La pensione di cittadinanza è una misura di sostegno per le persone anziane, vediamo chi ne ha diritto e quali sono gli importi.
Indice
La pensione di cittadinanza è stata introdotta con il decreto legge numero 4 del 2019, lo stesso del reddito di cittadinanza. Proprio per questo sarà ora necessario verificare cosa accadrà di questo trattamento dopo che l’Rdc, così come ha deciso il governo Meloni, sarà definitivamente cancellato.
Non si esclude comunque che il sostegno al reddito possa essere in qualche modo confermato, con delle variazioni e un nome diverso.
Questa misura è rivolta ai nuclei familiari composti da uno o più componenti che hanno un’età pari o superiore a 67 anni.
Viene concessa anche quando l’anziano o gli anziani convivono con una o più persone con disabilità grave o non autosufficienti (anche se questi ultimi hanno meno di 67 anni).
Pensione di cittadinanza, requisiti di residenza e soggiorno
A beneficiare della pensione di cittadinanza è dunque il nucleo familiare (famiglia anagrafica).
La definizione di nucleo familiare è stata stabilita dalle norme che regolano l’Isee. E quindi rientrano tra i possibili beneficiari:
- i coniugi che restano nello stesso nucleo dopo una sentenza di separazione o divorzio, ma a condizione che continuino a risiedere nella stessa abitazione;
- i componenti che fanno parte dello stesso nucleo familiare (quello definito ai fini dell’Isee o a fini anagrafici), che continuano a risiedere nella medesima abitazione;
- il figlio/a maggiorenne non convivente con i genitori, fa parte del nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando è di età inferiore a 26 anni; deve essere nella condizione di essere a loro carico ai fini Irpef; non deve essere coniugato e non deve avere figli/e.
La persona che fa richiesta della pensione di cittadinanza deve:
- possedere la cittadinanza italiana o di Paesi dell’Unione Europea oppure, in alternativa, essere familiare di un cittadino italiano o dell’Unione Europea e titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o essere cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- essere residente in Italia, quando presenta la domanda, da almeno dieci anni (gli ultimi due anni in modo continuativo).
Pensione di cittadinanza, requisiti di reddito
Per avere la pensione di cittadinanza bisogna anche rientrare i questi requisiti di reddito:
- l’Isee deve avere un valore inferiore a 9.360 euro;
- il valore del patrimonio immobiliare dalla casa di abitazione non deve superare la soglia di 30.000 euro;
- il valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo. Questi limiti sono aumentati di 5.000 euro per ogni componente con disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, presente nel nucleo familiare. Per semplificare:
- 6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente;
- 8.000 euro per i nuclei composti da due componenti;
- 10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti.
- il valore del reddito familiare deve essere inferiore a 7.560 euro moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. La soglia è incrementata di 1.800 euro (9.360 euro totali) se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in locazione, sempre moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Il parametro della scala di equivalenza è pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente con più di 18 anni, e di 0,2 per ogni ulteriore componente di minore età, fino ad un massimo di 2,1. Nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza è incrementato fino ad un massimo di 2,2.
Nessun componente del nucleo deve essere intestatario o avere nella sua disponibilità:
- autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi antecedenti la domanda di Pensione di cittadinanza, oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, in entrambi i casi immatricolati per la prima volta nei due anni antecedenti la domanda di PdC, con esclusione di quelli per i quali è prevista una agevolazione fiscale in favore di persone con disabilità;
- imbarcazioni da diporto di cui all’ articolo 3, comma 1, decreto legislativo 18 luglio 2005, numero 171
Pensione di cittadinanza, chi non ha diritto
Non può ricevere la pensione di cittadinanza il componente del nucleo familiare che è rimasto disoccupato dopo dimissioni volontarie (a meno che non siano per giusta causa) nei dodici mesi successivi al giorno in cui ha lasciato il lavoro.
La pensione di cittadinanza è compatibile con la Naspi e la DisColl (vale lo stesso per qualsiasi altra forma di sostegno erogata per disoccupazione involontaria).
Se si rientra nei requisiti di reddito la pensione di cittadinanza è compatibile con qualsiasi attività lavorativa di uno o più componenti del nucleo familiare.

Pensione di cittadinanza, la domanda
La domanda per ricevere la pensione di cittadinanza può essere presentata:
- direttamente online sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
- presso gli uffici postali;
- presso i Caf e i Patronati.
FAQ sulla Pensione di cittadinanza
Quando sarà pagata la Pensione di cittadinanza?
La Pensione di cittadinanza di ottobre 2023 sarà pagata dal 13 ottobre 2023 a chi la riceve la prima volta e dal 27 ottobre 2023 agli altri beneficiari.
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