privacy
Home / Pensioni / Pensione con stipendio di 2000 euro
×
Lavoro e Pensioni
×
icona-ricerca

Pensione con stipendio di 2000 euro

Pensione con stipendio di 2000 euro: a seconda dell'età e dei contributi versati, scopriamo quanto si prende di pensione con 2000 euro di stipendio.

di Carmine Roca

Novembre 2023

Quanto si prende di pensione con stipendio di 2000 euro? Scopriamolo insieme con esempi di calcolo (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Pensione con stipendio di 2000 euro: cosa sapere?

Con uno stipendio di 2000 euro, mi spetta una buona pensione? E’ la domanda che lavoratori e lavoratrici, con un buon contratto e una discreta busta paga, si pongono alla luce degli sconvolgimenti avvenuti negli ultimi 15-20 anni, sul tema pensioni.

Il passaggio dal sistema di calcolo retributivo al sistema di calcolo contributivo ha generato preoccupazioni per le nuove generazioni di lavoratori, ma anche a chi, ormai a fine carriera, si accinge a presentare domanda per la pensione.

Iniziamo col dire che l’importo della pensione non è mai uguale all’importo dell’ultima retribuzione percepita da lavoratore. Ma negli ultimi anni lo scarto tra stipendio e pensione si è ulteriormente allargato, a tal punto che neppure uno stipendio da 2000 euro al mese potrebbe bastare per garantirsi una pensione soddisfacente.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.

Quanto prendo di pensione con stipendio di 2000 euro: primo esempio

Per comprendere meglio quanto si prende di pensione con stipendio da 2000 euro, utilizziamo come riferimento un lavoratore di 67 anni, con 25 anni di contributi versati esclusivamente a partire dal 1° gennaio 1996. Quindi un contributivo puro.

Sono questi i lavoratori più penalizzati in termini economici. Ad occhio e croce, 2000 euro netti al mese di stipendio equivalgono a 40.000 euro lordi l’anno.

Una volta saputo quanto ha guadagnato il nostro lavoratore, la sua età e la sua anzianità contributiva, possiamo iniziare a calcolare l’importo della sua pensione, individuando il montante contributivo.

Un lavoratore dipendente, per ogni anno di lavoro svolto, accantona il 33% della sua retribuzione lorda annua in un “paniere” chiamato montante contributivo. Il 33% di 40.000 euro è 13.200 euro, moltiplicato per 25 anni di contributi ci darà come risultato il valore del montante contributivo: 330.000 euro.

Su questo importo si applica il coefficiente di trasformazione, che a 67 anni è del 5,72%. Il 5,72% di 330.000 euro è 18.876 euro, ovvero l’importo lordo di un anno di pensione, pari a 1.450 euro lordi al mese, circa 1.000-1.050 euro netti al mese.

Sensibile, dunque, lo scarto tra stipendio (2.000 euro) e pensione (poco più di 1.000 euro), con circa 1.000 euro persi per strada.

Quanto prendo di pensione con stipendio di 2000 euro: secondo esempio

Prendiamo, ora, come esempio, un lavoratore di 67 anni, con un’anzianità contributiva di 35 anni, maturata sia prima che dopo il 1996: calcoleremo il suo assegno col sistema misto.

Mettiamo che 10 anni di contributi li abbia maturati fino al 1995 e gli altri 25 anni dal 1996 ad oggi. Con uno stipendio da 2000 euro al mese, quanto prenderebbe di pensione?

In questo caso dovremo individuare due quote: la prima calcolata con i criteri del retributivo (l’aliquota di rendimento del 2% per gli anni di contributi versati – 10 anni – moltiplicato per la retribuzione lorda degli ultimi anni di lavoro). Con un calcolo sommario potremmo dire che la quota retributiva ha un importo di 8.000 euro.

Per la seconda quota utilizzeremo i criteri di calcolo contributivo, che abbiamo visto in precedenza. Il montante contributivo su 25 anni di lavoro a 2.000 euro al mese potrebbe aggirarsi sui 330.000 euro. Il coefficiente di trasformazione è invariato: il 5,72%. Dunque, l’importo della seconda quota è 18.876 euro.

Sommando le due quote (8.000 euro e 18.876 euro) avremo l’importo lordo di un anno di pensione 26.876 euro, circa 2.000 euro lordi al mese, intorno ai 1.500 euro netti al mese. Lo scarto, in questo caso, è sui 500 euro netti al mese (rispetto ai 2.000 euro netti mensili di stipendio).

Se si anticipasse l’uscita dal lavoro con la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini; un anno in meno per le donne), con 2000 euro di stipendio e, ad esempio, 65 anni di età, l’importo della pensione potrebbe aggirarsi sui 1.700 o 1.800 euro netti al mese, con una perdita di 200-300 euro circa.

Quanto prendo di pensione con stipendio di 2000 euro, con Quota 103?

Prendiamo, ora, come riferimento una lavoratrice interessata ad andare in pensione con Quota 103 nel 2024.

La misura più “giovane” del panorama previdenziale italiano si è rifatta il look (in negativo). Dall’anno prossimo, il calcolo dell’assegno di chi vorrà andare in pensione con Quota 103 avverrà col sistema contributivo, anche se i contributi sono stati versati prima del 1996.

Dunque, considerando che per Quota 103 occorrono 62 anni di età e 41 anni di contributi, con 2.000 euro di stipendio netto mensile quanto si prende di pensione?

In questo caso le regole del contributivo si applicano sull’intera anzianità contributiva. Il montante contributivo della nostra lavoratrice sarà di circa 540.000 euro, ma cambia il coefficiente di trasformazione applicato: a 62 anni è pari al 4,88%.

Il 4,88% di 540.000 euro è 26.352 euro, pari a 2.000 euro lordi al mese di pensione, circa 1.500 euro netti al mese: con una perdita di 500 euro al mese rispetto allo stipendio.

Quanto prendo di pensione con stipendio di 2000 euro, con Opzione Donna?

Terminiamo ora con Opzione Donna: dal 2024, per andare in pensione con questa misura, oltre a rientrare in determinate categorie (licenziate o dipendenti di aziende in crisi, caregiver e invalide almeno al 74%), occorrerà aver compiuto 61 anni di età (60 anni per le donne con un figlio, 59 anni per le donne con due o più figli) e maturato 35 anni di contributi.

Anche la pensione con Opzione Donna si calcola interamente col sistema contributivo. Dunque, prendendo una donna di 61 anni, con uno stipendio netto mensile di 2.000 euro e 35 anni di contributi versati, avremo un montante contributivo di 462.000 euro circa.

Su questo valore si applica il coefficiente di trasformazione del 4,74%, per una pensione lorda annua di 21.900 euro, circa 1.685 euro lordi al mese, intorno ai 1.100-1200 euro netti al mese. Per una perdita di quasi 800 euro netti al mese rispetto allo stipendio.

Va addirittura peggio a chi, con uno o più figli, accede a Opzione Donna a 60 anni o 59 anni di età: la perdita potrebbe arrivare fino 1.000 euro netti al mese rispetto allo stipendio.

Pensione con stipendio di 2000 euro
Pensione con stipendio di 2000 euro: in foto alcune banconote di euro e una calcolatrice.

Faq sulla pensione

Chi sceglie Opzione donna può continuare a lavorare?

Sì, si può continuare a percepire la pensione di Opzione donna e continuare a svolgere un lavoro di tipo libero e autonomo. Qualora sceglierai di continuare a eseguire mansioni lavorative, sarai obbligata a versare contributi obbligatori previsti per i liberi professionisti.

Come varia la penalizzazione dell’assegno con Quota 103, in base all’età di decorrenza della pensione?

La penalizzazione è determinata dal rapporto tra il coefficiente di trasformazione basato sull’età in cui si inizia a ricevere l’assegno e quello calcolato all’età di 67 anni. Per esempio, un lavoratore che matura 41 anni di contributi il 1° gennaio 2024 e inizia a ricevere l’assegno dal 1° agosto 2024 (quindi a 63 anni e 8 mesi) subirà una riduzione del 10,33% della quota retributiva dell’assegno. Questa penalizzazione diminuisce progressivamente con l’aumentare dell’età di decorrenza.

Cosa cambia nella pensione per chi ha iniziato a lavorare dal 1996?

Chi ha iniziato a lavorare dal 1996, noti come contributivi puri, saranno soggetti a un sistema di calcolo contributivo che è generalmente più penalizzante. L’importo della pensione risulterà più basso a causa delle carriere discontinue e dell’età pensionabile che potrebbe essere più elevata.

Quante persone andranno in pensione con Quota 103 nel 2024?

La riforma di Quota 103 rischia di frenare l’uscita anticipata dal lavoro: stando alle stime attuali, nel 2024 appena 5 mila persone opteranno per questa misura.

Quali categorie saranno colpite dai tagli pensionistici?

Le categorie colpite dai tagli pensionistici includono medici, insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate, ufficiali giudiziari e dipendenti degli enti locali. Questi tagli saranno applicati a chi andrà in pensione dal 2024 con una quota di pensione retributiva inferiore a 15 anni.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulle pensioni: