai: salari troppo bassi.

Cosa significa personale non qualificato

Nonostante la parola “non qualificato” possa trarre in inganno, esistono comunque alcune specifiche che le aziende tendono a cercare. Nell’81% dei casi, ai candidati non è richiesto un titolo di studio specifico, e nel 60% delle posizioni non è necessaria alcuna esperienza lavorativa precedente. Questo rende le opportunità di lavoro non qualificato accessibili a un ampio spettro di candidati, da chi è alla prima esperienza lavorativa a chi sta cercando una nuova opportunità di carriera.

Distribuzione delle opportunità

La distribuzione geografica delle offerte di lavoro per personale non qualificato mostra una certa omogeneità su tutto il territorio nazionale. Con quasi il 30% delle posizioni localizzate nel Nord Ovest e il 25% nel Nord Est, seguite da Sud e Centro, le opportunità sono davvero diffuse in tutta Italia.

Questa tabella può aiutare a comprendere l’entità del fenomeno. Sono inseriti i lavoratori previsti in entrata, per gruppo professionale e difficoltà di reperimento:

Gruppo ProfessionaleEntrate di difficile reperimentoEntrate previste (v.a.)% difficile reperimento su entrate previste
Dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici45.12094.16047,9%
Impiegati, professioni commerciali e nei servizi84.755242.06035,0%
Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine65.979135.15048,8%
Professioni non qualificate23.41587.99026,6%
TOTALE219.269559.36039,2%

Prime 10 professioni per difficoltà di reperimento

ProfessioneEntrate di difficile reperimentoEntrate previste (v.a.)% difficile reperimento su entrate previste
Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici50.548123.59040,9%
Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici16.07332.21049,9%
Conduttori di mezzi di trasporto15.07229.67050,8%
Personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi14.81753.88027,5%
Tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione12.92222.83056,6%
Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche12.04220.87057,7%
Operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori9.11116.27056,0%
Tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale7.96317.50045,5%
Commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso7.46831.78023,5%
Personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali7.08321.86032,4%

Settori in crescita

Le richieste di personale non qualificato riguardano in particolare questi settori:

  1. Servizi di pulizia: la richiesta di professionisti dedicati alla pulizia di uffici ed esercizi commerciali ha toccato un picco di 345.000 posti offerti.
  2. Logistica e magazzino: con 188.000 posti disponibili, gli addetti all’imballaggio e al magazzino sono diventati essenziali. Questo settore ha visto una crescita dovuta, in parte, all’espansione dell’e-commerce e alla necessità di gestire grandi volumi di merci.
  3. Pulizia specializzata: l’importanza della pulizia in ambienti come alloggi e navi ha generato una domanda di 42.000 posti.
  4. Trasporto merci e industria: con 40.000 posti ciascuno, gli addetti allo spostamento merci e quelli nelle attività industriali indicano una domanda costante in settori fondamentali dell’economia.

In questo post ti spieghiamo come lavorare in un supermercato.

La carenza di lavoratori è un’emergenza

L’alto numero di posti vacanti in questi settori evidenzia un problema emergente nel mercato del lavoro.

Le cause profonde

Le implicazioni

Questa carenza di lavoratori ha ripercussioni non solo sulle aziende ma sull’intera economia. Le aziende possono subire ritardi nella produzione o nell’erogazione dei servizi. A lungo termine, ciò può influenzare la crescita economica e la posizione competitiva di un paese.

Soluzioni possibili

Affrontare questa emergenza richiede un approccio combinato. La riforma dell’istruzione, programmi di formazione mirata e una migliore piattaforma di abbinamento tra domanda e offerta di lavoro potrebbero essere alcuni dei passi nella giusta direzione.

Cresce la popolazione inattiva

Un’altra dinamica che sta crescendo in Italia è l’aumento della popolazione inattiva. Questo non solo fa riferimento alla popolazione che non è attualmente impegnata in un’attività lavorativa, ma anche a coloro che hanno scelto di non cercare attivamente un’occupazione.

In queste due tabella vediamo l’andamento della popolazione in età attiva per condizione, 2018-2021 (valori assoluti in migliaia e variazioni percentuali)

Popolazione 15-34 anni

Condizione20182021Diff. 2018-2021Var. % 2018-2021
Forze lavoro6.2786.000-278-4,4%
Occupati5.0404.929-111-2,2%
Disoccupati1.2381.071-167-13,5%
Totale inattivi6.0126.029160,3%
forze lavoro potenziali1.1071.104-3-0,3%
non cercano e non disponibili4.9064.925190,4%
Totale12.29012.028-262-2,1%

Popolazione 15-64 anni

Condizione20182021Diff. 2018-2021Var. % 2018-2021
Forze lavoro25.02824.197-831-3,3%
Occupati22.33321.849-483-2,2%
Disoccupati2.6952.348-347-12,9%
Totale inattivi13.13413.3281941,5%
forze lavoro potenziali3.0033.077742,5%
non cercano e non disponibili10.13110.2511201,2%
Totale38.16237.526-636-1,7%

La riduzione della forza lavoro

Nel giro di tre anni, il paese ha visto una diminuzione significativa della sua forza lavoro. Si parla di una riduzione di quasi un milione di persone, 278.000 delle quali sotto i 35 anni. Questa tendenza non riguarda solo i cittadini italiani, ma anche gli stranieri residenti in Italia.

Anche se la popolazione straniera in età lavorativa è cresciuta dell’1,6%, le forze di lavoro tra loro sono diminuite del 3,5%. Questa tendenza preoccupante può essere attribuita a diversi fattori: lavori a bassa remunerazione, un aumento del lavoro irregolare, o una semplice revisione delle priorità di vita nel post-pandemia, con molte persone che ora vedono il lavoro sotto una luce diversa.

Condizione20182021Diff. 2018-2021Var. % 2018-2021
Forze lavoro2.6782.583-95-3,5%
Occupati2.3012.208-93-4,0%
Disoccupati377375-2-0,5%
Totale inattivi1.0821.23815614,4%
forze lavoro potenziali2773113412,2%
non cercano e non disponibili80592712215,1%
Totale3.7603.821611,6%
Andamento della popolazione di origine straniera in età attiva per condizione, 2018-2021 (valori assoluti in migliaia e variazioni percentuali)

Progetto di inclusione: “Aula 162”

Nell’attuale scenario, dove le aziende cercano disperatamente personale non qualificato, nasce “Aula 162”. Questa iniziativa è stata portata avanti dall’Associazione Next insieme a Procter & Gamble, mirando a creare un impatto tangibile sulla situazione.

Obiettivi del progetto

“Aula 162” non è solo un progetto di inclusione lavorativa, ma anche sociale. L’idea è semplice ma potente: assistere persone in situazioni vulnerabili, come migranti, rifugiati e donne vittime di violenza, fornendo loro una formazione adeguata. Questo addestramento non solo aiuta queste persone a trovare un’occupazione, ma assicura anche che le aziende ricevano manodopera qualificata. Il progetto intende realizzare un incontro perfetto tra domanda e offerta, garantendo allo stesso tempo un’inclusione sociale autentica.

Lavoro e dignità personale

In questo scenario in continua evoluzione, Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha messo in evidenza l’importanza di riconoscere la dignità nel lavoro. Secondo Bellucci, lavoro e dignità dovrebbero andare di pari passo.

Cambiare visione

Bellucci sostiene che il lavoro dovrebbe rappresentare un mezzo per la crescita personale e l’inclusione sociale. E per raggiungere questo obiettivo, le politiche attive sono essenziali. Si tratta di spostare l’attenzione dall’assistenzialismo ad un sistema di supporto mirato alla formazione e al lavoro. Questo approccio aiuterebbe a ridurre la discrepanza tra domanda e offerta e a rivitalizzare il mercato del lavoro in tutto il paese.

Lavoro per personale non qualificato: boom di richieste
Nella foto una addetta alle pulizie al lavoro.

FAQ (Domande e risposte)

Quali settori cercano più personale non qualificato nel 2023?

Nel 2023, le aziende hanno cercato prevalentemente addetti con bassa qualifica, rappresentando circa il 13% del totale delle ricerche. In particolare, le posizioni più ricercate per il personale non qualificato nel 2022 sono state i servizi per la pulizia di uffici ed esercizi commerciali, gli addetti all’imballaggio e al magazzino, gli addetti alle pulizie in alloggi e navi, gli addetti allo spostamento merci e gli addetti in attività industriali.

Perché le aziende faticano a trovare personale non qualificato?

La difficoltà delle aziende nel trovare personale non qualificato può essere attribuita a diversi fattori. Uno dei principali problemi è l’incremento della popolazione inattiva, sia tra i cittadini italiani che tra la popolazione di origine straniera. Molti hanno scelto di non cercare attivamente un lavoro a causa di lavori a bassa remunerazione, la crescita del lavoro irregolare o una revisione delle priorità di vita post-pandemia. Inoltre, la carenza di candidati e la preparazione inadeguata degli stessi sono fattori che contribuiscono al problema.

Qual è l’incremento delle posizioni per lavoratori meno qualificati dal 2021 al 2022?

Le opportunità di lavoro per personale meno qualificato sono aumentate da circa 650.000 nel 2021 a 811.000 nel 2022, registrando un incremento del 25%.

Quali sono le professioni non qualificate più ricercate nel 2022?

Nel 2022, le professioni non qualificate più ricercate sono state i servizi di pulizia di uffici ed esercizi commerciali, seguiti dagli addetti all’imballaggio e al magazzino, gli addetti alle pulizie in alloggi e navi, gli addetti allo spostamento merci e gli addetti in attività industriali.

Come interviene “Aula 162” nell’inclusione lavorativa di persone vulnerabili?

Il progetto “Aula 162”, nato dalla collaborazione tra Associazione Next e Procter & Gamble, mira a contribuire all’inclusione lavorativa di persone in situazioni vulnerabili come migranti, rifugiati e donne vittime di violenza. Offre formazione ad hoc per aiutare queste persone a trovare lavoro in aziende che necessitano di manodopera qualificata, facilitando l’incontro tra domanda e offerta e promuovendo un’autentica inclusione sociale.

Come vuole la Viceministro Maria Teresa Bellucci combinare lavoro e dignità personale?

La Viceministro Maria Teresa Bellucci enfatizza che il lavoro deve necessariamente essere correlato alla dignità, alla crescita personale e all’inclusione sociale. Sottolinea l’importanza di sostituire le forme di assistenzialismo con un sistema di supporto per la formazione e il lavoro. L’obiettivo è di realizzare politiche attive con un forte orientamento all’aggiornamento professionale che, combinate con meccanismi solidali e sussidiari, possono rilanciare i livelli occupazionali e ridurre la discrepanza tra domanda e offerta in tutto il Paese.

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