Quanti soldi si perdono con la pensione anticipata? Ne parliamo in questo approfondimento, aiutandoci con alcuni pratici esempi (scopri le ultimissime notizie sulle pensioni sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Quanti soldi si perdono con la pensione anticipata: Quota 103
La pensione anticipata dà e la pensione anticipata toglie. Dà la possibilità di uscire prima dal mondo del lavoro, iniziando la vita da pensionato con qualche mese o anno di anticipo rispetto al normale (pensione di vecchiaia a 67 anni).
Ma la pensione anticipata toglie qualcosa (o tanto) in termini economici: anticipare l’uscita incide sfavorevolmente sull’importo dell’assegno, poiché meno anni di contributi si versano, più bassa è l’età di uscita, meno corposa sarà la pensione percepita.
Prendiamo come termine di paragone pensione di vecchiaia e Quota 103: la prima è accessibile a 67 anni e con un minimo di 20 anni di contributi; l’altra con 62 anni di età e 41 anni di contributi versati.
Emerge subito uno scarto anagrafico piuttosto pesante: 5 anni di differenza e, quindi, un coefficiente di trasformazione più basso per i pensionati con Quota 103 (4,882% rispetto al 5,723%).
Prendiamo come esempio un lavoratore di 67 anni, con un’anzianità contributiva di 41 anni (di cui 15 anni versati entro il 1995 e 26 anni dal 1996 ad oggi) e una retribuzione lorda annua di 28.000 euro.
Calcolando l’assegno con il sistema misto, avremo la quota retributiva di circa 9.000 euro e la quota contributiva, data dall’impatto del coefficiente di trasformazione (del 5,723%) sul montante contributivo di 240.240 euro, di 13.749 euro.
Sommando le due quote avremo l’importo lordo di un anno di pensione: 22.749 euro, circa 1.750 euro lordi al mese, intorno ai 1.300 euro netti al mese.
A parità di anzianità contributiva (41 anni, 15 entro il 1996 e 26 dal 1996 ad oggi) e di retribuzione lorda annua (28.000 euro), con Quota 103 maturerà un assegno di importo inferiore.
La quota retributiva rimane invariata: circa 9.000 euro (il 30% – il 2% di aliquota per 15 anni di contributi – delle ultime retribuzioni percepite).
Cambia, però, la quota contributiva: il montante contributivo rimane uguale (240.240 euro), ma l’impatto del coefficiente di trasformazione più basso (del 4,882%), riduce l’importo a 11.729 euro (circa 2.000 euro in meno).
Sommando le due quote avremo una pensione lorda annua di 20.729 euro, circa 1.595 euro lordi al mese, pari a 1.100-1.150 euro netti al mese, per una perdita di circa 200 euro netti al mese rispetto alla pensione di vecchiaia.
Aggiungiti al gruppo WhatsApp e al canale Telegram di news sul lavoro ed entra nella community di TheWam per ricevere tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.
Quanti soldi si perdono con la pensione anticipata: la legge Fornero
Prendiamo ora un lavoratore con 43 anni di contributi versati, utili sia per la pensione di vecchiaia che per la pensione anticipata ordinaria e vediamo come cambiano gli importi in base all’età anagrafica.
Per la pensione di vecchiaia, come detto, occorrono 67 anni di età; per la pensione anticipata ordinaria non sono previsti limiti anagrafici. Diciamo che, il nostro lavoratore preso come esempio riuscirà ad accedervi a 65 anni.
Con una retribuzione lorda annua di 28.000 euro, 67 anni di età e 43 anni di contributi (di cui 17 anni entro il 1995 e 26 anni dal 1996 ad oggi), utilizzando il sistema di calcolo misto, matura una quota retributiva di circa 10.200 euro e una quota contributiva di 13.749 euro, per un importo lordo di pensione pari a 23.948 euro (circa 1.400 euro netti al mese).
Ma abbassando l’età anagrafica, da 67 anni a 65 anni, cosa cambia? Anche in questo caso il coefficiente di trasformazione più basso (dal 5,723% al 5,352%) provoca un lieve abbassamento dell’importo della pensione: 23.057 euro lordi l’anno (circa 900 euro in meno), per un importo netto mensile di 1.350 euro.
Quanti soldi si perdono con la pensione anticipata: Quota 41 precoci
Come funziona, invece, con Quota 41 per lavoratori precoci? Questa misura è accessibile da coloro che, appartenenti a determinate categorie tutelate (caregiver, invalidi, impiegati in lavori usuranti, gravosi o notturni) hanno maturato 41 anni di contributi, di cui almeno uno prima dei 19 anni di età.
Ora, prendiamo un 60enne con questa anzianità contributiva e una retribuzione lorda annua, pronto ad accedere a Quota 41 e rapportiamolo a un lavoratore di 67 anni, con la stessa anzianità contributiva (41 anni, di cui 15 anni prima del 1995 e 26 anni dal 1996 ad oggi) e la stessa retribuzione (28.000 euro lordi annui).
Cosa cambia? Con la pensione di vecchiaia, come visto in precedenza, matura un assegno di 22.749 euro lordi l’anno, circa 1.300 euro netti al mese. Mentre con Quota 41 precoci, applicando un coefficiente di trasformazione piuttosto basso (del 4,615% a 60 anni di età) su un montante contributivo di 240.240 euro, avremo una quota contributiva di 11.088 euro che, sommata alla quota retributiva di circa 9.000 euro, ci dà come importo annuo lordo di pensione 20.088 euro, circa 1.150 euro netti al mese.

Quanti soldi si perdono con la pensione anticipata: usuranti e Ape Sociale
Prendiamo ora come esempi un lavoratore dipendente impiegato in mansioni usuranti, con 35 anni di contributi versati e 62 anni di età e un lavoratore dipendente impiegato in mansioni gravose, con 36 anni di contributi versati e 63 anni di età, sempre con una retribuzione lorda annua di 28.000 euro: per il primo, lo Stato mette a disposizione la pensione anticipata per lavori usuranti; il secondo potrà accedere all’Ape Sociale.
Il primo maturerà un assegno di circa 17.278 euro lordi annui, intorno ai 1.000 euro netti al mese di pensione; il secondo, con un anno in più di età e un anno in più di contributi versati, riuscirà a maturare una pensione di 18.214,68 euro lordi annui, circa 1.400 euro lordi al mese (quindi nei limiti imposti dalla legge, fissati a 1.500 euro lordi), circa 1.100 euro netti al mese.
La differenza la fanno l’anzianità contributiva e il coefficiente di trasformazione (del 4,882% a 62 anni di età e del 5,028% a 63 anni di età).
Quanti soldi si perdono con la pensione anticipata: Opzione Donna
E completiamo il nostro approfondimento su quanti soldi si perdono con la pensione anticipata, con la penalizzante Opzione Donna. Prendiamo una lavoratrice dipendente senza figli, che a 60 anni di età, con 35 anni di contributi versati e una retribuzione lorda annua di 28.000 euro s’appresta ad andare in pensione con Opzione Donna.
Il ricalcolo contributivo dell’assegno provoca un drastico taglio dell’importo. A influire pesantemente sarà il coefficiente di trasformazione del 4,615% applicato su un montante contributivo di 323.400 euro, per un importo lordo di pensione annua di circa 14.925 euro, circa 850 euro netti al mese.
Se prendessimo un lavoratore di 67 anni, con 35 anni di contributi versati (di cui 15 anni prima del 1995 e 20 anni dal 1996 ad oggi) e con 28.000 euro di retribuzione lorda annua, avremmo una pensione di 19.577 euro lordi annui, circa 1.100 euro netti al mese.
Abbiamo visto quanti soldi si perdono con la pensione anticipata. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulle pensioni: