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Pensione anticipata flessibile

Pensione anticipata flessibile: come funziona Quota 103, quali sono i requisiti d'accesso, a quanto ammonta e quando viene pagata la pensione?

di Carmine Roca

Agosto 2023

Oggi vi parliamo della pensione anticipata flessibile e di quali sono i requisiti per accedervi (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Pensione anticipata flessibile: cos’è?

Avrete sentito parlare di pensione anticipata flessibile e vorreste saperne di più, su cosa significa “flessibile” e quali sono i requisiti per accedervi.

Per pensione anticipata flessibile si intende Quota 103, l’ultima soluzione previdenziale introdotta, in via sperimentale, in sostituzione di Quota 102, che a sua volta aveva preso il posto di Quota 100.

Istituita dalla legge di bilancio 2023 e in vigore dal 1° gennaio di quest’anno, Quota 103 consente di andare in pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi versati.

Sul requisito anagrafico, l’INPS, con la circolare numero 27 del 2023, ha spiegato che “non è adeguato agli incrementi alla speranza di vita di cui all’articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122”.

Mentre, “ai fini del perfezionamento del requisito contributivo è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurato, fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti, ove richiesto dalla gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico.

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Quota 103 rimarrà in vigore nel 2024?

Nelle intenzioni del governo Meloni, la misura sarebbe dovuta rimanere in vigore solo un anno, per poi lasciare il posto a Quota 41 per tutti. Ma a causa dei costi elevati e delle scarsissime risorse finanziarie a disposizione, è forte l’intenzione di rinnovare Quota 103 anche per il 2024.

Chi può accedere alla pensione anticipata flessibile?

Ad avere diritto a Quota 103 sono:

Chi non può fare richiesta per la pensione anticipata flessibile?

Quota 103 non può essere richiesta e ottenuta dal:

A quanto ammonta l’importo della pensione anticipata flessibile?

Per quanto riguarda l’importo della pensione con Quota 103, c’è da ricordare che l’assegno non può avere un valore lordo mensile superiore a 5 volte il trattamento minimo, fino a quando l’interessato non maturerà i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia (legge 214 del 2011).

Significa che, al momento dell’accesso alla pensione con Quota 103, l’interessato non potrà percepire un assegno superiore a 2.818 euro lordi al mese, fino a quando non compirà gli anni per la pensione di vecchiaia (67 anni, “da adeguare dal 1° gennaio 2025 alla speranza di vita ai sensi dell’articolo 12, del decreto-legge n. 78/2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122/2010”).

L’INPS fa sapere che, “laddove al momento della liquidazione della pensione anticipata flessibile risulti un importo mensile lordo inferiore a cinque volte il trattamento minimo e, successivamente, per effetto della ricostituzione della pensione, l’importo mensile lordo superi cinque volte il trattamento minimo stabilito per ciascun anno, si porrà in pagamento l’importo mensile lordo pari al c.d. tetto massimo erogabile”.

Quindi, se ad esempio l’assegno del pensionato con Quota 103, calcolato sugli anni di contributi versati e sulla retribuzione lorda annua percepita durante la carriera lavorativa, dovesse avere un valore di 3.200 euro lordi al mese, questi perderebbe circa 400 euro lordi al mese di pensione.

Nel momento in cui il pensionato con Quota 103 compirà gli anni per la pensione di vecchiaia, il suo assegno avrà valore normale (ad esempio, 3.200 euro lordi al mese).

Quando scatta la decorrenza della pensione anticipata flessibile?

Per quanto riguarda la decorrenza della pensione anticipata flessibile (Quota 103), questa dipende dal tipo di lavoro dipendente (pubblico o privato) e dalla gestione previdenziale a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico.

I lavoratori dipendenti (non di pubbliche amministrazioni) e i lavoratori autonomi:

Se il trattamento pensionistico è stato liquidato a carico di una gestione diversa da quella esclusiva dell’AGO, il pagamento del primo assegno di pensione è fissato al primo giorno del mese successivo all’apertura della finestra mobile.

Invece, i lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni:

Se il trattamento pensionistico è stato liquidato a carico di una gestione esclusiva dell’AGO, il primo assegno è pagato il primo giorno successivo all’apertura della finestra mobile.

Se, invece, il trattamento pensionistico è liquidato a carico di una gestione diversa da quella esclusiva dell’AGO, il primo assegno viene pagato il primo giorno del mese successivo all’apertura della finestra mobile.

Infine, come stabilisce la circolare INPS numero 27 del 2023, il trattamento pensionistico in cumulo decorre, in ogni caso, dal primo giorno del mese successivo all’apertura finestra mobile.

Pensione anticipata flessibile
Pensione anticipata flessibile: in foto una sveglia, un salvadanaio, una calcolatrice e alcune monete di euro.

Faq sulla pensione anticipata flessibile

Quali sono i requisiti per Quota 103 nel 2024?

Per accedere a Quota 103 nel 2024 è necessario avere 62 anni di età e 41 anni di contributi.

Chi è nato nel 1962 quando andrà in pensione?

Chi è nato nel 1962 potrà andare in pensione a 62 anni con 41 anni di contributi, secondo la formula Quota 103. Dal 2025 avrà anche la possibilità, avendone i requisiti, di accedere all’Ape Sociale. Per le lavoratrici bisognerà valutare quello che deciderà il governo su Opzione Donna.

Potrebbe essere reintrodotta Quota 102?

C’è un’ipotesi, sebbene considerata improbabile, di reintrodurre Quota 102 solo per il 2024. Questo significherebbe andare in pensione con 41 anni di contributi e 61 anni di età. Il costo stimato sarebbe di 3,5 miliardi di euro, coprendo circa 150.000 lavoratori. Questa opzione non avrebbe la penalizzazione del passaggio al calcolo contributivo.

Cosa significa anticipare l’accesso alla pensione con la Quota 41?

Anticipare l’accesso alla pensione con la Quota 41 significa che si può andare in pensione con 41 anni di contributi, invece che con 42 anni e 10 mesi di contributi (o un anno prima per le donne), a prescindere dall’età anagrafica. Questo però potrebbe comportare una decurtazione dell’assegno pensionistico.

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