Pensione anticipata dal 2027. Tra quattro anni cambierà il sistema pensionistico italiano e, salvo modifiche alla Legge Fornero, verranno introdotti di nuovo gli adeguamenti biennali basati sulle aspettative medie di vita dei cittadini (scopri le ultimissime notizie sulle pensioni sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Grazie a un decreto legge del 2019, il numero quattro, è stato bloccato per tre bienni l’innalzamento dell’età minima per andare in pensione anticipata (fino al 2026 ndr).
Indice
Pensione anticipata dal 2027: si ritorna all’adeguamento biennale
Qualora il Governo italiano non riuscisse a reperire i fondi per il superamento della Legge Fornero e, salvo nuove proroghe, per andare in pensione anticipata dal 2027 bisognerà seguire dei requisiti anagrafici e lavorativi differenti.
Scatterà infatti, in automatico, il ripristino dell’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita medie italiane. Questo comporterà, molto probabilmente, un aumento degli anni di lavoro minimi da svolgere per essere collocati a riposo.
Una delle novità introdotte dalla Legge Fornero nel 2011 riguarda proprio la rivalutazione dell’età pensionabile ogni due anni. Prima infatti il calcolo e l’adeguamento all’età media avveniva ogni triennio mentre con la nuova riforma i tempi sono stati ridotti.
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Pensione anticipata dal 2027: quanti anni di contributi saranno necessari?
Definire in modo preciso quanti saranno gli anni minimi di contributi versati da dover soddisfare per poter andare in pensione, a partire dal 2027, è complesso.
A influenzare il dato ci sono infatti numerosi fattori. Stando alle ultime stime ci dovrebbero essere quattro scatti, da tre mesi l’uno, per ogni biennio.
Nonostante il congelamento degli innalzamenti dei requisiti contributivi per andare in pensione previsti fino al 2027, il Ministero di Economia e Finanze (MEF) continua comunque a redigere documenti sulle aspettative di vita italiane.
Dal 23esimo rapporto del MEF emerge una situazione molto netta: sulle tendenze di medio lungo periodo non si rileva un aumento delle speranze di vita degli Italiani. «Le risultanze demografiche – afferma il dicastero italiano nel 2022 – hanno evidenziato in ogni caso un adeguamento nullo dei requisiti per l’accesso al pensionamento nel 2023 e parimenti, le attuali previsioni evidenziano un’assenza di adeguamento dei requisiti di accesso anche nel 2025».
Pensione anticipata dal 2027: nessuno scatto in arrivo?
Dall’ultimo rapporto del Ministero di Economie e Finanze si denota quindi come, anche qualora non ci fosse stato il congelamento dell’adeguamento biennale, non ci sarebbe stato nessun aumento degli anni di contributi lavorativi da versare per andare in pensione.
Appare quindi probabile che lo scatto, a partire dal 2027, possa essere limitato. Tuttavia è ancora troppo presto per dirlo. Nei prossimi quattro anno potrebbero succedere importanti inversioni di tendenza del tasso di natalità, così come di quello di mortalità.
Questo decreterebbe una variazione più o meno netta, a seconda della situazione, delle informazioni riportate dall’ultimo rapporto del Mef.
Pensione anticipata dal 2027: aspettative di vita ed emergenza Coronavirus
Il dato che è emerso dal rapporto del Ministero di Economie e Finanze restituisce una situazione del tutto inversa rispetto a quella degli ultimi anni.
Come mai è cambiato tutto in modo così netto e in poco tempo? La motivazione risiede nell’emergenza Coronavirus. La pandemia, anche in Italia, ha fatto un alto numero di morti (oltre 190mila stando ai dati pubblicati dal Ministero della Salute ndr).
Questo evento su tutti ha ridotto di molto le aspettative di vita nel nostro Paese. Così si spiegano le informazioni emerse dal report del MEF che non ha rilevato, sul medio e sul lungo termine, un aumento delle speranze di vita degli Italiani.

Pensione anticipata dal 2027: i possibili scenari
Oggi per usufruire della pensione anticipata prevista dalla Legge Fornero la situazione è la seguente:
- per gli uomini sono necessari 42 anni e 10 mesi di contributi;
- per le donne bisogna aver maturato 41 anni e 10 mesi di contributi.
Se le stime iniziali previste per il 2027 dovrebbero realizzarsi, lo scenario cambierà in modo netto. Per andare in pensione anticipata bisognerebbe:
- durante il biennio 2027 e 2028 avere
- 43 anni e 1 mese di contributi per gli uomini;
- 42 e 1 mese per le donne;
- durante il biennio 2029 e 2030 avere
- 43 anni e 4 mesi di contributi per gli uomini;
- 42 anni e 4 mesi per le donne.
Ricorda che gli adeguamenti previsti alle speranze di vita per l’accesso agli assegni previdenziali, riguarderanno sia la pensione di vecchiaia ordinaria sia quella anticipata.
L’altro scenario invece è che, come abbiamo già detto nei paragrafi precedenti, non accada nessuno scatto in avanti degli anni contributivi necessari al pensionamento.
Pensione anticipata dal 2027: lunedì l’incontro con i sindacati
Lunedì 26 giugno 2023 i sindacati incontreranno il Governo Meloni per discutere della riforma del sistema pensionistico italiano. Gli obiettivi dell’esecutivo di centrodestra sono ben definiti da tempo:
- superamento della Legge Fornero;
- pensioni minime a mille euro;
- piano di pensionamento per i giovani.
Tuttavia l’ostacolo principale riguarda le coperture finanziarie che, al momento, sembrerebbero non esserci per la prossima legge di bilancio. I sindacati invece, spingeranno per l’ottenimento di misure meno costose come:
- proroga dell’Ape Sociale;
- ritorno dell’Opzione Donna alle condizioni previste nel 2022 (anno in cui la misura era più accessibile rispetto a oggi ndr).
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