Quanto si prende di pensione con stipendio di 2500 euro? Ecco alcuni pratici esempi (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Pensione con stipendio di 2500 euro: cosa sapere?
Vuoi sapere quanto spetta di pensione con stipendio di 2500 euro? In questo articolo ti spiegheremo, con alcuni esempi, come calcolare l’importo della pensione, partendo dalla retribuzione.
Vi ricordiamo che l’INPS mette a disposizione uno strumento, “La mia pensione futura”, con il quale è possibile simulare l’importo della pensione basata sull’età anagrafica, sulla retribuzione, sulla carriera lavorativa, individuando la migliore soluzione per accedere alla pensione.
Quanto spetta di pensione con stipendio di 2500 euro? Prima di iniziare a calcolarla, vi ricordiamo che l’importo della pensione è sempre inferiore all’importo dell’ultimo mese di stipendio.
Il tasso di sostituzione penalizza soprattutto le ultime generazioni di lavoratori, che devono fare i conti con il sistema contributivo di calcolo, che a differenza del sistema retributivo genera pensioni fino al 50-60% più basse dello stipendio percepito.
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Pensione con stipendio di 2500 euro: primo esempio
Iniziamo col calcolare la pensione con stipendio di 2500 euro di un lavoratore di 67 anni, con 25 anni di contributi versati tutti a partire dal 1° gennaio 1996 (un contributivo puro).
Percependo 2500 euro di stipendio netto mensile, la sua retribuzione lorda annua si aggira sui 50.000 euro. Da qui possiamo individuare il montante contributivo del nostro lavoratore sapendo che un dipendente accantona il 33% della sua retribuzione lorda annua in un “paniere”, per formare il capitale finale, la base di partenza su cui calcolare la pensione futura.
Il 33% di 50.000 euro è 16.500 euro, moltiplicato per 25 anni di contributi ci dà l’importo del montante contributivo: 412.500 euro. Su questo valore si applica il coefficiente di trasformazione, che a 67 anni è del 5,72%.
Il 5,72% di 412.000 euro è 23.595 euro, l’importo lordo di un anno di pensione, pari a 1.815 euro lordi al mese, circa 1.350 euro netti al mese. Rispetto allo stipendio è prevista una perdita di quasi 1.200 euro netti al mese.
Pensione con stipendio di 2500 euro: secondo esempio
Prendiamo come esempio un lavoratore di 67 anni con 40 anni di contributi versati, di cui 15 anni fino al 1995 e 25 anni dal 1996 in poi: la sua pensione verrà calcolata col sistema misto.
Individueremo la prima quota con i criteri di calcolo retributivo (l’aliquota di rendimento del 2% moltiplicata per 15 anni di contributi e il risultato (30%) applicato sulla media delle ultime retribuzioni). Con un calcolo sommario, la prima quota potrebbe avere un valore di 15.000 euro.
La seconda quota la individueremo con il sistema contributivo, utilizzando la stessa procedura vista in precedenza. Il montante contributivo maturato su 25 anni di contributi e una retribuzione di 50.000 euro lordi annui è di 412.500 euro. Applicando il coefficiente di trasformazione del 5,72% avremo l’importo della seconda quota: 23.595 euro.
Sommando le due quote (15.000 euro e 23.595 euro) avremo l’importo lordo di un anno di pensione: 38.595 euro, quasi 3.000 euro lordi al mese, poco meno di 2.000 euro netti al mese, circa 500 euro al mese in meno rispetto allo stipendio percepito.
Pensione anticipata con stipendio di 2500 euro
Se prendessimo come esempio una lavoratrice di 65 anni, con 42 anni di contributi versati, potremmo calcolare l’importo della sua pensione.
Avendo i requisiti in regola, potrebbe accedere alla pensione anticipata ordinaria e percepire un assegno netto mensile di quasi 2.000 euro, a fronte di uno stipendio di 2.500 euro netti (500 euro al mese di perdita).
Se lavorasse altri due anni, una volta compiuti 67 anni di età, con 44 anni di contributi versati, potrebbe maturare una pensione di circa 2.200 euro netti al mese, con una perdita di circa 300 euro netti al mese.
Pensione con stipendio di 2500 euro e Quota 103
Come visto, l’età anagrafica e il periodo in cui maturano i contributi incidono pesantemente sul calcolo della pensione.
Ad esempio, prendiamo un lavoratore di 62 anni, con 41 anni di contributi versati, pronto ad accedere a Quota 103. Quanto prenderà di pensione con stipendio di 2500 euro?
Dal 1° gennaio 2024, chi andrà in pensione con questa formula vedrà il suo assegno calcolato col sistema contributivo, anche per la parte di contributi versati prima del 1996.
Il montante contributivo di un lavoratore con uno stipendio di 2500 euro netti al mese, con 41 anni di contributi versati, è di 676.500 euro. Su questo valore applicheremo il coefficiente di trasformazione, che a 62 anni di età è del 4,882%.
Il 4,882% di 676.500 euro è 33.026 euro, l’importo lordo di un anno di pensione, pari a 2.540 euro lordi al mese, circa 1.600 euro netti al mese (quindi oltre la soglia massima prevista dalla legge, non superiore a 4 volte il trattamento minimo).
Pensione con stipendio di 2500 euro e Opzione Donna
Terminiamo il nostro “viaggio” con Opzione Donna. La misura riservata alle sole donne lavoratrici licenziate, dipendenti di aziende in crisi, caregiver o invalide almeno al 74%, spetta con un’età minima di 61 anni (60 anni se la donna ha avuto un figlio; 59 anni se i figli sono due o più di due) e con un’anzianità contributiva di 35 anni.
Anche in questo caso è previsto il ricalcolo dell’assegno col sistema contributivo. Prendiamo come esempio una donna di 61 anni, con 35 anni di contributi versati e 2500 euro di stipendio netto mensile. Maturerà un montante contributivo di 577.500 euro, sul quale applicheremo un coefficiente di trasformazione del 4,744%.
Il 4,744% di 577.500 euro è 27.400 euro, l’importo lordo di un anno di pensione, circa 2.100 euro lordi al mese, intorno ai 1.300-1.400 euro netti al mese, per una perdita di circa 1.200 euro netti al mese rispetto all’ultimo stipendio.

Faq sulla pensione
Chi sceglie Opzione donna può continuare a lavorare?
Sì, si può continuare a percepire la pensione di Opzione donna e continuare a svolgere un lavoro di tipo libero e autonomo. Qualora sceglierai di continuare a eseguire mansioni lavorative, sarai obbligata a versare i contributi obbligatori previsti per i liberi professionisti.
Come varia la penalizzazione dell’assegno con Quota 103, in base all’età di decorrenza della pensione?
La penalizzazione è determinata dal rapporto tra il coefficiente di trasformazione basato sull’età in cui si inizia a ricevere l’assegno e quello calcolato all’età di 67 anni. Per esempio, un lavoratore che matura 41 anni di contributi il 1° gennaio 2024 e inizia a ricevere l’assegno dal 1° agosto 2024 (quindi a 63 anni e 8 mesi) subirà una riduzione del 10,33% della quota retributiva dell’assegno. Questa penalizzazione diminuisce progressivamente con l’aumentare dell’età di decorrenza.
Cosa cambia nella pensione per chi ha iniziato a lavorare dal 1996?
Chi ha iniziato a lavorare dal 1996, noti come contributivi puri, saranno soggetti a un sistema di calcolo contributivo che è generalmente più penalizzante. L’importo della pensione risulterà più basso a causa delle carriere discontinue e dell’età pensionabile che potrebbe essere più elevata.
Quanto si prende di pensione al mese con 2000 euro di stipendio?
Dipende dall’età e dagli anni di contributi. Ad esempio un lavoratore di 67 anni con 25 anni di contributi versati tutti dal 1996, percepirà una pensione di 1000-1050 euro al mese. Con 35 anni di contributi si può arrivare a 1.500 euro netti al mese. Con Opzione Donna, una lavoratrice di 61 anni con 35 anni di contributi prenderebbe 1.100-1200 euro netti al mese.
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