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Pensionati, cosa significa finestra mobile

Cosa significa finestra mobile per i pensionati? Come funzionava prima della riforma Fornero e cosa è cambiato dal 2012? Scopri tutto in questo articolo.

di Carmine Roca

Agosto 2023

Vediamo insieme cosa significa finestra mobile per i pensionati e come variano di pensione in pensione (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Cosa significa finestra mobile per i pensionati?

Avrete sicuramente sentito parlare di “finestre mobili”: non sono altro che i periodi che intercorrono tra la maturazione dei requisiti per la pensione e la decorrenza effettiva del primo rateo previdenziale.

Sono state introdotte per contenere la spesa pensionistica, poiché il pagamento della prestazione viene posticipato di mesi (o di anni), rispetto al periodo in cui sono maturati i requisiti anagrafici e contributivi per il conseguimento della pensione.

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Finestra mobile per i pensionati fino al 2011

Inizialmente, l’articolo 12 del decreto legge numero 78 del 2010 introdusse, con i commi 1 e 2, delle finestre mobili di 12 mesi (per i lavoratori dipendenti) e di 18 mesi (per i lavoratori autonomi), a partire dalla data di maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi, per accedere alle pensioni di vecchiaia e di anzianità erogate a carico dell’AGO, delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, della gestione separata e dei fondi ad essa sostitutivi, esonerativi ed esclusivi.

Finestra mobile per i pensionati con la legge Fornero

In seguito, con l’entrata in vigore del decreto legge numero 201 del 2011 (la cosiddetta riforma Fornero), a decorrere dal 1° gennaio 2012, è stata disapplicata la finestra mobile di attesa per la decorrenza della pensione di vecchiaia (si ottiene subito dopo il perfezionamento dei requisiti anagrafici e contributivi), ma sono state applicate delle finestre mobili di:

Per i lavoratori del comparto scuola, la decorrenza è fissata sempre al 1° settembre dell’anno in cui si maturano i requisiti previdenziali.

Ad esempio, chi matura il diritto entro il 31 dicembre 2023, può andare in pensione dal 1° settembre 2023.

Finestra mobile per i pensionati: su quali prestazioni si applicano?

Anche su altre prestazioni persiste l’applicazione di finestre mobili, che posticipano il primo pagamento del rateo previdenziale.

Parliamo di:

Cosa significa finestra mobile per i pensionati
Cosa significa finestra mobile per i pensionati: in foto una donna pensionata.

Finestra mobile per i pensionati: riepilogo con tabella

Nella tabella in basso riepilogheremo quanto detto in questo approfondimento sulle finestre mobili per i pensionati, vedendo insieme su quali prestazioni si applicano e su quali trattamenti sono state abolite:

PRESTAZIONI

FINESTRE MOBILI

Pensione di vecchiaia

Non si applicano

Pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini; 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne)

3 mesi

Pensione anticipata contributiva (64 anni di età e 20 anni di contributi, se versati dal 1996)

Non si applicano

Quota 100, Quota 102 e Quota 103

3 mesi; 6 mesi per i dipendenti pubblici

Quota 41 precoci (41 anni di contributi di cui uno prima dei 19 anni di età)

3 mesi

Pensione per lavori usuranti (minimo 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi)

Non si applicano

Opzione Donna (60 anni di età, con sconti in base ai figli avuti, e 35 anni di contributi)

12 mesi (lavoratrici dipendenti); 18 mesi (lavoratrici autonome)

Pensioni in regime di totalizzazione nazionale

18 mesi (pensione di vecchiaia); 21 mesi (pensione di anzianità con 40 anni e 3 mesi di contributi)

Lavoratori derogati dalla Legge Fornero (esodati e diritto alla pensione entro il 2011)

12 mesi (lavoratori dipendenti); 18 mesi (lavoratori autonomi). Previsti altri 3 mesi per le pensioni di anzianità maturate a prescindere dal requisito anagrafico

Comparto difesa e sicurezza

12 mesi; 15 mesi se le pensioni di anzianità sono maturate a prescindere dal requisito anagrafico

Prestazioni non modificate dalla legge Fornero (es. pensione di vecchiaia anticipata per invalidi e non vedenti)

Si applicano (12 mesi per la prestazione per invalidi, se dipendenti; 18 mesi se autonomi)

Faq sulla pensione in Italia

Cosa devo fare per richiedere la pensione?

Per richiedere la pensione in Italia, di solito devi presentare una domanda all’ente previdenziale competente. È consigliabile farlo con anticipo, in modo da avere tutto in regola per il momento in cui desideri andare in pensione.

Posso combinare la pensione con altri redditi?

Sì, in molti casi è possibile combinare la pensione con altri redditi da lavoro o altre fonti di guadagno. Da qualche anno i tanti limiti che erano presenti nell’ordinamento italiano sono stati superati. Tuttavia, ci potrebbero essere delle regole specifiche da considerare. È consigliabile informarsi bene su queste possibilità contattando, per esempio, un ufficio territoriale INPS oppure un libero professionista esperto in materia.

Come presentare domanda per la pensione precoci caregiver?

Se il richiedente è in possesso dei requisiti per accedere a quota 41, potrà presentare domanda di pensione online sul sito dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS) oppure tramite contact center o rivolgendosi ai patronati.

In che modo è cambiata Opzione Donna nel 2023?

La legge numero 197 del 2022 ha apportato cambiamenti a Opzione Donna. Nel 2023, l’Opzione Donna resterà disponibile solo per le lavoratrici con 60 anni e 35 anni di contributi raggiunti entro il 31 dicembre 2022, ma solo se rientrano in tre specifici profili di tutela: caregiver, in possesso di una invalidità civile almeno al 74%, o lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese in crisi.

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