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In pensione con 20 anni di contributi

In pensione con 20 anni di contributi: quando è possibile? Ecco le soluzioni accessibili, a chi spettano e come calcolare l'assegno pensionistico.

di Carmine Roca

Giugno 2023

Come andare in pensione con 20 anni di contributi, quali sono le possibilità e quanto si prende al mese? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultimissime notizie sulle pensioni sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

In pensione con 20 anni di contributi: le possibilità

Anche nel 2023 – e pure nel 2024 per la pensione di vecchiaia – sarà possibile andare in pensione con 20 anni di contributi.

Certo, le possibilità sono ridotte all’osso e il ventaglio di offerte prevede soltanto 4 soluzioni.

Oltre alla già citata pensione di vecchiaia, si può andare in pensione con 20 di contributi, accedendo alla:

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In pensione con 20 anni di contributi: pensione di vecchiaia

Fino al 31 dicembre 2024, i requisiti anagrafici e contributivi per accedere alla pensione di vecchiaia rimarranno invariati: 67 anni di età e 20 anni di contributi.

Bisogna, però, distinguere tra chi ha maturato 20 anni di contributi prima e dopo il 1996 e chi li ha versati esclusivamente a partire dal 1° gennaio 1996.

Se per i primi, il calcolo misto non produce limitazioni o penalizzazioni, per i contributivi puri (coloro che hanno contributi soltanto dal 1996) la situazione cambia e si fa più complicata.

Si può andare in pensione con 20 anni di contributi versati dal 1996 al compimento dei 67 anni di età, ma soltanto se l’assegno maturato è di importo pari ad almeno 1,5 volte il valore dell’Assegno Sociale.

Vale a dire che il lavoratore contributivo puro con 20 anni di contributi alle spalle, dovrà aver maturato un assegno pensionistico non inferiore a 754,90 euro, altrimenti non avrà diritto alla pensione di vecchiaia e sarà costretto ad attendere il compimento dei 71 anni di età per accedere alla pensione di vecchiaia contributiva (almeno 5 anni di contributi versati, tutti dal 1996 in poi).

In pensione con 20 anni di contributi: totalizzazione dei contributi

La seconda possibilità per andare in pensione con 20 anni di contributi è sempre legata alla pensione di vecchiaia, ma con la formula della totalizzazione dei contributi.

Cosa significa? Che la possibilità è concessa a chi ha versato anni di contributi in almeno due diverse gestioni, casse o fondi previdenziali. La totalizzazione è uno strumento gratuito e permette di riunire tutti i contributi versati in un’unica cassa o gestione, per ottenere un’unica pensione.

La pensione di vecchiaia in regime di totalizzazione può essere richiesta soltanto da coloro che hanno compiuto 66 anni di età e versato 20 anni di contributi, rispettando una finestra mobile di 18 mesi (il primo assegno verrà pagato dopo un anno e mezzo di attesa).

In pensione con 20 anni di contributi: pensione anticipata per invalidi civili

La terza soluzione è la pensione anticipata per invalidità civile, accessibile con 20 anni di contributi versati, al compimento dei 61 anni di età (uomini) o 56 anni di età (donne).

La misura è accessibile soltanto ai lavoratori del settore privato (sono esclusi i dipendenti pubblici e i lavoratori autonomi) che si sono visti riconoscere una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore all’80%.

Per i lavoratori non vedenti, il requisito anagrafico si abbassa a 56 anni per gli uomini e a 51 anni per le donne.

In pensione con 20 anni di contributi: pensione anticipata contributiva

Infine, sempre per i contributivi puri è aperta l’ultima porta per andare in pensione con 20 anni di contributi: la pensione anticipata contributiva.

Chi ha versato contributi solo ed esclusivamente a partire dal 1° gennaio 1996, può andare in pensione con 64 anni di età e 20 anni di contributi versati, ma a condizione che l’assegno maturato sia pari o superiore 2,8 volte il valore dell’Assegno Sociale (nel 2023, il limite è fissato a 1.409,16 euro lordi).

Sotto questa soglia non si ha diritto alla pensione anticipata ordinaria.

In pensione con 20 anni di contributi
In pensione con 20 anni di contributi: in foto un signore anziano.

In pensione con 20 anni di contributi: quanto si prende?

Abbiamo visto come andare in pensione con 20 anni di contributi. Ora vediamo come si calcola l’importo dell’assegno, con i due diversi sistemi di calcolo: misto o contributivo.

Prendiamo come esempio un lavoratore di 67 anni, con 20 anni di contributi versati prima e dopo il 1996 (10 anni fino al 1995 e 10 anni dal 1996 ad oggi) e una retribuzione lorda annua di 25.000 euro.

In questo caso calcoleremo l’importo dell’assegno col sistema misto: la prima quota, calcolata col vecchio retributivo, prevede la moltiplicazione dell’aliquota al 2% per gli anni di contributi (2 x 10% = 20%).

La percentuale (20%) si applica sulle ultime retribuzioni percepite: con un calcolo sommario, la prima quota potrebbe avere un valore di 5.600 euro.

La seconda quota si calcola col sistema contributivo: per ogni anno di lavoro, un dipendente accantona il 33% della retribuzione in un “paniere” che determinerà la base per la sua pensione. Il 33% di 25.000 euro è 8.250 euro, moltiplicato per 10 anni di contributi è pari a 82.500 euro.

Su questo valore si applica il coefficiente di trasformazione, che a 67 anni è del 5,723%. Il 5,723% di 82.500 euro è 4.722 euro.

Sommando le due quote, 5.600 euro e 4.722 euro, avremo come risultato un anno di pensione lorda, pari a 10.322 euro, circa 794 euro lordi al mese, intorno ai 400 euro netti al mese.

Prendiamo, ora, un lavoratore dipendente di 67 anni, con 20 anni di contributi versati tutti dal 1996 e una retribuzione lorda annua di 25.000 euro.  

Calcoleremo la sua pensione con il sistema contributivo: il 33% di 25.000 euro è 8.250, moltiplicato per 20 anni di contributi ci dà l’importo del montante contributivo: 165.000 euro.

Su questo valore applichiamo il coefficiente del 5,723%, per avere l’importo lordo di un anno di pensione: 9.442,95 euro, circa 726 euro lordi al mese, quindi al di sotto della soglia minima imposta dalla legge: il nostro lavoratore avrà bisogno di compiere 71 anni per avere diritto alla pensione.

Faq su come andare in pensione con 20 anni di contributi

1. Posso andare in pensione con 20 anni di contributi?

Sì, nel 2023 e 2024 è possibile andare in pensione con 20 anni di contributi, ma ci sono alcune limitazioni e solo 4 soluzioni possibili: la pensione di vecchiaia, la pensione di vecchiaia in regime di totalizzazione, la pensione anticipata per invalidità e la pensione anticipata contributiva.

2. Quando posso ottenere la pensione di vecchiaia con 20 anni di contributi?

Puoi andare in pensione di vecchiaia con 20 anni di contributi fino al 31 dicembre 2024 se hai 67 anni. Ma attenzione, chi ha contributi solo dal 1996 in poi deve avere un assegno di almeno 1,5 volte l’Assegno Sociale. Altrimenti, devi aspettare fino a 71 anni per ottenere la pensione di vecchiaia contributiva.

3. Che cos’è la pensione di vecchiaia in regime di totalizzazione?

La totalizzazione è uno strumento gratuito che ti permette di unire i contributi versati in diverse gestioni, casse o fondi previdenziali in un’unica cassa, per ottenere un’unica pensione. Puoi richiederla se hai 66 anni di età e hai versato 20 anni di contributi, ma devi aspettare un anno e mezzo dopo la domanda per ricevere il primo assegno.

4. Chi può accedere alla pensione anticipata per invalidità con 20 anni di contributi?

La pensione anticipata per invalidità è accessibile ai lavoratori del settore privato che hanno una riduzione della capacità lavorativa del 80% o più. Per accedervi, gli uomini devono avere almeno 61 anni e le donne 56 anni. Ma se sei non vedente, l’età si abbassa a 56 anni per gli uomini e 51 anni per le donne.

5. Come si calcola l’importo dell’assegno pensionistico con 20 anni di contributi?

L’importo dell’assegno dipende dal sistema di calcolo, che può essere misto o contributivo, e dalla retribuzione lorda annua. Ad esempio, un lavoratore di 67 anni con 20 anni di contributi e una retribuzione lorda annua di 25.000 euro riceverebbe circa 400 euro netti al mese con il sistema misto. Se tutti i contributi sono stati versati dopo il 1996, l’importo calcolato con il sistema contributivo sarebbe inferiore alla soglia minima, quindi il lavoratore avrebbe bisogno di compiere 71 anni per avere diritto alla pensione.

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