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Mobbing sul lavoro: esempi per riconoscerlo

Ecco una breve guida per capire cosa si intende per mobbing sul lavoro, come riconoscerlo e alcuni esempi.

di Chiara Del Monaco

Giugno 2023

Il mobbing sul lavoro è una pratica molto diffusa che mette in difficoltà le persone nel loro contesto lavorativo, spingendole talvolta a dimettersi. In questa guida vediamo più da vicino di cosa si tratta, come riconoscerlo e come comportarsi (scopri le ultimissime notizie sul lavoro sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Purtroppo, i fenomeni di mobbing sono sempre più frequenti negli ultimi anni e consistono nella discriminazione, lesione o umiliazione di un lavoratore che ne diventa vittima.

Molto spesso, le persone mobbizzate raggiungono un tale stato di sconforto che si vedono costrette a licenziarsi dal proprio posto di lavoro pur di non subire più ingiustizie da parte del datore di lavoro o dei colleghi.

Nei prossimi paragrafi chiariamo che cos’è il mobbing sul lavoro, facciamo alcuni esempi per riconoscere questo fenomeno e vediamo anche cosa si potrebbe fare se si è vittima di mobbing.

Che cos’è il mobbing sul lavoro

Come dicevamo in apertura di questo approfondimento, il mobbing sul lavoro è una forma di discriminazione, che consiste il più delle volte nella violenza psicologica messa in atto da uno o più colleghi o da un superiore nei confronti di un lavoratore.

Spesso, è vittima di mobbing chi per qualche motivo si distingue dal resto del personale, per esempio per etnia, per la presenza di patologie, ma anche solo per le proprie capacità che diventano oggetto di invidia e quindi di scherno da parte degli altri.

Oggi si distinguono due tipi di mobbing sul lavoro:

Generalmente, a motivare il mobbing sul lavoro c’è la volontà di emarginare e isolare il lavoratore, portandolo in questo modo a vivere in una condizione di costante disagio psicologico. La vittima di mobbing, infatti, rischia di entrare in uno stato di malessere, arrivando anche a sviluppare disturbi depressivi e a doversi rivolgere a uno specialista.

I comportamenti identificati come atto di mobbing comprendono per esempio abusi psicologici, offese, vessazioni, umiliazioni, demansionamento, trasferimento ingiustificato, sanzioni disciplinari infondate e addirittura il licenziamento ingiustificato.

Poiché si tratta di un fenomeno piuttosto facile da riconoscere, ma allo stesso tempo molto difficile da dimostrare, nel prossimo paragrafo facciamo alcuni esempi per capire se un lavoratore è vittima di mobbing sul lavoro.

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Mobbing sul lavoro: esempi e come riconoscerlo

Innanzitutto, per definire un fenomeno come mobbing sul lavoro bisogna fare caso a tre elementi determinanti, e cioè:

Sulla base di queste tre caratteristiche, è necessario prestare molta attenzione alla frequenza e al tipo di mobbing sul lavoro e raccogliere qualsiasi dato per testimoniarlo e, quindi, denunciarlo.

Ecco di seguito alcuni esempi di mobbing sul lavoro più diffusi in ambito aziendale:

Inoltre, rientrano tra le potenziali azioni di mobbing sul lavoro anche solo negare le ferie, i permessi e i benefit spettanti, oppure fare abuso di richieste di lavoro straordinario.

Leggi quali sono le tutele per i lavoratori disabili in caso di mobbing.

Mobbing sul lavoro: cosa fare

Ora che abbiamo analizzato i casi principali di mobbing sul lavoro e come riconoscerlo, potrebbe essere utile sapere come comportarsi se ci si rende conto di essere vittima di mobbing.

Innanzitutto, visto che il mobbing non è sempre facile da dimostrare, consigliamo di fornire qualunque tipo di prova dei comportamenti illegittimi e dei loro effetti sulla vittima (danni fisici e morali). Per esempio, potrebbe essere una buona idea raccogliere tutto il materiale scritto a disposizione come testimonianza (lettere di contestazione, e-mail offensive, ordini di servizio non attinenti al ruolo e altri).

Poi, per dimostrare i danni fisici o morali subiti, il lavoratore mobbizzato deve procurarsi:

Nel frattempo, ci si dovrebbe rivolgere a un avvocato specializzato nel diritto del lavoro che potrà agire secondo le disposizioni previste dal nostro ordinamento in caso di mobbing. Una di queste è inserita nell’art. 2087 del codice civile, il quale stabilisce che e il datore di lavoro è tenuto a garantire tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro e, quindi, a impedire e scoraggiare comportamenti aggressivi da parte di responsabili nei confronti dei rispettivi sottoposti.

In alternativa all’avvocato, la vittima di mobbing sul lavoro può anche delegare l’azione giudiziaria a una rappresentanza di un sindacato dei lavoratori.

In ogni caso, il datore di lavoro o comunque chi ha esercitato il mobbing a danno del lavoratore è tenuto a risarcire il danno sia patrimoniale sia non patrimoniale.

Faq (domande e risposte)

Cos’è il mobbing sul lavoro?

Il mobbing sul lavoro è una forma di discriminazione che consiste per lo più in violenza psicologica perpetrata da uno o più colleghi o da un superiore nei confronti di un lavoratore.

Quali sono i due tipi di mobbing sul lavoro?

Ci sono due tipi di mobbing sul lavoro: il mobbing verticale (o bossing) che avviene quando il mobbing è esercitato dal datore di lavoro o da un collega in una posizione superiore; il mobbing orizzontale che avviene quando a esercitarlo sono colleghi dello stesso livello gerarchico.

Come si può riconoscere il mobbing sul lavoro?

Il mobbing sul lavoro può essere riconosciuto attraverso vari comportamenti come abusi psicologici, offese, molestie, umiliazioni, declassamento, trasferimento ingiustificato, sanzioni disciplinari infondate e persino licenziamento ingiustificato. È importante fare attenzione alla frequenza e al tipo di mobbing sul lavoro e raccogliere qualsiasi dato per testimoniare e denunciarlo.

Cosa si può fare in caso di mobbing sul lavoro?

Se ci si rende conto di essere vittima di mobbing, è utile raccogliere qualsiasi tipo di prova dei comportamenti illeciti e dei loro effetti sulla vittima. Bisogna rivolgersi a un avvocato specializzato nel diritto del lavoro che può agire secondo le disposizioni previste dal nostro ordinamento in caso di mobbing.

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