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Legge 104 per se stessi: quali permessi

Legge 104 per se stessi: quali permessi spettano e chi non può fruirne? Ne parliamo in questo approfondimento.

di Carmine Roca

Agosto 2023

Come chiedere la Legge 104 per se stessi? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Legge 104 per se stessi: le condizioni

Quando parliamo di Legge 104 per se stessi ci riferiamo ai permessi retribuiti, quell’agevolazione lavorativa che spetta non solo ai familiari caregiver, assistenti di persone con disabilità, ma anche agli stessi lavoratori disabili.

La prima condizione da rispettare per ottenere i permessi lavorativi è la disabilità grave, certificata dal verbale di invalidità da una commissione medico-legale.

La seconda condizione riguarda il rapporto lavorativo: hanno diritto ai permessi lavorativi i dipendenti del settore pubblico o privato, anche con contratti part-time, a tempo determinato o indeterminato.

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Legge 104 per se stessi: a chi non spetta?

Al contrario, non spettano i permessi lavorativi al disabile:

Inoltre i permessi lavorativi non spettano al disabile che è ricoverato a tempo pieno presso una struttura sanitaria pubblica o privata.

Legge 104 per se stessi: quali permessi?

Al lavoratore disabile, in condizione di gravità, titolare della 104 spettano, alternativamente:

I permessi sono regolarmente retribuiti e coperti da contribuzione figurativa. In busta paga, l’indennità viene anticipata dal datore di lavoro per conto dell’INPS.

Per i contributi, invece, l’accredito avviene come se il lavoratore avesse svolto regolarmente l’attività lavorativa.

Legge 104 per se stessi: spetta il congedo retribuito?

La differenza tra il lavoratore disabile e il caregiver che assiste familiari con disabilità riguarda il congedo straordinario di 2 anni: questo spetta al caregiver, ma non al lavoratore disabile grave.

Legge 104 per se stessi: doppi permessi?

Ma un lavoratore con disabilità grave può, a sua volta, assistere il coniuge o un familiare con disabilità grave?

, la situazione è consentita dalla Legge 104. Il lavoratore disabile, oltre a fruire di 3 giorni di permessi retribuiti per se stesso può assistere, contemporaneamente, il familiare disabile, come confermato dalla circolare INPS numero 39, del 2023.

Avrà, dunque, diritto a permessi lavorativi doppi (6 giorni al mese). Lo stesso vale per il caregiver che assiste due familiari con disabilità gravi: anche a lui spettano 6 giorni di permessi retribuiti al mese.

Ricordiamo che non è possibile cumulare giorni di permesso: l’agevolazione va sfruttata mese per mese. Dunque, se in un mese, il disabile o il caregiver ha fruito di 2 giorni di permesso, il giorno di permesso residuo.

Legge 104 per se stessi
Legge 104 per se stessi: in foto una lavoratrice dipendente in sedia a rotelle, beve un the.

Faq sui permessi con la Legge 104

Quante persone si possono assistere con Legge 104?

Più persone aventi diritto possono alternarsi nell’utilizzo dei permessi previsti dalla Legge 104 per fornire assistenza alla stessa persona con grave disabilità. Inoltre, i congedi straordinari saranno concessi anche ai conviventi di fatto.

Qual è la differenza tra richiedere i permessi per intere giornate o ad ore?

Richiedere i permessi per intere giornate permette di ottenere un totale di 24 ore di permesso al mese, se si lavora 5 giorni alla settimana con un orario di 8 ore al giorno. Richiedere permessi ad ore, invece, consente di “spalmare” queste 24 ore per soddisfare esigenze specifiche. Un’opzione popolare è richiedere due ore di permesso al giorno. Anche se lavori 20 giorni al mese, avrai comunque 40 ore di permesso a disposizione, permettendoti di lavorare meno ore al mese e di sfruttare al meglio le agevolazioni previste dalla legge.

Posso andare al mare se assisto un familiare disabile e ho i permessi 104?

Se stai assistendo un familiare disabile grave, ci sono delle regole da seguire quando usi i permessi 104. La legge vuole garantire che la persona disabile riceva l’assistenza di cui ha bisogno. Quindi, se vai al mare e non ti occupi del tuo familiare, potresti rischiare una denuncia o addirittura un licenziamento.

Cosa rischio se abuso della Legge 104?

L’abuso della Legge 104 comporta rischi e conseguenze sia dal punto di vista legale che lavorativo. Le conseguenze possono variare a seconda del contesto specifico e della gravità dell’abuso commesso. Ecco alcuni dei rischi che si possono correre:

  1. Sanzioni disciplinari: l’abuso dei permessi retribuiti di 2 anni può essere considerato un comportamento non conforme alle disposizioni aziendali o contrattuali. Ciò potrebbe portare all’applicazione di sanzioni disciplinari, come richiami scritti, sospensioni o addirittura il licenziamento, a seconda della gravità dell’infrazione e delle politiche aziendali.
  2. Recupero delle retribuzioni indebitamente percepite: se viene accertato l’abuso dei permessi retribuiti di 2 anni, l’azienda potrebbe richiedere il recupero delle retribuzioni corrisposte durante il periodo di congedo non dovuto. Questo può comportare una riduzione delle future retribuzioni o richieste di restituzione delle somme già percepite.
  3. Azioni legali: in caso di abuso grave e sistematico del congedo Legge 104, l’azienda potrebbe intraprendere azioni legali contro il lavoratore. Ciò potrebbe comportare il licenziamento per abuso Legge 104 e richieste di risarcimento danni.

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