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In pensione con 11 anni di contributi

In pensione con 11 anni di contributi: è possibile e quanto si prende al mese? Ecco alcuni esempi pratici.

di Carmine Roca

Giugno 2023

In pensione con 11 anni di contributi: è possibile e quanto si prende? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultimissime notizie sulle pensioni sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

In pensione con 11 anni di contributi: è possibile?

Andare in pensione (e maturare pure un buon assegno) è l’obiettivo di tutti i lavoratori.

C’è chi ha alle spalle anni di lavoro assicurato e un’anzianità contributiva importante, ma c’è anche chi, a causa di carriere discontinue e di lavoro sommerso (o in nero) non riesce a costruirsi una pensione al compimento dei 67 anni di età.

Può accadere, infatti, di non avere a disposizione i 20 anni di contributi richiesti dallo Stato e di dover rinviare l’accesso alla pensione, oltre i 67 anni di età.

È impossibile anticipare l’uscita, siamo lontani anni luce dall’anzianità contributiva che serve ad andare in pensione con l’anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi per gli uomini, un anno in meno per le donne), con l’Ape Sociale (30, 32 o 36 anni di contributi), Opzione Donna (35 anni) e Quota 103 (41 anni) e tutte le altre soluzioni anticipate.

Niente paura, perché c’è ancora speranza. Il nostro ordinamento consente a chi non ha i requisiti in regola per la pensione di vecchiaia, di andare in pensione a 71 anni, con soli 5 anni di contributi versati: la cosiddetta pensione di vecchiaia contributiva.

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In pensione con 11 anni di contributi: pensione di vecchiaia contributiva

La pensione di vecchiaia contributiva è una buona notizia, certo, ma non è così facile da cogliere. La pensione di vecchiaia contributiva, infatti, è accessibile soltanto a coloro che hanno versato almeno 5 anni di contributi esclusivamente a partire dal 1° gennaio 1996, ovvero ai contributivi puri.

Anche solo un mese di contributivi versato prima del 1996 non dà diritto a questa misura previdenziale.

L’alternativa è il computo in Gestione Separata, ma in questo caso occorre aver versato almeno 15 anni di contributi, avere meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, almeno 5 anni di contributi maturati dal 1° gennaio 1996 ed essere iscritti presso la Gestione Separata e aver accreditato al suo interno almeno un mese di contributi.

Possibilità molto remote, ma che fanno di questa misura l’ultima ancora a cui aggrapparsi per ricevere qualche euro di pensione al mese.

In pensione con 11 anni di contributi
In pensione con 11 anni di contributi: in foto un anziano a passeggio

In pensione con 11 anni di contributi: quanto si prende di pensione?

Abbiamo visto che si può andare in pensione con 11 anni di contributi, ma quanto si prende al mese?

Considerando l’anzianità contributiva accumulata, le speranze di ricevere una buona pensione sono ridotte all’osso. Inoltre, chi prende una pensione inferiore alla soglia minima prevista dalla legge (563,74 euro nel 2023), non ha diritto all’integrazione al minimo come gli altri pensionati. I contributivi puri sono esclusi dal beneficio.

Dunque, prendiamo come esempio un lavoratore di 71 anni, che ha versato 11 anni di contributi a partire dal 1996, percependo una retribuzione lorda annua di 23.000 euro. Può andare in pensione con la formula di vecchiaia contributiva.

Per calcolare l’importo del suo assegno dobbiamo utilizzare il sistema di calcolo contributivo, quindi individuare il montante contributivo accumulato. Un lavoratore dipendente privato accantona il 33% della sua retribuzione.

Il 33% di 23.000 euro è 7.590 euro, moltiplicato per 11 anni di contributi ci restituisce l’importo del montante contributivo: 83.490 euro.

Su questo valore influisce il coefficiente di trasformazione, che a 71 anni è del 6,655%. Il 6,655% di 83.490 euro è 5.557 euro, il valore lordo di un anno di pensione, pari a 427 euro lordi al mese, circa 250-300 euro netti.

Aumentando la retribuzione a 26.000 euro le cose vanno leggermente meglio, perché avremo un montante contributivo di 94.380 euro. Applicando il coefficiente di trasformazione avremo una pensione lorda annua da 6.281 euro, circa 484 euro lordi al mese, sui 320 euro netti al mese.

Abbassando ulteriormente la retribuzione a 20.000 euro lordi annui, avremo una pensione da miseria: 4.832 euro lordi annui, pari a 372 euro lordi al mese, sotto i 250 euro netti al mese.

Faq su come andare in pensione con 11 anni di contributi

1. In pensione con 11 anni di contributi, è possibile?

Sì, è possibile andare in pensione con soli 11 anni di contributi grazie a una specifica misura chiamata pensione di vecchiaia contributiva. Questa è rivolta a coloro che, non raggiungendo i 20 anni di contributi richiesti, hanno accumulato almeno 5 anni di contributi a partire dal 1° gennaio 1996.

2. Cos’è la pensione di vecchiaia contributiva?

La pensione di vecchiaia contributiva è una particolare forma di pensione a cui si può accedere versando almeno 5 anni di contributi a partire dal 1° gennaio 1996. Ma attenzione, anche solo un mese di contributi versato prima del 1996 non dà diritto a questa misura previdenziale.

3. Come calcolare la pensione con 11 anni di contributi?

Per calcolare l’importo della pensione con 11 anni di contributi, bisogna considerare la retribuzione annua lorda e il montante contributivo accumulato. Ad esempio, un lavoratore di 71 anni con 11 anni di contributi e una retribuzione lorda annua di 23.000 euro, avrà un assegno pensionistico lordo mensile di circa 427 euro.

4. Cosa succede se la mia pensione è inferiore alla soglia minima prevista?

Chi prende una pensione inferiore alla soglia minima prevista dalla legge (563,74 euro nel 2023) e ha acceduto alla pensione di vecchiaia contributiva, non ha diritto all’integrazione al minimo come gli altri pensionati.

5. Dove posso rimanere aggiornato sulle novità delle pensioni?

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