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Indice
Maggiorazioni sociali per pensioni basse: a chi spettano?
Le maggiorazioni sociali incrementano l’importo delle pensioni più basse, se si rispettano determinati requisiti anagrafici e reddituali.
L’età minima per ricevere le maggiorazioni sociali è 60 anni. L’incremento si applica sull’importo della pensione, a prescindere dall’integrazione al trattamento minimo.
Possono riceverla i pensionati iscritti all’AGO (titolari di pensione di vecchiaia, di anzianità e ai superstiti), alle forme esclusive e sostitutive della stessa e i pensionati ex lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’INPS (artigiani, commercianti, coltivatori diretti).
Spettano anche ai titolari di trattamenti assistenziali come la pensione di invalidità civile o l’Assegno Sociale, agli ex dipendenti pubblici e privati, ma non ai lavoratori autonomi iscritti esclusivamente alla Gestione Separata.
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Maggiorazioni sociali per pensioni basse: importi e limiti reddituali
A disciplinare l’attribuzione delle maggiorazioni sociali è l’articolo 1 della legge 544 del 1988, integrato dall’articolo 70, comma 6, della legge numero 388 del 2000 e dall’articolo 38 della legge numero 448 del 2001, con cui è stato introdotto l’incremento al milione (che vedremo in seguito).
Nel 2023 i limiti reddituali, per effetto della rivalutazione delle pensioni (+ 7,3%), sono cambiati. Dobbiamo distinguere tre diverse fasce d’età:
- per i pensionati con un’età compresa tra i 60 e i 64 anni, il limite reddituale personale annuo è pari a 7.664,41 euro; il limite reddituale da coniugato annuo è di 14.206,92 euro;
- per i pensionati con un’età compresa tra i 65 e i 69 anni, il limite di reddito personale annuo è di 8.402,94 euro; il limite di reddito da coniugato annuo è di 14.945,45 euro;
- per i pensionati che hanno compiuto 70 anni, il reddito personale annuo non deve superare i 9.102,34 euro, mentre il reddito da coniugato non deve essere superiore a 15.644,85 euro annui.
Come visto esistono tre specifiche fasce anagrafiche: all’aumentare dell’età, salgono i limiti reddituali e aumenta anche l’importo erogato:
- ai pensionati di età compresa tra 60 e 64 anni spetta una maggiorazione di 25,83 euro al mese;
- ai pensionati con un’età compresa tra 65 e 69 anni spetta una maggiorazione di 82,64 euro al mese;
- ai pensionati con un’età pari o superiore a 70 anni (non percettori della quattordicesima), spetta una maggiorazione di 136,44 euro al mese.

Maggiorazioni sociali per pensioni basse: l’incremento al milione
Come anticipato in precedenza, l’articolo 38 della legge numero 448 del 2001 ha introdotto, durante il governo Berlusconi, l’incremento al milione.
Questa particolare maggiorazione sociale è riservata ai pensionati che hanno compiuto almeno 70 anni, ma è possibile anche riceverlo in anticipo scalando i contributi maturati durante la carriera lavorativa.
Si può, dunque, avere diritto all’incremento al milione, in anticipo di:
- un anno, con almeno 130 e fino a 389 settimane contributive:
- 2 anni, con almeno 390 e fino a 649 settimane contributive;
- 3 anni, con almeno 650 e fino a 909 settimane contributive;
- 4 anni, con almeno 910 e fino a 1.169 settimane contributive;
- 5 anni, con oltre 1.170 settimane contributive.
Ai titolari di Assegno Sociale e Pensione Sociale spetta al compimento dei 67 anni di età, mentre agli invalidi civili, ai sordomuti, ai ciechi assoluti e ai titolari della pensione di inabilità, il requisito anagrafico è fissato a 18 anni di età (e non più a 60 anni).
I limiti reddituali sono i seguenti:
- 9.102,34 euro di reddito personale;
- 9.102,34 euro di reddito personale e 15.644,85 euro di reddito complessivo, se il pensionato è coniugato.
Gli importi dell’incremento al milione sono:
- 136,44 euro al mese, per 13 mesi, ai titolari delle pensioni minime;
- 196,91 euro al mese, per 13 mesi, a chi percepisce l’assegno sociale;
- 285,92 euro al mese, per 13 mesi, ai soggetti che percepiscono la pensione sociale;
Per quanto riguarda invalidi civili e inabili:
- 136,44 euro al mese per chi percepisce l’assegno di inabilità dai 18 ai 60 anni di età;
- 386,27 euro agli invalidi civili totali.
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