Il pagamento delle tasse per i titolari di Partita Iva è abbastanza complesso da affrontare, soprattutto per chi l’ha aperta da poco. In questa guida spieghiamo quando si pagano le tasse con Partita Iva e come funziona il calcolo (scopri le ultimissime notizie sul lavoro sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Siamo alla seconda settimana di giugno e molti titolari di Partita Iva si stanno muovendo, o lo hanno già fatto, per il pagamento delle tasse relative all’anno passato e all’anno in corso.
Visto che non è semplice capire come funziona il versamento delle tasse per chi possiede una Partita Iva, nei prossimi paragrafi chiariamo innanzitutto quando si pagano le tasse con Partita Iva, visto che la scadenza è vicina, e poi come si procede con il pagamento.
Indice
Quando si pagano le tasse con Partita Iva?
Sicuramente in questi giorni più di una persona si sarà chiesta quando si pagano le tasse con Partita Iva, soprattutto coloro che nel corso dell’anno scorso o di quest’anno hanno aperto per la prima volta una Partita Iva e devono ancora capire bene come funziona dal punto di vista delle tasse.
In effetti, a differenza del lavoratore subordinato, per cui la procedura è quasi automatica oggi, i titolari di Partita Iva devono smanettare un po’ di più quando si parla di pagamento delle tasse e versamento dei contributi. Per questo motivo, di solito è meglio farsi assistere da una figura professionale, come un commercialista o un consulente fiscale, soprattutto se si è alle prime armi.
In particolare, a un anno di attività come liberi professionisti, le prime domande che vengono in mente in questo periodo dell’anno riguardano proprio le tempistiche e le modalità di pagamento delle tasse. Tuttavia, prima di entrare nel dettaglio bisogna tenere presente che le imposte da pagare in qualità di titolare di Partita Iva sono di due tipi:
- a saldo, e cioè le imposte relative all’anno precedente rispetto al momento della dichiarazione dei redditi;
- in acconto, ossia quelle relative all’anno in corso.
In base alle disposizioni del Governo valide attualmente, tutti i pagamenti che risultano dalla dichiarazione dei redditi, legati al 2022 e al 2023, vanno effettuati secondo queste due finestre temporali:
- entro il 30 giugno 2023 bisogna versare il saldo delle tasse dell’anno scorso e il primo acconto sulle tasse di quest’anno;
- entro il 30 novembre 2023 bisogna versare il secondo acconto delle tasse di quest’anno.
Quindi, chi ha aperto la Partita Iva quest’anno, cioè nel 2023, dovrà pagare le prime imposte nel corso dell’anno prossimo. Inoltre, se i termini indicati sopra coincidono con un giorno festivo, vengono prorogati al primo giorno feriale successivo.
Per esempio, se Luca ha aperto la Partita Iva per la prima volta a febbraio 2023, non dovrà versare nulla né a giugno né a novembre 2023, in quanto inizierà a pagare le tasse solo a giugno 2024, per il saldo e il primo acconto, e a novembre 2024 per il secondo acconto.
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Quando si pagano le tasse con Partita Iva e come fare
Come dicevamo nel paragrafo precedente, a breve c’è la prima scadenza per il pagamento delle imposte per chi è titolare di Partita Iva, a meno che questa non è stata aperta nel corso del 2023, nel qual caso si è tenuti a fare i primi versamenti solo l’anno prossimo.
In particolare, abbiamo spiegato che il primo termine per pagare le tasse è tra poche settimane, ossia entro il 30 giugno 2023. In questa occasione bisogna versare sia il saldo delle tasse relative all’anno scorso sia il primo acconto di quelle dell’anno in corso.
Leggi di più sulla flat tax per i giovani con Partita Iva.
Ma qual è la procedura per pagare le tasse?
In effetti, non è nulla di complicato. Per effettuare il pagamento dovuto bisogna infatti servirsi del modello F24 e pagare tramite una di queste modalità:
- il proprio home banking, ossia l’area personale del sito web della propria banca;
- le piattaforme Entratel e Fisconline dell’Agenzia delle entrate;
- una delega al proprio consulente fiscale;
- sportello bancario o postale.
Ovviamente, l’importo e il funzionamento delle tasse varia a seconda del regime fiscale di appartenenza. Nel prossimo paragrafo vediamo come cambia il calcolo.
Nel frattempo, scopri come pagare meno tasse con Partita Iva nel 2023.

Quando si pagano le tasse con Partita Iva: come funziona il calcolo
L’ammontare delle tasse da versare ogni anno è diverso per tutti i titolari di Partita Iva. Questo non si deve solo all’attività svolta, ma si deve in primo luogo al regime fiscale di appartenenza di un libero professionista. Ricordiamo, infatti, che la Partita Iva prevede due diversi regimi fiscali, ossia il regime forfettario e quello ordinario.
Con il regime forfettario, si paga l’imposta sostitutiva con una percentuale del 15% sul proprio imponibile fiscale. La percentuale scende al 5% nei primi cinque anni di attività (ma solo se è la prima attività in assoluto).
Se te lo stai chiedendo, l’imponibile fiscale si calcola moltiplicando le somme percepite per il coefficiente di redditività collegato al codice ATECO della tua attività e sottraendo i contributi.
Con il regime ordinario, invece, bisogna pagare l’IRPEF secondo il sistema proporzionale: ciò significa che paghi le tasse secondo gli scaglioni di reddito imponibile. La tabella qui sotto indica le percentuali in vigore per il 2023.
Numero Scaglione | Scaglioni IRPEF 2023 | Aliquote IRPEF 2023 |
---|---|---|
1° | Fino a 15.000 euro | 23 per cento |
2° | Tra 15.001 euro e 28.000 euro | 25 per cento |
3° | Tra 28.001 euro e 50.000 euro | 35 per cento |
4° | Oltre 50.001 euro | 43 per cento |
Nello specifico, il tuo imponibile fiscale si calcola sottraendo dagli incassi percepiti le spese e i contributi.
Per concludere, visto che il funzionamento del pagamento delle tasse per i titolari di Partita Iva non è dei più semplici, l’ideale è chiedere il supporto di un consulente fiscale per evitare di commettere errori, versando di più o di meno rispetto al dovuto.
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